di Luca Patrassi
Dire, fare, votare: si è giocata in tre tempi- come nel rugby- oggi pomeriggio la partita che ha visto protagonisti gli esponenti delle forze di maggioranza in Regione e il governatore Luca Ceriscioli. Ad aprire i lavori online è stato appunto il governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli che ha toccato subito il tasto dell’emergenza coronavirus e delle attività messe in campo dall’Ente locale da lui guidato. La giunta regionale aveva definito, l’altroieri con delibera, la fase 2 dell’emergenza ospedaliera con il ritorno alla normalità delle varie attività e il dirottamento dei pazienti Covid verso la nuova struttura di Civitanova. Dalla sanità all’economia: il governatore Ceriscioli ha detto ai presenti – tra gli altri c’erano per il Pd il segretario regionale Giuseppe Gostoli, Maurizio Mangialardi e Francesco Micucci, Massimiliano Sport Bianchini per i Civici, Gianluca Carrabs per i Verdi, Massimo Montesi per Art. 1 e Teresa Lambertucci per Italia Viva – di essere pronto con un aiuto da cento milioni, potenzialmente raddoppiabili nei limiti delle attese per verificare la disponibilità del bilancio, alle imprese. Finanziamenti sullo stile svizzero-tedesco: fondi in conto corrente senza farci metter mano alla burocrazia e alle banche. Quanto al votare il governatore Ceriscioli è stato chiaro: si attendono le mosse del Governo sulle finestre temporali del decreto ma se la finestra sarà luglio-ottobre il suo intendimento è quello di fissare le elezioni a fine luglio e di abbinarle al voto per il rinnovo dei Consigli comunali e dei relativi sindaci. Il governatore ha sottolineato come su questa linea si trovino già Campania, Veneto e Puglia con possibile inserimento della Liguria. Regioni che hanno peso specifico – elettorale e demografico sul governo. Secondo Ceriscioli sarebbe preferibile votare in estate piuttosto che ad ottobre con il rischio di trovarsi nel mezzo di una nuova ondata di Covid 19. Dal canto suo Gostoli ha sottolineato la positiva azione svolta dalla giunta regionale per contrastare l’avanzamento della pandemia. Nessuna alzata di scudi contro la proposta di votare a luglio, indicazione diversa da quella data il giorno precedente dai capigruppo che erano per le elezioni ad ottobre. Nulla di definito, in attesa del pronunciamento del governo dove pure si fronteggiano posizioni contrastanti. La maggior parte dei governatori delle Regioni che saranno chiamate al voto sono dunque per il voto a luglio, resta da verificare la decisione del governo che dovrebbe essere presa a breve termine.
Ha fretta di tornare al suo lavoro precedente?
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BASTA PANICO! BASTA DITTATURA! BASTA SCERIFFI!
Il rischio è davvero il ritorno del virus oppure, ad esempio, il venir meno del consenso che il governatore adesso ha?
Spera che i marchigiani lo votino in quanto ha lavorato l’ultimo mese in tutto il suo mandato, che secondo me e per molti è anche molto discutibile.
Tranquilli, è chiaro che i presidenti di regione portano l’acqua al proprio mulino (Cicero pro domo sua), giustamente da un lato sono preoccupati per il turismo e quindi, coerentemente, sollecitano le elezioni a luglio (a memoria, mai fatte). Vabbè… forse è l’ultima volta che si vota per la regione… lasciamoli lavorare. 😉
Bravo Ceriscioli, è meglio votare a scuole chiuse e con il caldo che aspettare l’autunno.
…dire, fare, votare…lettura (di ciò) e poi…testamento!? Mah, chissà!! gv