Uno dei furgoni usati per trasportare i lavoratori
di Gianluca Ginella
Arrestato per caporalato nei campi. Un imprenditore italiano, di origine pakistana, titolare di una azienda di servizi per l’agricoltura, a Montecosaro, avrebbe reclutato quotidianamente una trentina di persone, con picchi di 60 al giorno che venivano impiegate nei campi dall’alba sino a pomeriggio inoltrato con turni massacranti e una retribuzione di 4-5 euro l’ora. Inoltre parte del compenso che ricevevano sarebbe stata trattenuta dall’imprenditore per fornire vitto e alloggio ai lavoratori. Alcuni di loro, sentiti dagli inquirenti, hanno riferito che l’uomo li avrebbe minacciati di togliegli il posto letto se non versavano quanto chiedeva. Oltre all’arresto è stata sequestrata l’azienda e sei mezzi, tra furgoni e auto, usati per trasportare i lavoratori (si tratta di stranieri, regolari in Italia, per lo più pakistani).
Le indagini sono state svolte dai carabinieri del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) di Macerata, diretti dal maresciallo Martino Di Biase, e dalla Squadra mobile di Macerata.
Ieri mattina all’alba carabinieri e polizia hanno presentato il conto al presunto caporale: lo hanno arrestato e portato in carcere a Montacuto di Ancona.
Le indagini sono partite nel maggio del 2022 dopo che c’erano state alcune segnalazioni a carabinieri e polizia. E da quel momento, passo dopo passo, gli inquirenti hanno iniziato a mettere insieme i pezzi di un puzzle che ha delineato una vicenda di presunto sfruttamento di lavoratori stranieri in cui spiccava il ruolo dell’arrestato.
L’uomo si sarebbe occupato di reclutare, a volte nei Caf, lavoratori extracomunitari per utilizzarli nelle campagne delle province di Macerata, Fermo e Ascoli. I lavoratori venivano impiegati, hanno ricostruito gli inquirenti, a volte senza contratti di lavoro, e comunque con paghe inferiori agli standard previsti dai contratti collettivi di lavoro. I manovali venivano impiegati anche con cattive condizioni meteo, senza sorveglianza sanitaria, senza dispositivi di protezione.
Avrebbero svolto turni massacranti dalle prime luci dell’alba fino al tardo pomeriggio, senza alcuna maggiorazione per il lavoro straordinario e festivo. Inoltre sarebbe stata costantemente la quantità di prodotti agricoli raccolti dalle singole squadre e il caporale, contestano gli inquirenti, teneva per sé parte della retribuzione dei lavoratori per pagare spese di vitto e alloggio. I carabinieri del Nil e il personale della Squadra mobile, coordinati dalla procura, hanno riscontrato che, quotidianamente, l’indagato reclutava decine di operai e li conduceva nelle campagne. Graize ad alcune aziende committenti fidelizzate, l’uomo avrebbe reclutato nel Maceratese, decine di stranieri, per lo più di nazionalità pakistana, ma anche nigeriani, indiani, bengalesi: mai meno di trenta persone e con punti di 60 lavoratori al giorno, che venivano trasportati sui luoghi di lavoro stipati in furgoni.
Le indagini hanno portato a raccogliere elementi tali da consentire la richiesta di una misura cautelare per l’indagato che secondo gli inquirenti esercitava un potere intimidatorio e di ricatto verso i lavoratori. Parte dei compensi che ricevavano i lavoratori li avrebbe tenuti per sè per pagare vitto e alloggio ai manovali. A marzo scorso l’uomo è stato interdetto dallo svolgere attività imprenditoriale. Nel corso delle indagini sono arrivati il sequestro dell’azienda, di beni strumentali, dei conti correnti e di 6 mezzi, tra auto e furgoni, utilizzati dall’uomo per il trasporto dei lavoratori. In totale beni per 40mila euro circa. All’alba di ieri l’arresto, l’uomo è stato portato in carcere a Montacuto di Ancona.
(Clicca per ascoltare la notizia in podcast)
È indecente
Quindi grazie Giorgia di farne venire il doppio, servono
Riccardo Giulianelli dieci volte tante no il doppio, solo oggi a Lampedusa sono sbarcati più di 2.500 migranti altro che porti chiusi, poi questo soggetto dovrebbe essere rinchiuso in galera, assuma no con paghe da fame che poi gli tratteneva una parte per vitto e alloggio.
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Un italiano di origine pakistana: togliere la cittadinanza italiana acquisita indegnamente e rimandarlo in Pakistan perché al pari di altri frequenti episodi questi le regole non le rispettano proprio.
