In fila per il vaccino oggi a San Severino
di Monia Orazi
Giornata di passione oggi al punto vaccinale del cinema Italia di San Severino, dove nelle prime ore di questa mattina si sono riversati un centinaio di anziani, insieme ad insegnanti, tutti in attesa di vaccinarsi. Ad andare in tilt è stato il sistema di gestione messo in campo dall’Asur, con le prenotazioni degli anziani in attesa di richiamo che si sono aggiunte a coloro che sono in attesa della somministrazione, al personale docente che aveva preso appuntamento per oggi.
Circa 180 le persone in lista, almeno il doppio del numero standard di vaccinazioni al giorno. Le postazioni di vaccinazione all’interno del cinema Italia sono due e inevitabilmente si sono create le file di attesa. A gestire l’afflusso personale dell’Ordine di Malta e della Protezione civile di San Severino, che hanno portato una sedie di serie per far accomodare i nonnini ed i familiari che li hanno accompagnati. L’attesa media della mattinata per vaccinarsi è stata di circa tre ore.
Un cartello ha avvisato che per coloro che facevano la prima dose oggi era disponibile solo AstraZeneca (almeno fino al stop dell’Aifa, arrivato poco fa), mentre Pfizer è rimasto riservato a coloro in attesa del richiamo. Una 94enne dopo essere arrivata poco dopo le nove, a mezzogiorno quando è stato il suo turno è stata rimandata a casa, poiché le sue patologie pregresse non le hanno consentito di essere vaccinata con AstraZeneca. Diverse persone sono state mandate via. Intorno all’una c’erano ancora una sessantina di anziani in attesa, seduti di fronte al piazzale del cinema e accanto all’ingresso dei campi da tennis. Qualcuno si è seduto anche sul muro che circonda il monumento ai caduti.
Tra coloro che hanno accompagnato i propri familiari a vaccinarsi per il richiamo, anche Daniel Taddei segretario provinciale Cgil: «E’ una situazione inaccettabile. Sono state sovrapposte due liste, chi doveva fare la prima vaccinazione e coloro che dovevano fare il richiamo ed avevano appuntamento per oggi. Risulta che non coincidono gli elenchi che avevano per il richiamo, tutto ciò è inammissibile. Abbiamo una situazione come Regione Marche in cui i posti di terapia intensiva, superano di gran lunga la soglia critica, il numero dei contagi sta aumentando. La vaccinazione è l’unica via per poter superare questa fase di crisi. Che ci siano queste distinzioni a livello regionale e di Asur, è totalmente inaccettabile, i cittadini sono totalmente arrabbiati. Ci sono persone che attendono da ore e non si sa se tutti riusciranno ad avere la seconda dose. La maggior parte sono persone anziane, che aspettano sotto al sole». Taddei spiega come per un numero maggiore di vaccinati il cinema Italia non sia idoneo: «Come Cgil, Cisl, Uil abbiamo fatto varie sollecitazioni a livello regionale, perché la giunta sta mostrando delle gravissime carenze rispetto a questa situazione. Occorre capire la capienza, nel primo richiamo non ci sono state grosse problematiche, perché si riusciva a reggere il carico. Oggi è inaccettabile, perché hanno più che raddoppiato il numero di vaccini da fare, ma il personale sanitario è sempre lo stesso ed il luogo è completamente inadatto a questa mole di vaccinazioni».
La fila alle 13
Non comment
Li però lassembramento va bene ....
Disorganizzazione totale nn riescono neanche a dare appuntamento con orari diversi per ogni persona!
Alessandro Cossali Tanto giocano con la nostra Salute Coss!!!
Anche a Macerata sabato è andata così....un disastro!!!!
3 ore di fila per non fare il vaccino!
Non ho parole
No comment
5 ore di fila con i genitori anziani
IMPOSSIBILE!! ALLA REGIONE CI SONO I COMPETENTI!!! MICA CI SONO I BIBITARI DEL SAN PAOLO!!!!
E non 180 ma il doppio!
Tanto non c'avete niente da fa
Però le scuole ..chiuse !
Geni..!!!
Che dire
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Ma lasciateli vivere in pace questi anziani
il problema è nostro, aspettare!!! loro si sono già VACCINATI