di Luca Patrassi
Si avvicina il giorno del voto per l’elezione del presidente della Provincia e del nuovo Consiglio. Sabato prossimo i consiglieri comunali e i sindaci della municipalità maceratesi parteciperanno alle operazioni elettorali andando a scegliere candidato presidente e consiglieri tra le due liste presentate, una di centrosinistra guidata dal sindaco di Appignano Mariano Calamita e l’altra di centrodestra guidata dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli.
La lista di Calamita ha presentato uomini e programmi nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa, il centrodestra si affida oggi a un comunicato stampa. «La candidatura di Sandro Parcaroli a presidente della Provincia di Macerata si pone – scrivono Riccardo Sacchi per Forza Italia, Simone Merlini per la Lega, Luca Marconi per l’Udc e Massimo Belvederesi per Fratelli d’Italia – in piena coerenza e continuità con le affermazioni politico-elettorali raggiunte a livello regionale e comunale dal centrodestra unito, inclusivo e capace di dialogare con le tante forze civiche presenti nel territorio. La candidatura di Sandro Parcaroli costituisce una preziosa occasione di affermazione del centrodestra, avendo la possibilità di dar vita a un fecondo ed efficace collegamento della filiera Regione-Provincia-Comuni. Il candidato alla presidenza rappresenta efficacemente e pienamente l’unità di tutta la provincia che, per un rilancio complessivo, necessita di fare rete. Sandro Parcaroli è figura capace di garantire la coesione territoriale di tutta la provincia, nonché di dare una forte spinta propulsiva alle politiche di sviluppo per superare, finalmente tutti insieme, le criticità derivanti dal sisma e dalla pandemia. Fondamentale sarà partire da una “ricostruzione” che non dovrà essere solo quella materiale, ma dovrà essere anche quella dei servizi, dell’occupazione e del rilancio economico, senza dimenticare la “ricostruzione” morale e della consapevolezza dei maceratesi di essere figli di una terra meravigliosa».
Concetti che sono stati sottolineati dal candidato presidente Sandro Parcaroli: «La sinergia politica e di visione strategica tra Comune, Provincia e Regione sarà determinante per firmare una lunga stagione di sviluppo, grazie anche ai fondi europei che arriveranno e che intercetteremo facendo squadra tutti insieme avendo come riferimento l’intero territorio provinciale, nessuna visione municipalistica o di parte politica, lavoreremo in squadra per un obiettivo comune. Non importa il colore dei miei interlocutori – continua Parcaroli -, non mi interessa se sono sindaci di destra, di centro, di sinistra o civici, mi interessano le radici, l’appartenenza al territorio maceratese. Ed allora andremo avanti con i progetti e le risorse che il presidente Pettinari ci ha lasciato, lo faremo stando ben attenti a firmare non solo una ricostruzione materiale e fisica ma a dare anche servizi ai territori, senza servizi non ci sarà mai rilancio economico e crescita dell’occupazione. La Provincia ha già una stazione unica appaltante per sostenere i piccoli Comuni che non hanno una dotazione organica adeguata: dunque il nostro impegno sarà quello di dare visibilità, strutture e servizi anche all’ultimo dei paesini maceratesi integrandolo con la rete provinciale. Un brand unico per tutta la provincia che deve essere riconoscibile e deve poter attrarre risorse pubbliche ed investimenti privati: un risultato che con il centrodestra unito è possibile cogliere sabato prossimo per poi lavorare in sinergia con tutti i rappresentanti del nostro territorio, territorio che va tutelato e sostenuto».
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Sabato 18 Dicembre 55 sindaci e 664 consiglieri comunali designeranno il nuovo presidente della Provincia di Macerata.
Nonostante la riforma Delrio (vicino a Matteo Renzi) di circa 7 anni orsono, poi mai messa in pratica a seguito della bocciatura referendaria della riforma costituzionale con conseguente caduta del Governo Renzi, 719 tra sindaci e consiglieri si troveranno di nuovo ad eleggere il presidente della Provincia di Macerata.
La candidatura a Presidente della Provincia del sindaco Sandro Parcaroli segna comunque una strada ben delineata verso la concomitanza delle due funzioni di Sindaco di Macerata e Presidente della Provincia, a favore quindi di una semplificazione di fatto, a prescindere dalle auspicate riforme.
I 719 elettori scenderanno quindi in campo in rappresentanza di 55 Comuni con circa 320.000 abitanti e con un “peso elettorale” legato alla “grandezza” di ciascun comune.