E’ facile arrestare i caporali, il difficile è invece arrestare gli scafisti.
abbiamo. bisogno di loro perché gli italiani non vogliono fare più certi lavori…
Ci sono nel mondo nazioni molto grandi con pochi abitanti mandiamoli lì tutti qui devono venire a rompere le scatole.P.S. andrà a finire che noi italiani dovremo chiedere asilo all’Australia visto che tra non molto ti renderanno la vita impossibile.
Potrei essere già d’accordo con i commenti che mi hanno preceduto…. La situazione mi riporta ad immeditamente dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando lo sfruttamento degli Italiani era questo. Poi c’è stato il miracolo economico, finito ormai da decenni. Adesso, con qualsiasi governo, siamo alla catastrofe. Causata anche dall'”invasione” di gente che fugge dal “niente”, belli grassi, da paesi governati da capi tribali, ladri e criminali, al sevizio dei neo colonialisti europei e americani. La cui vita sarà breve, dopo la guerra in Ucraina, che ci ha fatto perdere la Russia e che ci ha fatto accerchiare da questa, dalla Cina, dall’India, dal Sudafrica, Brasile, eccetera. Congratulazioni!
I primi a chiedere di finirla con questo aiuto in nome della fratellanza sono proprio coloro che vengono da fuori e trovano un lavoro sottopagato. Anche perchè, se non accettano quel lavoro sottopagato, vengono cacciati, con il loro posto occupato immediatamente da un nuovo venuto.
Lo scorso anno, nel Trentino, un italiano poteva lavorare per due mesi nella stagione estiva turistica, ben pagato e senza problemi. Oggi, un italiano viene cacciato dopo dieci giorni di prova, perchè c’è pronto uno dell’Est a prendere il suo posto e con una paga inferiore. Ma anche qui da noi ormai i posti sono precari. E tra poco ci chiuderanno pure le frontiere con gli Stati europei. E giustamente. Perchè prima degli Italiani, dovono lavorare gli Svizzeri, i Francesi, i Tedeschi, gli Inglesi, eccetera. L’Europa è un grande fallimento, da cui non possiamo ridornare indietro.
Signor Rapanelli lei ha ragione al 110% adesso sappiamo anche perché c’è stata la Brexit questi si erano stufati di un’immigrazione fuori controllo e continuando di questo passo anche noi in Italia siamo sulla buona strada. Le persone che lavorano vanno pagate il giusto questi invece cercano nuovi schiavi moderni con paghe da fame è ora di farsela finita.
Gentilissimi, questi immigrati clandestini in Italia a detta di alcuni ben individuabili politici sono importanti perché, a detta di Crozza, a Roma ai Parioli “servono e poi sparecchiano” Abbastanza chiaro!
…chissà se ancora qualcuno si meraviglierà nel constatare che i caporali (oltre ai sergenti, capitani, colonnelli, generali, eccetera e eccetera) sono stranieri, stranieri che sfruttano gli stessi connazionali (qui, almeno, quattro o cinque euro all’ora li pagava, ma probabilmente c’è anche di peggio…), come succede da sempre e in tante moltissime altre situazioni e la colpa non è del “bianco italiano cattivo, fascista, xenofobo e razzista”…eh!!! gv
Un esperto ci dovrebbe spiegare come si svolge tutta la filiera, dal padrone del campo che ricorre allo schiavista che si serve di persone trattate come bestie e di solito stranieri ( spieghi anche se c’è differenza con il raccoglitore italiano quando non tratta con una cooperativa che rispetta leggi che già esistono e che comunque non chiedono un supplemento per un bicchiere d’acqua ) e come alla fine tramite ulteriori passaggi, con prezzi solitamente esagerati il prodotto finisce sulla tavola. Se lo schiavista è straniero o italiano a me non mi fa differenza. Caso mai posso provare pena per tutti quelli che vengono trattati a calci in c.ulo per poter tirare avanti. E non solo nei campi.
Le forze dell’ordine, ed i politici, li chiamano caporalato, 5 euro l’ora, e loro(chi comanda), non si mettono d’accordo per le 9 euro della paga oraria minima, alla fine, non so’ chi è più caporalato, se questi sfruttatori, o i nostri cari politici. Vien da pensare che sono proprio loro, chi comanda, che vogliono i 4-5 euro di paga oraria.
Per il sig. Giuli. Guardi che i dipendenti delle ditte di pulizie dei condomìni percepiscono tutt’oggi 6 euro/ora!
Esistono i CCNL per tutti i settori lavorativi compresi i braccianti agricoli ovviamente che stabiliscono la paga oraria minima + altre variabili aggiuntive ma se l’imprenditore del caso non lo rispetta perché le ore pagate sono inferiori a quelle reali, oppure trattiene indebitamente altre somme per vitto ed alloggio, il salario orario minimo a 9 euro non esclude l’illecito dei 4/5 euro pagati rispetto a quello che dovrebbe.