Giorgia Meloni ha rivendicato le Marche già lo scorso dicembre candidando alla presidenza il deputato Francesco Acquaroli
di Luca Patrassi
Tra i due litiganti il terzo è proverbiale, ma c’è anche chi ritiene non vi siano altri scenari percorribili. Il tavolo nazionale del centrodestra continua a registrare incontri senza soluzione alcuna per l’indicazione unitaria dei candidati governatori nelle regioni chiamate al voto. Tra Puglia, Campania, Toscana e via litigando c’è spazio – poco – anche per le Marche ma il clima resta quello teso della contrapposizione. Il deputato Francesco Acquaroli resta il candidato del partito di Giorgia Meloni, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica resta sostenuto da uno schieramento civico e ben visto dal leader della Lega Matteo Salvini.
C’è il fondato sospetto che la questione Marche sia affrontata come un tiro di quarta o di quinta sponda in una partita di biliardo: se riesce bene, diversamente tutti bene come prima. Nel senso che Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sembrano più impegnati nel definire le candidature nelle regioni elettoralmente più forti anche dal punto di vista degli abitanti: dunque Campania, Puglia e Toscana prima delle Marche. La Lega di Salvini finora non si è sbilanciata in ultimatum, ma ha pure detto no alle candidature espresse dalla Meloni in tutte le regioni di riferimento mentre Forza Italia continua ad annunciare prese di posizione che però non arrivano mai. Quale sia la strategia finale non è dato sapere: difficile credere che il fronte di centrodestra si possa rompere sulle Marche, possibile invece che possa accadere a fronte di un mancato accordo globale. Tra Acquaroli e Ciarapica la partita è in corso da mesi nelle stanze romane del centrodestra mentre si fanno anche altri nomi e tra questi Bacci e Latini. Sarà forse colpa degli strascichi del Covid 19, ma il distanziamento tra i partiti del centrodestra persiste. La riflessione del deputato di Fdi Francesco Acquaroli: «Ci rimettiamo alla decisione che prenderà il tavolo nazionale del centrodestra, sarà la scelta migliore, c’è un’attenzione importante perché c’è una opportunità storica da cogliere».
Salvini, quattro tappe lunedì nelle Marche Nessuna in provincia di Macerata
A questo signore ricordagli dele fosse ardeadine !!!!!!!!!!!!!!
Significa che per questi le Marche non contano nulla
Stavolta sarà difficile anche scegliere il meno peggio
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Strano che Salvini la porti tanto per le lunghe preferendo un signor Nessuno ad Acquaroli. Che sia perché appoggiato da una lista civica formata soprattutto da imprenditori ? O perché il leader della lista civica che una volta legata al Pd, dopo chissà quanto sofferta decisione si è scissa e in qualche percentuale è passata alla Lega indi a Ciarapica, promettendo o comunque facendo presagire una valanga di voti? Forse si vede in Ciarapica un qualcosa di più malleabile che non un Ceriscioli a cui se provi a sottrargli l’osso diventa peggio di un mastino napoletano? Vedremo! Magari un giorno si scoprirà perché una micidiale arma politica come la Meloni stia ancora a sopportare un declinante Salvini che da nordico Pannone o Britanno ( studio ancora condotto dal Prof. Zaia della University of Cambridge) non sa nemmeno distinguere l’Etna dal Vesuvio e per questo ieri è stato l’eroe indiscusso di tutti i social dopo che in un montaggio figurava davanti all’Etna per una festa organizzata a Napoli poi corretta , come se una figuraccia in più o in meno potesse scalfire la sua fama di statista del terzo millenio.. secolo…anno…va beh mese e giorno. Dai, la colpa non sarà certo sua, ma della perfetta macchina propagandista che gli cura pure i discorsi..il discorso, sempre uguale e che cambia se non si sbaglia solo nei saluti: buongiorno o buonasera, magari buonanotte. Lascio un indirizzo perché un po’ di conoscenza su un probabile, forse, pannello pubblicitario sulle prossime elezioni regionali si dovrà pur fare anche se Salvini ha percentuali nei sondaggi che gli darebbero la vittoria anche in Mozambico. ( Non è vero che Ciarapica è un signor Nessuno, a Civitanova ne sentono parlare, fino all’Asola, al Chienti anche se non oltre il ponte che divide Macerata da Fermo e persino a Santa Maria Apparente, estremo lembo periferico.)
https://www.cronachemaceratesi.it/2019/11/27/tradito-da-ceriscioli-ora-punto-su-ciarapica-governatore-stiamo-creando-il-partito-civico/1330427/
Ora una piccola nota personale: Spero che Salvini un salto nelle zone terremotate ce lo faccia nel suo ennesimo ed inspiegabile viaggio nelle Marche ad eccezion sembra del maceratese dove prima venivamo retti da Arrigoni e adesso dal nuovo umbro, che chiaramente sarà anche lui di origini celtiche e che spero non sia venuto solo perché più vicino al mare, visto e considerato che come l’altro chissà che” segno” lascerà??!!
Francesco Acquarol?