I primi 10 comuni per ordine di grandezza (Civitanova Marche, Macerata, Recanati, Tolentino, Potenza Picena, Corridonia, Porto Recanati, San Severino, Morrovalle e Cingoli) rappresentano circa 197.000 abitanti (62% degli abitanti dell’intera provincia) con il candidato Presidente della Provincia di Macerata Sandro Parcaroli che rappresenta – in qualita’ di Sindaco di Macerata (n.2 in ordine di grandezza al pari circa con Civitanova Marche) circa 41.000 abitanti (13% dell’intera Provincia).
Sandro Parcaroli appare sostenuto dalla maggioranza dei Comuni di maggior peso elettorale.
Lo schieramento opposto a Sandro Parcaroli candidato Presidente e’ rappresentato dal Sindaco di Appignano (n.20 in ordine di grandezza) Mariano Calamita che rappresenta circa 4.000 abitanti ( 1% dell’intera Provincia). Va anche precisato che Mariano Calamita appare anche sostenuto da Recanati (n. 3 in ordine di grandezza con 21.000 abitanti), Treia (n.12 con 9.000 abitanti), Monte San Giusto (n.13 con 7.500 abitanti), Pollenza (n.16 con 6.500 abitanti) oltre ad altri non meglio specificati 20 comuni minori.
Non ci resta quindi che attendere il risultato dello scrutinio previsto entro domenica 19 Dicembre.
Ad Maiora!
Allora era Pettinari che non riusciva a … dare una forte spinta propulsiva alle politiche di sviluppo per superare, finalmente tutti insieme, le criticità derivanti dal sisma e dalla pandemia…. Per il sisma e “rotti “(case,stalle, palazzi e cogliomberi) il passo della Regione sembra più felpato che incisivo ma è con la politica di Acquaroli molto accomodante con il coronavirus sars 19, 20, 21 che si è dato il meglio. Non è che il governatore e il virus in questione sono parenti? Comunque qualsiasi critica si possa fare, bisogna abbassare il capo e rendere omaggio al Parcaroli oramai lanciato chi dice verso il Senato della Repubblica e chi come sembra verso il Paradiso. Anche se qui sembrerebbe esserci lo zampino di Fra Salvini della Bestia che per Natele invita ad andare a Messa con lui, dove oramai dopo aver preso i “voti” anche dai maceratesi, officerà direttamente. Eh sì, perché è quel “ ricostruire moralmente” che salta agli occhi. Se fosse veramente convinto, farebbe proprio bene e per cominciare non dovrebbe neanche uscire dalla sua magione comunale dove mi pare che di critiche ce ne siano state (vedi la sua vice sindaco, da qualche tempo premiata per il suo buon cuore e anche lei oramai destinata a passare dalla polvere all’altare) per iniziare il percorso verso la salvezza e se proprio vogliamo essere pignoli, partiamo proprio da dove tutto è cominciato. Si ricordi il Parcaroli che chi l’ha sparata così grossa, come tutti avrà degli armadi di scorta per contenere gli scheletri che via via si saranno accumulati e adesso con le possibilità date dalla benigna sorte, dovrà stare attento che non si aprano pure i cimiteri vista la crisi degli alloggi arrivata anche lì. Decisamente questa crociata che ci si accinge a fare è la cosa più ridicola che abbia mai letto su Cronache Maceratesi e un consiglio darei a tutti: “ Prima di guardare nelle stanze più o meno segrete degli altri, controllate le vostre”.
Speriamo che il neo-presidente Parcaroli si accorga che la Provincia potrebbe vivere molto di turismo (Covid permettendo e con la benevolenza della Fabian Society del ministro Speranza). Vorrei ricordare che la nostra provincia – e fino a Sassoferrato – ha il maggior numero di chiese e abbazie carolinge in confronto a tutto il resto dell’Europa. Carlo Magno (come pure suo nonno Carlo Martello) erano qui e Carlo Magno ci ha fondato la sua Aquisgrana. Se la cosiddetta Sinistra ha sempre osteggiato questa ipotesi, poichè ci ha dato la sua civiltà giudaico-cristiana (fumo negli occhi per il marxismo), con Parcaroli potremmo riguadagnare il tempo perduto e fare affluire a San Claudio e nel percorso carolingio tre-quattro volte le 50 mila presenze annuali che giungono a San Claudio.