La questione delle medaglie da Cavalieri del Lavoro alle figure dirigenziali della sanità maceratese rischia di far perdere di vista le reali problematiche della sanità. lo sottolineano John Palmieri della Fp Cgil Macerata e Paola Ticani della Fp Cisl Macerata in un lungo cahier de doleance in cui paventano anche la mobilitazione del personale sanitario se non ci saranno assunzioni finalizzate alle ferie.
«Non facciamo la caccia agli eroi tanto meno alle medaglie, che riteniamo prettamente simboliche e che rischiano di far passare in secondo piano temi scottanti, dalla sicurezza sui luoghi di lavoro al riconoscimento dei diritti dei lavoratori a partire dal piano ferie». Palmieri della Fp Cgil Macerata interviene mettendo da parte la questione delle nomine a Cavaliere della Repubblica e sottolineando quali sono invece le difficoltà per gli operatori che chiedono una risposta. «Denunciamo la totale insoddisfazione per le mancate azioni intraprese dalla direzione sul piano assunzionale, ovvero la risicata copertura del turn over. Insufficiente e inaccettabile la mancata pianificazione in combine con l’Asur che eluda l’emergenza».
Palmieri parla di un’Area vasta 3 depredata: «Le strutture Covid sono completamente a carico dell’Av3 e impegnano oltre 150 unità del comparto al Covid Hospital Civitanova e circa 40 unità nella struttura di Malattie Infettive Macerata. Notevoli anche le risorse mediche dedicate. Se consideriamo ulteriori 60 unità infermieristiche dedicate esclusivamente alle vaccinazioni Covid che non avranno sostituzioni per le ferie, ci rimane illogico quanto irresponsabile la riapertura esclusiva di alcune unità ospedaliere rispetto ad altre, sottraendo risorse all’emergenza e al piano ferie. I reparti sono allo stremo, senza assunzioni mirate alle ferie, pronta la mobilitazione dei lavoratori. Peraltro, rimane in piedi lo scandalo delle prestazioni aggiuntive, che in AV3 vengono più che dimezzate rispetto al fabbisogno al comparto ed in parte anche alla dirigenza. L’Asur consenziente si rifugia dietro delibere di giunta attinenti il contenimento di spesa, dopo aver permesso l’ erogazione sino a splafonamento del fondo giusto in alcune Area Vaste. Lavoratori che hanno prestato servizio fuori dal proprio turno di lavoro con sacrifici ed abnegazione dopo oltre 1 anno dalla pandemia, ai quali senza ritegno non verranno riconosciute prestazioni essenziali per mantenere in piedi tutto il sistema. Vergognoso».
Sulle nomine a Cavaliere, Paola Ticani chiede che sia la direzione dell’Area Vasta a fornire le motivazioni per cui ha ritenuto proporre alcune figure piuttosto che altre, ma anche lei focalizza l’attenzione altrove. «Mirando alla “luna” per il lavoro svolto nei primi mesi dello scorso anno non dobbiamo perdere di vista la situazione attuale. Con quali risorse verranno ripagati i tanti sacrifici fatti da gennaio ad oggi ai tanti operatori che si sono occupati dei pazienti Covid e di chi ha supportato la loro attività? Di chi si è fatto carico della prevenzione e di chi è stato catapultato nella grande organizzazione che si è messa in moto per procedere con la campagna vaccinale? Ricordando che in Area Vasta 3 Covid non è solo il Covid Center di Civitanova ma anche alcuni reparti dei presidi di Macerata e Civitanova fino ad arrivare alla totale riconversione dell’ospedale di Camerino. Arrivati ormai a metà anno, tanti sono gli argomenti in sospeso con la Direzione , passaggi di fascia, stabilizzazioni, verticalizzazioni, accordo integrativo 2021/2023 solo per citarne alcuni. Tutti importanti istituti contrattuali che darebbero importanti risposte a tutti i lavoratori dell’Area Vasta 3. Siamo professionisti e vogliamo lavorare in sicurezza con il giusto riconoscimento economico.
Finalmente unanalisi obiettiva della situazione
Finalmente un'analisi obiettiva della situazione
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I sindacati ‘paventano’ (temono) la mobilitazione?
No, non si perdono di vista le reali problematiche della sanità pubblica maceratese! Forse per la prima volta, invece, anche la gente normale ha capito con chiarezza quanta poca trasparenza ci sia nelle assunzioni e nelle promozioni: qualcuno porta avanti la propria parrocchietta contro tutti e contro tutto e soprattutto contro i veri meriti!! Complimenti ai dirigenti e ai manager che, da anni, hanno perfettamente capito come si fa gruppo, come si cresce insieme in un clima disteso di rispetto, di collaborazione, di stima e di riconoscimento delle vere competenze e disponibilità, senza creare invidie, recriminazioni e diffidenze ! Un grazie da noi cittadini, veramente!!!!!! Il clima interno all’ospedale indurrà tutti gli operatori sanitari a lavorare al meglio per i ricoverati e a rifarsi delle fatiche e degli stress di questo anno!!!!!! CIECHI!!!