Il pronto soccorso di Civitanova
«Il ruolo di verginelli della politica non si addice al Pd, ridicolo non prendere atto che mancano medici per le loro scelte sbagliate». Anche l’Udc interviene nella scia polemica sulla sanità dopo il grido di allarme lanciato dalla responsabile del pronto soccorso per la mancanza di personale sanitario, a cui la Regione ha risposto con l’invio di due medici militari in rinforzo. La questione alla fine, in tempo di elezioni, è diventata di contrapposizione politica e ognuno ha la sua ricetta.
Luciano Brunetti Udc Civitanova
«La polemica del Pd sul malfunzionamento del pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova non è sbagliata o fastidiosa ma semplicemente ridicola – dice Luciano Brunetti a nome dell’Udc Civitanova – non prendere atto che mancano i medici, anche per le politiche di programmazione, è sbagliato. I cittadini sono veramente stanchi di queste parole al vento, la giunta regionale sta facendo di tutto per mantenere le strutture esistenti evitando accorpamenti pericolosi e bene ha fatto l’assessore regionale a chiamare i medici militari disponibili. Siamo in emergenza e questa non è né di destra né di sinistra. Il Pd torni ad essere un partito propositivo, se ci riesce, il mondo dei “verginelli improvvisati alla politica” non gli si addice proprio».
Luca Doria Italia Viva Civitanova
Sull’argomento interviene anche Italia viva a sostegno della candidata Silvia Squadroni. «Il pronto soccorso è la punta dell’iceberg – afferma il coordinatore cittadino Luca Doria – la politica deve operare scelte rivolte a ridurre la pressione e migliorare i servizi. Vanno bene i 2 medici militari che andranno a sostituire i medici assenti per Covid-19, ma l’organico è sottodimensionato da anni e non è adeguato ad un territorio come quello di Civitanova. Le soluzioni temporanee, pur importanti nell’immediato, rischiano di essere solo un pannicello caldo, se non sono accompagnate da interventi di potenziamento del capitale umano e da una riorganizzazione strutturale».
Tra le proposte avanzate da Italia Viva l’istituzione di posti letto di osservazione breve intensiva a degenza limitata a 24 ore, «i pazienti che arriveranno in pronto soccorso potranno essere rapidamente dirottati secondo necessità e opportunità verso il reparto di competenza. Questo potrebbe ridurre il non dignitoso e non decoroso stazionamento dei pazienti in barella, ciò esiste già solo per pediatria e ostetricia e andrebbe quindi esteso a tutti gli altri reparti e poi ripensare il ruolo dei punti di primo intervento anche ipotizzando la chiusura notturna di quei punti a basso numero di accessi, recuperando così turni medici e infermieristici che potrebbero essere dirottati presso l’ospedale. Infine chiediamo di conoscere quali siano i progetti a breve e medio termine per potenziare tutte quelle funzioni che un Dea deve avere per essere definito di primo livello e con quali risorse si intende intervenire».
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Tutti i pronto soccorso hanno criticità, mancano medici e infermieri e con il covid19 la situazione è peggiorata speriamo che la situazione migliori ma devono rendere i pronto soccorso più sicuri e snelli da burocrazia .
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