Inga Kondratenko
di redazione CM
«E’ difficile dare giudizi su una situazione in continuo sviluppo e nella quale subentrano molti fattori dei quali abbiamo poca visibilità, ma sicuramente l’evoluzione degli eventi delle ultime ore mi ha completamente scioccata».
Sono le parole di Inga Kondratenko, russa, da diversi anni in Italia, che dirige un’azienda di borse a Civitanova. Anche lei sta vivendo con apprensione questi terribili momenti. In questi giorni era a Mosca e ora è di ritorno in Italia.
Intanto è arrivo un nuovo pacchetto di misure deciso dall’Ue per la Russia, alla quale si uniscono altri Paesi. Nel mirino si sarebbero il settore finanziario e quelli energetico e dei trasporti, ma anche le esportazioni di beni. Misure per le quali il via libera formale dovrebbe arrivare oggi pomeriggio in un Consiglio Affari Esteri convocato per le 15 a Bruxelles. I leader hanno anche già aperto la discussione su un eventuale terzo pacchetto che potrebbe arrivare nei prossimi giorni se Mosca non dovesse optare per la de-escalation. E oltre alle tragiche conseguenze sul lato umano e sociale porta inevitabilmente con se, Kondratenko da imprenditrice pensa anche ai risvolti economici e alle conseguenze che le sanzioni Ue contro Mosca potranno portare.
«Ormai mi sento italiana in tanti aspetti e vedo la situazione dallo stesso punto di vista in cui la vedono gli italiani, ma ho ancora moltissimi amici ed anche tanti clienti sia in Russia che in Ucraina, senza dimenticare che all’interno della mia stessa azienda oltre a molti italiani, lavorano sia cittadini russi che ucraini – aggiunge l’imprenditrice – Tutte persone giovani e animate da un grande affiatamento e spirito di collaborazione. Dal punto di vista economico, invece, posso dire che i russi e gli ucraini sono abituati da molto tempo alle situazioni di instabilità, in un contesto in cui le sicurezze non ci sono mai state di fatto, e nonostante questo sono sempre rimasti determinati ad andare avanti a livello commerciale a prescindere dai conflitti in corso. Ora però siamo di fronte a una crisi che rischia di avere un impatto devastante sulla nostra economia – sottolinea – quella italiana ed europea in generale. Quindi mi auguro che nell’imposizione delle sanzioni si tenga conto del rischio che ogni manovra che si adotterà rischierà di danneggiare noi in primis. Mi auguro che i governi possano trovare un accordo in tal senso».
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Bisogna affidarsi con fiducia anche alla Scienza delle sanzioni, stando serenamente certi che i vaccini antiputin usciranno fuori efficaci e sicuri perlomeno quanto quelli anticovid.
neanche più il senso del ridicolo, vero…!
Se la gente muore pazienza, l’importante è che le sue borse non rimangano in magazzino. Per favore, vada a fabbricare borse a Mosca.