Tamponi, file sempre più lunghe
E le farmacie comunali
restano a guardare (Foto)

A MACERATA E CIVITANOVA in centinaia in coda nelle strutture private. I consiglieri Ricotta e Silenzi attaccano le rispettive amministrazioni e municipalizzate. Nel capoluogo il Consiglio votò all'unanimità sollecitando l'Apm ad organizzarsi in tempi brevi: sono passati tre mesi. Intanto nei punti Kos Care sono arrivati a 500 tamponi al giorno solo nelle due maggiori città della provincia

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Il punto tamponi della Kos Care in via Cassiano da Fabriano, a Macerata

di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)

Centinaia di maceratesi in fila oggi nelle farmacie aperte e nei punti prelievi attivati da Kos Care a Macerata (di fianco al centro di riabilitazione Santo Stefano di via Cassiano da Fabriano) e allo stadio di Civitanova per sottoporsi ai tamponi ed avere modo di verificare la positività o meno al Covid. Oggi addirittura la fila solita è apparsa raddoppiata, forse per la serie di giornate festive. Lunghe file anche alla farmacia Cairoli e alla farmacia Petracci a Macerata, alla Angelini in piazza a Civitanova e a Trodica. 

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Oggi le file partivano da via Mazenta, sopra via Cassiano da Fabriano

Giorgio Patrizi è il responsabile per la Kos Care dei sette laboratori di analisi e dei vari punti di prelievi operativi in tutta la regione. «Tra Macerata e Civitanova facciamo mediamente cinquecento tamponi al giorno, a Villa Pini di Civitanova facciamo anche i molecolari fast con risposta in poche ore. Quanto ai tamponi rapidi abbiamo attivato due postazioni con altrettanti bus messici a disposizione da Contram e posizionati allo stadio di Civitanova e di fianco al Santo Stefano Riabilitazione di via Cassiano da Fabriano a Macerata: postazioni attive dalle 8,30 alle venti ed accessibili senza prenotazione. Il tampone rapido costa 15 euro l’uno con possibilità di avere tessere da 10 tamponi a 90 euro, il molecolare 60 euro. Parliamo di esami medici fatti da professionisti con prodotti di avanguardia, nessuna improvvisazione e grande attenzione agli utenti».

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Lunghe code oggi pomeriggio anche alla farmacia Cairoli

Per un Patrizi che spiega la filosofia Kos Care e la capillarità dei servizi erogati in un momento di grande richiesta e di preoccupazione da parte di molti cittadini, c’è l’imbarazzante chiusura delle farmacie comunali a Macerata e a Civitanova. Tre mesi fa in Consiglio comunale a Macerata, la questione della mancata effettuazione dei tamponi era stata sollevata dal capogruppo Dem Narciso Ricotta che chiedeva conto del motivo. I tamponi, per la verità, li fa solo la farmacia di Piediripa ma delegandoli a un laboratorio privato e con un costo superiore alla media. Allora l’assessore Oriana Piccioni rispose riferendo che le farmacie comunali dell’Apm non erogano il servizio perché nessun dipendente ha aderito all’invito a partecipare al corso di formazione. Alla fine il Consiglio comunale, con voto unanime, invitò l’Apm ad organizzarsi in tempi brevi. Sono passati tre mesi e non si è mosso nulla, oggi tantissimi maceratesi hanno dovuto far ricorso agli operatori privati in tutta la provincia.

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A Macerata file anche alla farmacia Petracci di via Piave

«E’ inammissibile – commenta oggi Narciso Ricotta – che a tre mesi di distanza dal pronunciamento unanime del Consiglio, le quattro farmacie comunali siano ancora chiuse e non partecipino alla lotta alla pandemia come invece stanno facendo le farmacie private. Al prossimo Consiglio comunale chiederò al sindaco il perché di questo atteggiamento da parte dell’Apm».

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Le file a Civitanova fotografate da Giulio Silenzi

Stessa identica situazione a Civitanova dove da diversi giorni il capogruppo del Pd Giulio Silenzi sta attaccando amministrazione ed Atac sulla chiusura delle farmacie comunali. E oggi incalza: «Domenica 2 gennaio 2022: il contagio Covid galoppa. A Civitanova cinque farmacie comunali su sei sono chiuse: fa eccezione quella della zona commerciale che però non effettua servizio tamponi. Ancora una volta sono i privati che garantiscono il servizio e sopperiscono all’assenza del pubblico, all’assenza delle farmacie comunali. Angelini e Foresi in centro lavorano, tanto. Con l’emergenza Covid hanno rimodulato tempi e turni di lavoro. In piazza, davanti alla postazione tamponi della farmacia Angelini, decine di persone già in coda alle 10.45. Farmacie comunali assenti, Belvederesi assente, Ciarapica assente. Incapaci a fare scelte necessarie per venire incontro a chi ha bisogno in un tempo di pandemia. Vergogna grande, incapacità assoluta».

«Farmacia comunale numero 3 aperta per i tamponi: anche il 6 e il 9»

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