I rappresentanti e le rappresentanti di Officina Universitaria
Hanno indossato nastri gialli, simbolo di prevenzione al suicidio, i componenti di Officina Universitaria. E hanno abbandonato la Cattedrale di Macerata, prima dell’inizio della cerimonia di inaugurazione del 733° anno accademico di Unimc. Lo hanno fatto in segno di vicinanza ai giovani studenti che si sono tolti la vita e al dolore delle loro famiglie «All’Università come un gioco in cui “o si vince o si impara”, come detto dalla Ministra, noi non ci stiamo e non ci staremo mai». L’associazione studentesca nata nel 2007, che si definisce autonoma da ogni partito e sindacato, non ha affatto gradito le scelte di Unimc in occasione del 733° anno accademico.
«L’inaugurazione di oggi – scrivono – rappresenta un campanello di allarme non indifferente. Le criticità, le ambiguità e le incoerenze emerse, non solo per noi rappresentanti degli studenti, ma per l’intera comunità accademica, sono molteplici e di diversa natura.
Prima fra tutte il luogo scelto per il suo svolgimento: la Cattedrale della Diocesi di Macerata. Non un auditorium, un’aula magna, un teatro, ma una chiesa, un luogo di culto consacrato, nulla di più lontano dal concetto stesso di laicità costitutiva di un’istituzione come l’Università. Una scelta irrispettosa, a nostro giudizio, non solo nei confronti delle persone non credenti o credenti di altre fedi, ma anche alle persone di fede cattolica. La bellezza, l’appartenenza al patrimonio culturale del nostro territorio e l’essere uno dei simboli della ricostruzione post sisma non possono e non devono essere strumentalizzati al fine di giustificare una scelta del genere».
Il rettore John Mc Court durante l’inaugurazione dell’Anno accafrmico
Attaccano poi la “retorica” del rettore John McCourt: «Sul senso di comunità, la compartecipazione, i processi e la progettazione “bottom up”, risulta incoerente, vista la totale mancanza di coinvolgimento, non solo in questa occasione ma anche nei mesi precedenti, delle rappresentanze studentesche da più punti di vista. In un periodo in cui la partecipazione democratica a tutti i livelli risulta essere sempre più difficoltosa, la non considerazione e comprensione delle dinamiche di rappresentanza da parte della governance non può che andare a danneggiare irreparabilmente il processo di crescita del nostro Ateneo e delegittimare il senso imprescindibile della rappresentanza, che si configura di fatto come un elemento fondamentale per il sano funzionamento dell’Università e la tutela degli studenti tutti».
Il collegamento con la ministra Anna Maria Bernini
Poi la critica all’intervento in streaming della Ministra Bernini: «Si è distinta più per le cose non dette che per ciò che è stato detto. L’Università è stata meramente appiattita a un discorso economico-gestionale e non una parola è stata spesa da lei in merito al benessere psicologico di chi la compone. Nemmeno un accenno a tutti gli studenti e le studentesse che hanno deciso di togliersi la vita per non essere riusciti ad affrontare la competizione universitaria, succube di una cultura del merito e della produttività, cieca alla giustizia sociale».
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Santo cielo! nessuno si assume più la colpa delle sue azioni e delle sue idee, e la scarica sulle spalle altrui. Gli studenti suicidi? Per colpa dell’Università? Un tempo ci suicidavamo per la non corrispondenza ad un nostro amore. Magari per altri motivi più concreti. Ma, la colpa era sempre nostra, la colpa era dei nostri fallimenti… Questa colpa è per come si muore per la droga. Si dà la colpa alla famiglia, al governo, alla Chiesa, a Dio, alla sfiga… No, la colpa, se ti suicidi, se ti droghi, è perché sei un cretino. E’ perché sei un vile che non vuole combattere. E quindi, per ciò che sei, dopo avere incolpato altri per giustificarti, ti ammazzi. E chi se ne frega: non ce lo metti?
La “folla” dei 12 contestatori di Officina Universitaria che correlano i suicidi fra studenti universitari ad una presunta oppressione della MERITOCRAZIA è SURREALE e per dirla alla FANTOZZI è UNA CAGA.TA PAZZESCA. Spiego perché: la tragica decisione di estremo autolesionismo come il suicidio ha molteplici cause e concause che coinvolge tutte le età, professioni, categorie sociali ed in base a dati ISTAT gli universitari sono una netta minoranza e fra questi, ho letto, sono quelli che hanno fatto finta di aver dato esami ingannando se stessi e la famiglia non trovando via d’uscita al suicidio per evidenti problemi mentali come se fosse obbligatorio ed un disonore non avere la laurea, tutt’altro…ognuno deve svolgere un lavoro manuale o intellettuale secondo le proprie capacità meritocratiche per il buon funzionamento è bene della comunità tutta. Questa contestazione mi ricorda l’ormai lontano ‘68 studentesco che rivendicava il 6 POLITICO PER TUTTI oppure le “PROMOZIONI” con aumenti di stipendi UGUALI PER TUTTI, in diversi contratti di settori pubblici, senza tener conto della diversità MERITOCRATICA DI OGNUNO che equivale, questi si, ad un disvalore che danneggia sia il singolo che la collettività che subisce le conseguenze negative di un posto occupato da un raccomandato politico o sindacale rispetto ad uno più capace ma che rifiuta certe sudditanze.
Sei personaggi in cerca di auguri, l’augurio è che maturino.
Titolo dell’articolo da rettificare in : “SI VINCE SE SI IMPARA E NON SI MUORE PER SE STESSI E PER LA SOCIETÀ CON LA MERITOCRAZIA”
Forse sarebbe il caso di parlare con qualche suicida prima di trarre conclusioni.
La Bernini se fosse stata nominata Ministra della Pesca, avrebbe fatto un discorso almeno pari a quello dell’anno accademico, all’apertura ogni mattina del mercato del pesce a Civitanova. Indiscutibilmente, i ministri del governo Meloni sono stati scelti per distinguersi ognuno in quel che gli è stato concesso ma potrebbero tranquillamente essere interscambiabili. La Santanché all’università e la Bernini al turismo, non credo avrebbero fatto differenza. E così tutti gli altri.. specialmente quelli più in vista e già apprezzati dai più.
Non comprendo il nesso fra i suicidi degli universitari e il ministro Bernini, chiedo aiuto, forse prima con ministri
di sinistra o progressisti, o democratici, i suicidi non c’erano?
Assurdo come passino gli anni e Officina Universitaria sia l’unico barlume di raziocinio in città. Andate avanti così compagni, ogni commento schifato dei conservatori locali è una medaglia da mettersi al petto!
…chissà se si sono resi conto che soprattutto la loro è un’azione politica contro l’attuale maggioranza e solo quello, per appoggiare la loro parte politica di appartenenza!!! E la chiamano protesta per la vicinanza ai giovani suicidi, suicidi colpa di questa maggioranza, mi pare di aver capito!!! Ma di che stiamo parlando, signori, credo proprio che questi studenti abbiano protestato contro una cosa che, con l’attuale governo, non centra un bel nulla e che i giovani suicidi (che ci sono sempre stati e non solo in questo contesto) sono un dramma che andrebbe affrontato in ben altro modo e non in un attacco, credo, puramente politico. gv
Compagno Di Tommaso, ci illumini lei!