Ricostruzione, di questo passo
c’è chi rischia di aspettare 300 anni

SISMA - La proiezione dei dati disponibili a oggi sulle pratiche fotografano situazioni molto diverse tra Comuni, anche vicini. A questi ritmi si andrebbe dai 16 anni di Fiastra ai 333 di Castelsantangelo

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La piazza di Visso

 

di Monia Orazi

Anno nuovo situazione vecchia, in questi primi giorni del 2020 la ricostruzione è un miraggio nei centri più colpiti dell’entroterra montano. Sono partiti pochissimi cantieri e vanno a rilento, nei comuni maggiormente danneggiati, ricadenti nel territorio della vecchia comunità montana di Camerino, in base ai dati presenti al 3 gennaio sul sito della Regione Marche. In totale sono 1196 le pratiche totali presentate dagli undici comuni ordinati in ordine crescente per numero di progetti presentati (Camerino, Fiastra, Pieve Torina, Valfornace, Visso, Ussita, Muccia, Serravalle, Bolognola, Castelsantangelo, Monte Cavallo), di queste solo 417 sono state approvate e finanziate, circa una su tre. Mettendo a confronto i dati dei progetti presentati, con quelli di altri comuni che hanno una situazione diversa, come San Severino, Tolentino e Castelraimondo, emergono differenze notevoli sull’andamento della ricostruzione. I dati dei progetti presentati sono stati confrontati con quelli del numero di abitazioni presenti, dati delle schede Aedes e Fast, riportati dalla relazione del commissario straordinario alla ricostruzione Piero Farabollini, sulla base di dati Istat, nel resoconto al trenta settembre 2019.

I TEMPI DELLA RICOSTRUZIONE – Se Usr e comuni, insieme ai tecnici, continueranno ad andare a questo ritmo, la ricostruzione a Fiastra in 16 anni e 3 mesi. Castelraimondo terminerà in 17 anni e cinque mesi. Ce ne vorranno venti per veder sparire le gru a San Severino Marche e 21 anni ed otto mesi a Tolentino. Dei comuni dell’ex comunità montana di Camerino sarà Serravalle quella più veloce a ricostruire con 23 anni e due mesi, seguita da Bolognola con 23 anni e sei mesi. Monte Cavallo se la caverà con 35 anni e sette mesi, Camerino in 37 anni e 7 mesi, seguito da Valfornace con 38 anni e quattro mesi. Dovrebbe farcela in 45 anni e 4 mesi Muccia, si supera il mezzo secolo per ricostruire gli altri comuni: Visso impiegherà 58 anni e 9 mesi, Pieve Torina 68 anni e 9 mesi, Ussita 125 anni, Castelsantangelo sul Nera 333 anni. Si tratta di dati teorici, una proiezione temporale fatta sulla base delle pratiche sino ad oggi approvate.

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Una demolizione a Camerino

CAMERINO – A Camerino su 2.389 richieste di contributo per altrettante case danneggiate, ne sono state presentate 321 (13,4 percento delle case danneggiate) ed approvate 127 (5,3 percento delle case danneggiate), pari al 39,6 percento di quelle presentate. Di queste 204 sono danni lievi, 111 danni gravi e sei le attività produttive. In città tra tutte le schede di rilevazione del danno richieste, il 62 percento degli edifici hanno danni gravi, il 21 percento lievi, il 17 percento sono risultate agibili. Sono risultate danneggiati in totale il 52,3 percento di tutti gli edifici presenti in città. A Camerino si stima che il 34 percento degli edifici siano seconde case non utilizzate.

FIASTRA – A Fiastra su 651 richieste di contributo stimate per le case rimaste lesionate dal sisma, ne sono state presentate 185 (pari al 28,4 percento del totale edifici danneggiati) ed approvate 80 (pari al 12,2 percento del totale delle case danneggiate). Di queste 116 sono le pratiche dei danni lievi, 3 attività produttive e 66 danni gravi. In paese la rilevazione del danno con schede Aedes e fast fa rilevare il 64 percento di edifici con danni gravi, il 25 percento con danni lievi, l’11 sono risultati agibili. Sono risultati danneggiati il 66,9 percento del patrimonio edilizio costruito in paese. Si stima che a Fiastra le seconde case siano il 72 percento del totale.

