«Programma elettorale tradito,
opere pubbliche a rilento
e i conti non tornano»

ASSEMBLEA pubblica del movimento Mogliano 313 che mette nel mirino l'operato dell'amministrazione: «Aveva ereditato 2 milioni e 400 mila euro, godendo di una dotazione di cassa senza precedenti. I soldi sono finiti e si stanno facendo nuovi mutui che graveranno sulle spalle dei moglianesi in un contesto di forte calo demografico, difficoltà economiche e tasse in aumento»

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L’assemblea organizzata da Mogliano 313

«Questa amministrazione, tra assicurazione del terremoto e avanzo di bilancio, aveva ereditato 2 milioni e 400 mila euro dalla precedente gestione amministrativa, godendo di una dotazione di cassa senza precedenti. I soldi sono finiti e si stanno facendo nuovi mutui che graveranno sulle spalle dei moglianesi in un contesto di forte calo demografico, difficoltà economiche certificate dal calo delle entrate Imu (mancato introito di 142mila euro di Imu solo nel 2022) e tasse in aumento a partire dalla Tari».

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Corrado Nardi

E’ l’accusa che arriva dal movimento Mogliano 313, che l’altra sera ha organizzato un’assemblea pubblica dal titolo “Bilancio comunale e opere pubbliche: i conti non tornano” a cui hanno partecipato diversi cittadini. Dopo l’introduzione della portavoce Dezemona Petrelli, il consigliere comunale Nardi Corrado ha illustrato le criticità del bilancio comunale. «Il nuovo mutuo di 1 milione e 650mila euro per finanziare il rifacimento in sintetico del campo sportivo di Bagliano e la realizzazione di un campo di calcetto a Santa Vittoria – ha spiegato – sono la conseguenza di una scelta sbagliata e di una bocciatura: tradimento del programma elettorale che prevedeva la realizzazione del campo da calcetto al Central Park a costo zero (o quasi); mancato ottenimento dei fondi del Pnrr per il campo sportivo e incapacità di impiegare al meglio le risorse disponibili, a partire dal campo da hockey: utilizzabile anche per gli allenamenti di altri sport, come previsto dalla convenzione in essere. La mancata attuazione della convenzione e le scelte del Comune hanno costretto i ragazzi di alcune squadre giovanili ad andare ad allenarsi a Loro Piceno, con forti disagi per le famiglie».

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Marco Petrelli

Per quanto riguarda il Piano regolatore, la responsabile ambiente Chiara Perticarari ha evidenziato che delle 13 aree verdi e per lo sport previste dal Piano regolatore del 2009, solo 3 risultano realizzate: campi da tennis a Santa Vittoria, campi sportivi a Bagliano e Central park (unico giardinetto cittadino con i limiti che sappiamo). Nelle conclusioni il capogruppo di Mogliano313 Marco Petrelli ha sottolineato che «la realizzazione a rallentatore delle opere pubbliche sta causando forti disagi: lo stop dei lavori ai parcheggi dietro le mura (finanziato dal Pnrr) e del teatrino di via Carelli (che per i tempi di realizzazione assomiglia alla Fabbrica di San Pietro) – ha aggiunto – stanno bloccando l’avvio di altri cantieri a partire dal Palazzo comunale. La decisione – imposta come dogma – di ricostruire ex novo la casa di riposo nell’area del Santuario, avrà costi esorbitanti: 6,5 milioni (destinati a crescere) per 40 posti: oltre 160.000 euro per posto letto quando la media nazionale è circa la metà».

Le proposte di Mogliano 313: «Nuova rizollatura per il campo sportivo in erba ed utilizzo del campo da hockey per gli allenamenti dei più piccoli, come previsto dalla convenzione comunale: costi diminuiti di almeno la metà. Recupero con miglioramento sismico di Santa Colomba (secondo quanto previsto dalla legge) per i non autosufficienti come prima del terremoto e sostegno alle famiglie che curano gli anziani a casa. Programmazione del recupero di parte dell’ex Seminario dei Sacramentini in accordo con la Curia (o di altro sito) per autosufficienti in caso di futuri fondi disponibili (attualmente non è previsto nulla). L’incapacità gestionale della giunta uscente si manifesta anche nella manutenzione delle strade comunali (sguarnite di una dotazione di fondi adeguata) ed in una scarsa attenzione alla sacralità del denaro pubblico che ha ridotto a soli 45mila euro i fondi comunali per fronteggiare eventuali emergenze. Qualcuno direbbe: non resta che sperare nella “buona stella” – conclude il movimento – ma amministrare è un’altra cosa».



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