Una messa sospesa per raccogliere fondi che serviranno a realizzare un cortometraggio ispirato al racconto evangelico dell’incontro tra Gesù Cristo e Maria Maddalena. E’ l’idea nata dal gemellaggio artistico religioso tra Napoli e Macerata o meglio tra il produttore, compositore e scrittore Roberto Bonaventura e don Felice Prosperi, sacerdote di San Ginesio nella diocesi di Macerata.
A lanciare l’idea della Messa sospesa è stato Bonaventura: «L’invenzione tutta napoletana del ‘Caffè sospeso’, che è un vero e proprio squisito atto d’amicizia verso ignoti, consiste nel pagare al bar due caffè: il proprio e un altro che resta sospeso fino a quando qualcuno ne farà richiesta al barista. “-Scusate, c’è un sospeso?- Mi è capitato tante volte sentire nelle caffetterie del centro storico di Napoli, da dietro il bancone il barista annuisce ed ecco che un bollente e buonissimo caffè diventa tramite di un legame tra due cristiani che non si conoscono e non si conosceranno mai, ma che il caffè ha unito per un breve tempo che profuma d’eternità. Sul caffè sospeso è stato scritto tantissimo, io stesso nel mio romanzo napoletano “Golfo Mistico” e altrove ne parlo, ma questa iniziativa della santa Messa sospesa pare proprio aspettasse me per vedere la luce». La sua idea avrà un ulteriore fine religioso ed artistico.
Infatti don Felice Prosperi ha contattato il titolare della casa di produzione TrinitArt per la realizzazione di un cortometraggio ispirato al racconto evangelico dell’incontro tra Gesù Cristo e Maria Maddalena. Un affresco atto ad evangelizzare che si avvarrà di un produzione artistica di primo livello. Roberto, che è un cattolico convertito, già autore di libri, musiche e video diffusi e apprezzati nel mondo cattolico anche a livello internazionale, ha sposato con entusiasmo l’iniziativa di don Felice.
«Tuttavia l’opera – spiegano i soggetti coinvolti – per essere realizzata con i canoni estetici e filmici con i quali la TrinitArt si contraddistingue, ha dei costi importanti. L’impegno congiunto di Bonaventura, che comporrà anche una sinfonia per orchestra sinfonica dedicata a Santa Maria Maddalena, e don Felice non è sufficiente a completare l’ambizioso progetto e a diffonderlo. Da qui l’idea di offrire il dono eterno, ai vari benefattori che il sacerdote autore della sceneggiatura sta chiamando a raccolta. Chiunque può contattare don Felice per fargli celebrare una funzione a beneficio dei propri cari o delle proprie intenzioni, lasciando, se si desidera maggiormente contribuire all’opera di carità e di evangelizzazione, un’ offerta ulteriore per far beneficiare di una Santa Messa chi non può permettersela. Il costo è piccolo per un bene che, come sostiene la tradizione bimillenaria della Chiesa, ha un valore infinito essendo il Sacrificio incruento di Cristo sulla Croce».
Don Felice Prosperi commenta: «L’idea è simpaticamente meravigliosa e napoletanamente cattolica, perciò riassume bene l’estro pragmatico di Roberto. Ci tengo a sottolineare che la Santa Messa Sospesa può essere applicata per qualcuno che non abbia la possibilità di dare la relativa offerta, ma può essere anche celebrata per le intenzioni espresse dalla Beata Vergine Maria a Fatima: la pace nel mondo, per il ministero del Papa, dei vescovi e dei sacerdoti, per le conversioni dei peccatori e per ogni santa intenzione che alberga nel cuore del fedele. Inoltre, in generale, per le anime sante del Purgatorio, specialmente le più dimenticate». È possibile contattare don Prosperi all’email dongiovannistefanodimaria@gmail.com oppure al numero 3291917934.
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ma quale sacrificio incruento? se fosse incruento che sacrificio sarebbe? che spiritualità tuberosa… peraltro perfino Bergoglio…
https://www.jedanews.com/papa-francesco-la-messa-per-i-defunti-non-si-paga/#:~:text=Quanti%20di%20noi%20pagano%20per,messa%20“non%20si%20paga“.
Chieda a becciu
Di questi tempi di dissacrazione da parte di chi ha l’interesse di distruggere la Chiesa cattolica, mediante la visualizzazione delle tendenze umane appioppate al Figlio di Dio, un film che non riporti le tesi laiche del Santo Graal, che vede Gesù amante o marito della Maddalena, sarebbe da benedire. Però mancano i soldi per realizzarlo: c’è un autore, c’è un regista, c’è una casa di produzione, ma mancano i soldi. Poichè don Felice Prosperi non ha soldi e non ha santi protettori in terra, non vendendo cocaina o prostituzione, ha trovato il sistema che un sacerdote ha per avere soldi per vivere, per fare le opere parrocchiali, per fare assistenza: le sante messe ad offerta. Ripeto, ad offerta. Perchè so che a volte le messe non vengono fatte pagare con una offerta in denaro.
Non metto in discussione il pensiero del Papa, che magari si ispira alla gratuità enunciata nel Vangelo. Ma, una parrocchia costa e i soldi la chiesa ne ha sempre di meno per cause che non sto ad elencare.
Posso dire che non esiste una tariffa per le messe. Io lo vedo come giusto scambio tra il fedele e la chiesa. Sappiamo tutti che nessuno è abbandonato dalla Chiesa su questa terra, come pure nell’altra dimensione. Un chiaroveggente vedrebbe una chiesa stracolma di gente, vivente e defunta, e con diversi preti celebranti (uno vivente e diversi defunti) durante il servizio eucaristico. Insieme a ciò che si muove all’interno di una chiesa senza più muri e dimensioni. Ed insieme agli angeli custodi dei viventi sarebbero presenti altri angeli di tutte le dimensioni evolutive…
Perchè devo privare un fedele dall’ascoltare il nome di un suo caro defunto durante una messa, nella convinzione che il suo caro è attratto da quella intenzione, che già sente in quel suo caro ancora vivente e che viene richiamata al momento in cui il sacerdote pronuncia il nome del suo caro defunto?
E perchè devo privare una parrocchia di un’offerta motivata quale è la messa per i defunti?
Si possono pure fare dire messe per i viventi… Giustamente, si potrebbe esprimere una intenzione anche col cuore, perchè questa arrivi. Ma se uno ti chiede un pane non gli dai una pietra… Alla chiesa pensa la Provvidenza. Però, se vado dietro a questa e nulla faccio, con una offerta solo intenzionale, come possono sopravvivere i sacerdoti e lo stesso edificio della chiesa, che ha bisogno di tante cose?
Poichè don Felice non ha una parrocchia da mantenere, ma ha delle idee artistiche da realizzare a beneficio della dottrina e della formazione dei fedeli, propone di fare un film, offrendo delle sante messe per defunti ed altre intenzioni ad offerta. Naturalmente, don Felice non vieta di fare una offerta per realizzare il film, senza la contropartita di una messa.