Flavia Giombetti
«Come amministrazione stiamo provvedendo a risolvere la questione valutando tutte le situazioni sia dei privati che delle attività produttive al fine di strutturare un coinvolgimento attivo dei portatori d’interesse in funzione dei cantieri già avviati e degli edifici prossimi all’inizio dei lavori. Siamo consapevoli delle difficoltà che tutti i cittadini stanno attraversando, terremotati e non, chiediamo a tutti di avere comprensione delle rispettive esigenze che hanno medesimo valore e che spesso sono discordanti». Risponde così l’assessore alla Ricostruzione Flavia Giombetti alla nota del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia in cui denunciava l’isolamento della zona di San Nicola a causa della chiusura contemporanea di due vie per i lavori post sisma.
FdI puntava il dito sull’assenza di coordinamento tra Amministrazione e uffici preposti alla viabilità. La Giombetti, nella sua risposta, precisa: «Non è il Comune a rilasciare i Decreti per la ricostruzione post terremoto bensì l’Usr. Gli uffici comunali svolgono una parte dell’istruttoria che riguarda la regolarità urbanistica del progetto presentato, è l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione che ha il pallino in mano per decidere quando un cantiere può o meno iniziare la sua attività». L’assessore sottolinea l’importanza di questa fase di ricostruzione: «Sono passati oltre 2.500 giorni dal terremoto del 2016, chiedere a chi sta aspettando da così tanto tempo di rallentare ancora la ricostruzione della propria abitazione perché 2 cantieri nella stessa zona creano troppo disagio mi sembra veramente una follia». E non manca di tirare una stilettata al gruppo politico di opposizione: <brGiombetti invita cittadini e operatori commerciali a non farsi scoraggiare dalle difficoltà legate alla ricostruzione: «Più siamo tenaci e restiamo, prima usciremo da questa situazione che purtroppo dobbiamo affrontare volenti o nolenti». E conclude: «Stendiamo un velo pietoso sulle sterili polemiche politiche che hanno un solo scopo, avere visibilità mediatica a discapito della popolazione».
«Due vie chiuse contemporaneamente, disinteresse per i disagi ai commercianti»
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