Il convegno sul tema
Il consigliere comunale di Visso Filippo Sensi risponde all’ex parlamentare Mario Morgoni che lo cita nel suo commento post convegno sull’emergenza idrica sui pascoli dei Sibillini, riferendosi all’intervento in cui il consigliere spiega che la somma effettiva di 70mila euro, tolte le spese tecniche dai centomila a progetto del bando regionale, non è sufficiente per i progetti nella zona. Scrive Sensi: «Probabilmente all’ex onorevole Morgoni il mio intervento è stato riferito in modo distorto o parziale. Non ho denunciato l’inadeguatezza del bando, quanto ho evidenziato che gli importi dei progetti da noi elaborati sono maggiori di quelli limite previsti dal bando. Istanza che è stata raccolta dall’assessore regionale Andrea Maria Antonini e dai dirigenti presenti, che al termine dell’incontro hanno chiesto spiegazioni riguardo alla natura degli interventi necessari, per le particolari condizioni del nostro territorio e degli importi conseguenti».
Il consigliere comunale aggiunge un’analisi degli interventi regionali in materia di carenza idrica: «L’attuale amministrazione regionale in due anni ha portato avanti misure di carattere strutturale, per fronteggiare l’emergenza idrica, cosa che non ricordo sia stata fatta in precedenza. Strumentalizzare un ragionamento costruttivo fatto tra Comune di Visso e Regione Marche, per giustificare le particolari condizioni del nostro territorio qualificandolo come una denuncia, è sicuramente funzionale per un intervento sulla stampa ma del tutto inutile a risolvere un problema». Quindi, il consigliere Sensi conclude: «Il recente stanziamento di 750mila euro ottenuto dal Comune di Visso attraverso l’ordinanza commissariale 137 è frutto del lavoro svolto con la Regione Marche (tramite il suo ufficio speciale per la ricostruzione) e la struttura commissariale, finalizzato a trovare una soluzione ad una problematica particolarmente grave che interessa tre comuni, in primis Visso».
All’intervento di Morgoni si aggiunge la replica dell’ex senatore Giuliano Pazzaglini: «Mario ha ragione, il problema non è più rinviabile. Per onestà intellettuale avrebbe potuto anche dire però che nemmeno quando la Regione (e i commissari) erano a guida (o nominati dal) Pd il problema non è stato risolto e si doveva ricorrere alle autobotti anche allora. Per onestà intellettuale avrebbe potuto anche riconoscere che l’assessore Antonini è stato il primo assessore della Regione Marche a venire a Visso per ascoltare direttamente dagli allevatori quali sono i loro problemi. E per onestà intellettuale avrebbe anche potuto dire che parlare di cinghiali non è stato un modo per deviare il discorso dal tema dell’incontro, ma è stata la dimostrazione palese della disponibilità dell’assessore a sviscerare tutte le problematiche degli allevatori, e non solo visto che al discorso si è arrivati ragionando su come impedire che la ricostruzione del mattatoio porti a realizzare solo una cattedrale nel deserto». Pazzaglini ringrazia l’assessore regionale: «Grazie quindi all’assessore Andrea Maria Antonini, per la disponibilità dimostrata e per gli impegni concreti assunti. Seguo la politica locale dal 1990 e non mi era mai successo prima. In conclusione grazie Mario per l’interessamento, è importante per gli allevatori, ma non speculare sul loro problema per fare polemica, hanno già abbastanza difficoltà delle loro. Quello che hanno visto non è stato un topolino, ma anche se fosse stato, sarebbe stato il primo».
Emergenza idrica, Morgoni: «Problema non più rinviabile, la Regione ha partorito il topolino»
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Si parla di “ onesta intellettuale “ quando si riconosce un merito all’altro senza farsi condizionare da chi e da checchessia. Leggendo l’articolo dove dopo sette anni, e dico sette ancora siamo secondo gli allevatori ad “un nulla di fatto “, che cosa bisognerebbe “ onestamente” riconoscervi? Se poi vogliamo parlare di onestà in sé, meglio lasciar perdere. Resta solo e sempre un fatto che per risolvere un problema non bisognerebbe mai affidarsi a istituzioni inaffidabili. Ma del resto che scelta c’è? Sperare, aspettare, pazientare, magari nel frattempo cambia tutto e chi arriva forse è più solidale.