“Lavoro al femminile”:
«Capire se la società è pronta
a raccogliere la sfida dell’inclusività»

CAMERINO - In occasione della Giornata internazionale della donna, l’ateneo ha organizzato un convegno. La prorettrice Barbara Re: «La nostra è una università inclusiva, aperta al mondo e alle differenze»

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Relatori-

I relatori del convegno

In occasione della Giornata internazionale della donna, oggi l’Università di Camerino ha organizzato il convegno “Lavoro al femminile”, nel corso del quale alcune rappresentanti del mondo delle professioni di varie tipologie, hanno raccontato la propria esperienza sia personale che lavorativa, che le ha portate a superare ostacoli e a raggiungere importanti traguardi. L’incontro si è aperto con i saluti del rettore Unicam Claudio Pettinari, della prorettrice alle Pari opportunità, tutela e garanzia Barbara Re e della presidente del Cug (Comitato unico di garanzia) dell’ateneo Stefania Silvi. «Ogni persona – ha sottolineato il Rettore Pettinari – ha le sue caratteristiche, le sue potenzialità, può esprimere un valore in diversi campi, non è solo una questione di genere o di colmare un gap. Non ci sono gap nella realtà, ma sono quelli che ha creato la società, quello che deve essere premiato è il merito. Ringrazio la prorettrice Re e la presidente Silvi per sostenere quotidianamente queste tematiche e per operare affinché sia seguite da tutta la comunità universitaria».

8marzo-325x244«In questa giornata speciale – ha sottolineato la professoressa Re – abbiamo voluto includere tre aspetti che riteniamo importanti: il lavoro, l’inclusione ed il linguaggio. La situazione attuale di disoccupazione femminile è un problema che riguarda anche il sistema universitario ed al quale però dovremo provare a dare delle risposte. Le studentesse che si stanno avviando ad un percorso Stem, ad esempio, hanno una opportunità in più per avere una piena soddisfazione professionale e lavorativa, e devono averne piena consapevolezza. La nostra è una università inclusiva, aperta al mondo, aperta alle differenze ed oggi vogliamo capire se anche la società è pronta a raccogliere la sfida dell’inclusività». Sono quindi intervenute Paola Bichisecchi (direttore generale di Confindustria Marche), Consuelo Agnesi (laureata Unicam e titolare dello studio di Architettura Studioinmovimento), Simona De Simone (Area ricerca e trasferimento tecnologico di Unicam), Chiara Focone (vice presidente dell’Ordine dei farmacisti della Provincia di Macerata), Stefania Cipolletta (dirigente biologa all’Asur Marche) e Chiara Camaioni (ricercatrice in Urbanistica alla Scuola di architettura e design “E. Vittoria” di Unicam).



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