Giulio Silenzi, capogruppo Pd
«Farmacie comunali chiuse, a Civitanova i privati sopperiscono alla mancanza del pubblico, l’Atac ha fallito». Il capogruppo Pd Giulio Silenzi critica l’organizzazione delle farmacie comunali in questa fase di recrudescenza dei contagi e di maggiore richiesta di tamponi e vaccini. In particolare dopo le immagini delle code nelle farmacie e negli hub vaccinali di questi giorni legate al nuovo decreto Festività e alla necessità da parte del pubblico di effettuare un maggior numero di tamponi per via delle nuove restrizioni, Silenzi critica la chiusura domenicale delle farmacie gestite dal pubblico.
«In un periodo di massima emergenza in cui il contagio corre e ci trascina dentro un’altra ondata pandemica le farmacie comunali domenica 26 dicembre sono rimaste chiuse – commenta Silenzi – nessuna modifica al calendario delle aperture e vanno avanti con le turnazioni come se niente fosse, in questo modo privando la città di un servizio pubblico fondamentale in questo periodo, con il risultato che sono i privati a sopperire alle esigenze e ai bisogni dei cittadini. Su questo le farmacie e l’Atac hanno fallito: non hanno distribuito gratuitamente mascherine, gel disinfettante e saturimetri a tante famiglie che ne avevano più bisogno, sono state le ultime, tra tutte le farmacie cittadine, a organizzarsi per effettuare i tamponi e inoltre hanno il personale per poter vaccinare e non ci capisce perché, pur essendoci un accordo regionale, i presìdi farmaceutici di Civitanova non riescano a dare un aiuto nella campagna vaccinale, oggi imperativa nel contrasto alla pandemia. E’ una situazione non degna di una città come Civitanova, che mette a nudo ancora una volta l’inadeguatezza e l’incapacità di governare in una situazione eccezionale da parte del sindaco Ciarapica e del presidente di Atac-Farmacie Belvederesi, per non parlare dell’assessore ai servizi sociali Capponi che è inesistente. Loro e solo loro è la responsabilità delle scelte e dell’organizzazione, non certo di chi ci lavora con professionalità. In un momento di emergenza le strutture pubbliche debbono dare risposte all’altezza, altrimenti non si capisce perché esistano. A parlare tutti sono buoni, ma quando si governa bisogna prevedere, organizzare e dare risposte facendo scelte all’altezza dell’emergenza epocale che stiamo vivendo».
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una sola parola: VERGOGNA!
La Pandemia ha messo a nudo tutte le debolezze dei sistemi sanitari occidentali, sia pubblici che privati. Basta scrivere menzogne ideologiche di sinistra. I costi dei sistemi sanitari pubblici sono insostenibili.