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Pieve Torina

PIEVE TORINA – A Pieve Torina su un totale di 1.375 richieste di contributo stimate per edifici danneggiati, sono stati presentati 156 progetti (pari all’11,3 percento degli edifici danneggiati) e finanziati 40 (pari al 2,9 percento del totale delle abitazioni inagibili). Di queste 84 sono danni lievi, una per attività produttive, 71 per i danni gravi. Dalle schede di rilevazione del danno per gli edifici risulta che il 71 percento hanno riportato danni gravi, il 18 percento lievi e l’11 percento sono risultate agibili. Sono rimasti danneggiati dal terremoto oltre il 90 percento degli edifici costruiti in paese. Si stima che le seconde case siano il 55 percento del totale.

VALFORNACE – A Valfornace su un totale di 843 richieste di contributo per edifici danneggiati, sono stati presentati 137 progetti (pari al 16,2 percento degli edifici danneggiati), di cui ne sono stati approvati 44 (pari al 5,2 percento di tutto il patrimonio edilizio danneggiato). Di questi 96 sono stati presentati per i danni lievi, uno per attività produttive, 40 per i danni gravi. Le schede di rilevazione del danno certificano che il 70 percento degli edifici presenta danni gravi, il 21 percento lievi, il 9 percento sono risultati agibili. Sono rimasti danneggiati dal terremoto oltre il 90 percento degli edifici costruiti nella zona.

VISSO – A Visso su un totale di 1150 richieste di contributo per edifici danneggiati, sono stati presentati 129 progetti (pari all’11,2 percento degli edifici danneggiati in totale), di cui ne sono stati approvati 39 (pari al 3,39 percento). Di questi 84 sono per i danni lievi, sei per le attività produttive, 39 per i danni gravi. Dalle schede di rilevazione del danno emerge che il 64 percento degli edifici presentano danni gravi, il 23 percento danni lievi, il 13 percento sono risultati agibili. Sono rimasti danneggiati l’80,4 percento degli edifici. La stima delle seconde case è pari al 63 percento.

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Ussita

USSITA – Ad Ussita su 963 richieste di contributo per edifici lesionati dal terremoto, sono state presentate 76 richieste di contributo (pari al 7,8 percento del totale della case danneggiate), di cui ne sono state approvate solamente 8 (pari allo 0,8 percento del totale di quelle da ricostruire). Di questi 27 progetti riguardano danni lievi, 2 le attività produttive e 47 i danni gravi. Dalle schede di rilevazione del danno il 77 percento delle strutture sono gravemente lesionate, il 12 percento presentano danni lievi, l’11 percento sono agibili. Sono rimasti danneggiati solo il 38,9 percento degli edifici, sul totale di 2.404 presenti in paese. La stima delle seconde case è pari al 90 percento.

MUCCIA – A Muccia sono 698 le richieste di contributo da presentare per case danneggiate. In totale ne sono state presentate 73 (pari al 10,45 percento degli edifici danneggiati) e finanziate 31 (pari al 4,4 percento del totale dei danneggiati). Di questi 31 sono per i danni lievi, 2 per le attività produttive, 40 per i danni gravi. Dalle schede di rilevazione del danno hanno riportato danni gravi il 74 percento degli edifici, il 16 percento danni lievi, il 10 percento sono risultati agibili. Sono rimasti dannegiati oltre il 90 percento degli edifici costruiti. La stima delle seconde case è pari al 39 percento.

SERRAVALLE – A Serravalle si stimano 302 richieste di contributo, di questi sono stati presentati 59 progetti (pari al 19,5 percento del totale delle case danneggiate), di cui ne sono stati approvati 26 (pari all’8,6 percento del totale del patrimonio edilizio danneggiato). Di questi 55 sono danni lievi, uno le attività produttive, tre i danni gravi. Dalle schede di rilievo dei danni il 41 percento hanno danni gravi, il 38 percento lievi, il 21 percento sono agibili. Sono rimasti lesionati dalle scosse del terremoto il 14,44 percento dei 2090 edifici costruiti in paese. Le seconde case sono il 69 percento.

