Luca Ceriscioli e Maurizio Mangialardi
di Luca Patrassi
La riunione del gruppo regionale democrat si è chiusa nel tardo pomeriggio di oggi come si era aperta: presa d’atto delle decisioni già assunte dal partito ma profonda irritazione per il metodo seguito iniziando dal non voler prendere minimamente in esame l’ipotesi della ricandidatura del governatore uscente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Il gruppo dem aveva chiesto che almeno si procedesse con un sondaggio per verificare l’andamento dei consensi per Ceriscioli e per Mangialardi ma appunto porte chiuse dal partito che, velocemente, ha chiuso ogni possibilità di discussione. Stasera al tavolo dell’incontro non si è presentato, per motivi personali, il segretario regionale Giovanni Gostoli ed è stato il vicesegretario regionale Fabiano Alessandrini a relazionare sulla questione candidato governatore. Alessandrini ha detto che la coalizione era d’accordo su Mangialardi e che domani anche Articoli 1 e Italia Viva firmeranno l’intesa già sottoscritta da altri movimenti. Diversi gli interventi polemici e di critica della procedura seguita: a proporre una riflessione sulla questione sono stati i consiglieri Micucci, Giacinti e Mastrovincenzo e gli assessori Cesetti e Sciapichetti. Gli assessori in particolare hanno ribadito l’importanza di valorizzare la figura del governatore uscente. Sciapichetti ha espresso dubbi anche sul metodo utilizzato per la scelta. A chiudere le polemiche è intervenuto anche il governatore Luca Ceriscioli che ha espresso il suo pieno sostegno alla candidatura Mangialardi. Il candidato dunque è Mangialardi, restano le divisioni.
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