Aumento dell’acqua, rincari del 9%,
Ciarapica: «Pagherà il Comune
con un fondo da 150mila euro»

CIVITANOVA - L'Aato ha deliberato oggi una maggiorazione del 4,4% per il 2022 (retroattivo) e del 4,6% per il 2023. Critico l'ex consigliere Giulio Silenzi: «Il sindaco non dice che il fondo copre solo le utenze domestiche, ditte e imprese pagheranno gli aumenti»

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di Laura Boccanera

Aumento delle tariffe dell’acqua, l’Aato 3 delibera un incremento dei costi. I sindaci che fanno parte del consorzio idrico hanno deliberato l’incremento della tariffa imposto dall’Arera nel corso dell’assemblea che si è svolta oggi pomeriggio.

La riunione a maggioranza (astenuti Treia, Montelupone e Montecassiano) ha deliberato l’aumento che incide per un 4,4% per il 2022 e del 4,6% per il 2023. In sostanza un aumento del 9% che sarà retroattivo nel 2022 e che dal 2023 prevederà la nuova tariffa maggiorata rispetto all’incremento del 2022.

Una misura che era già stata attuata nel triennio 2017 – 2019 quando i civitanovesi videro un’impennata del costo dell’acqua che ha inciso in maniera differenziata con una media del 10% sui nuclei familiari.

Il sindaco Fabrizio Ciarapica annuncia: «vista l’attuale emergenza economica Civitanova ha deciso di azzerare l’aumento del 4% con uno sconto in bolletta per tutte le utenze domestiche dei residenti. Quindi non ci sarà nessuna variazione rispetto alle attuali tariffe. La spesa sarà coperta con l’istituzione di un fondo per un totale di 150mila euro. Un aiuto concreto e immediato  per far sì che quanto deliberato oggi non gravi sulle famiglie già provate dal caro energia».

Critico l’ex consigliere comunale Giulio Silenzi che parla di «retorica e propaganda ciarapichese». Secondo il democrat infatti l’aumento era noto già da aprile: «però c’erano le elezioni e l’argomento non è entrato nel dibattito elettorale, ma già si sapeva, ma nessuno ha detto nulla. Un aumento del 9%, e Ciarapica non dice che il fondo creato di 150 mila euro basterà a coprire solo per il 2022 l’aumento e solo per i nuclei familiari. Tutti gli altri, aziende, imprese, commercianti pagheranno il rincaro, e così nel 2023 l’ulteriore aumento».



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