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Castelsantangelo, alle porte della zona rossa

BOLOGNOLA – A Bolognola si stima la presentazione di 118 richieste di contributo, ne sono state presentate 29 (pari al 24,5 percento degli edifici danneggiati) e finanziate 10 (pari all’8,47 percento del totale delle case danneggiate). Di queste 22 sono danni lievi, sette danni gravi. Dalle schede di rilevazione del danno il 25 percento degli edifici hanno danni gravi, il 29 percento lievi, il 46 percento sono risultati agibili. Sono rimaste danneggiate il 33,3 percento delle case esistenti. Si stima che le seconde case siano il 79 percento.

CASTELSANTANGELO – Si stima che a Castelsantangelo sono 1.040 le richieste di contributo da presentare per edifici danneggiati dal terremoto. Di questi sono stati presentati 17 progetti (pari all’1,6 percento del totale degli edifici danneggiati) e finanziati 4 (pari allo 0,3 percento del totale). Di questi 4 sono danni lievi e 13 danni gravi. Le schede di rilevazione del danno certificano che il 78 percento presenta danni gravi, solo il 6 percento lievi ed il 16 percento sono agibili. Sono rimaste danneggiate oltre il 90 percento delle abitazioni esistenti. Le seconde case sono l’82 percento.

MONTE CAVALLO – A Monte Cavallo sono 141 le richieste di contributo per i danni dal terremoto. Sono stati presentati un totale di 14 progetti (pari al 9,9 percento del totale delle case danneggiate), di questi ne sono stati approvati 8 (pari al 5,6 percento del totale delle case danneggiate). Tra questi 13 sono danni lievi, uno danni gravi. Le schede di rilievo dei danni certificano che il 59 percento presentano danni gravi, il 23 percento lievi, il 18 percento sono case agibili. Sono rimaste lesionate dal terremoto il 75 percento delle abitazioni costruite in zona. Le seconde case sono il 62 percento.

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L’area container di Tolentino

TOLENTINO – A Tolentino sono 2mila 109 le richieste di contributo per abitazioni danneggiate dal terremoto. Sono 193 quelle approvate in totale (pari al 9,15 percento del totale degli edifici danneggiati). Di questi due riguardano le attività produttive, 173 i danni lievi, 18 i danni gravi. Le schede di rilevazione del danno rilevano che il 52 percento degli edifici presenta danni gravi, il 36 percento lievi, il 12 percento sono agibili. Sono state lesionate dal terremoto il 22,8 percento delle 9.238 case costruite in città. Le seconde case sono il 15 percento del totale.

SAN SEVERINO – A San Severino sono 1904 le richieste di contributo da presentare per danni dal terremoto, di cui 192 sono i progetti finanziati (pari al 9,97 percento degli edifici danneggiati in città). Di questi 176 riguardano i danni lievi, sedici i danni gravi. Le schede di rilevazione dei danni certificano che la metà degli edifici presenta danni gravi, il 30 percento lievi ed il 20 percento sono agibili. Sono rimaste danneggiate dal sisma il 28,8 percento delle 6611 abitazioni presenti in città. Le seconde case sono il 20 percento del totale.

CASTELRAIMONDO – A Castelraimondo sono 535 le richieste di contributo per edifici danneggiati dal sisma, di questi sono stati finanziati 61 progetti (pari all’11,4 percento degli edifici inagibili). Di questi otto sono danni gravi, 53 danni lievi. Le schede di rilevazione dei danni mostrano che il 51 percento degli edifici ha danni gravi, il 25 percento lievi, il 24 percento sono agibili. Sono rimaste danneggiate il 22,6 percento delle 2.367 case costruite in paese. Le seconde case si stima siano il 20 percento.



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