Elisabetta Biagiola, presidente della Croce verde
«Servono coprisedili e guanti per la Croce verde». Un nuovo appello quello lanciato dalla presidente della Croce verde di Civitanova Elisabetta Biagiola all’apice della terza ondata di Coronavirus. L’affetto e la generosità nei confronti dell’ente civitanovese è sempre stato altissimo da parte della cittadinanza e in questo anno di Covid ancora di più. Ma a distanza di 12 mesi ci si ritrova ancora una volta ad avere riserve limitate di materiale di consumo come appunto i guanti e i coprisedili utilizzati nelle ambulanze destinate al trasporto delle persone Covid positive. Da qui l’ulteriore appello alla condivisione da parte di chi usa quei materiali, come le carrozzerie, per sopperire alla scarsità di risorse.
«Siamo dentro la terza ondata- ha spiegato la presidente – e in questi giorni abbiamo ricominciato a lavorare su ritmi importanti. Dopo un anno la stanchezza inizia a farsi sentire. Ieri le ambulanze sono rimaste fuori dal pronto soccorso e quando è diventato tutto pieno siamo stati dirottati su Fermo (leggi l’articolo). Anche i viaggi sono più lunghi. L’anno scorso mancavano anche i dispositivi di protezione base, ma a periodi scarseggiano diversi tipi di materiale. Ora è la volta di guanti e coprisedili. Basti pensare che per ogni paziente in fase di vestizione si utilizzano anche 3 paia di guanti, in una giornata è possibile anche trasportare 10 pazienti e il conto di quanto materiale di consumo se ne va è presto fatto. Inoltre a differenza dell’anno scorso quando le uniche chiamate erano per Covid questo mese c’è di tutto, dal trauma al malore in casa e ovviamente anche il Covid».
Da qui un appello da parte della presidente alla massima cautela: «Non è ancora finita. E se vogliamo che finisca presto, soprattutto in questa fase è necessario che ciascuno rispetti il prossimo, dobbiamo stare attenti. In Croce verde fortunatamente nessuno si è mai contagiato in servizio, e tra gli operatori solo 5 di loro hanno contratto il virus. Siamo stati molto attenti e non finirò mai di ringraziare la generosità di tutti coloro che hanno contribuito donando dispositivi, guanti, igienizzanti, ma anche colazioni, pizze e quant’altro. Quest’anno ha unito più che mai militi e autisti. Mi commuove ricordare come ciascuno di loro abbia vissuto da vicino esperienze così indelebili e l’abbiano trasformate in aiuto reciproco. Spero che tutto questo rimanga perché chi lo ha vissuto da vicino non può dimenticare». All’appello della Croce verde hanno già risposto alcune carrozzerie ed autofficine della zona.
(l. b.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati