di Gianluca Ginella
La convalida dell’arresto del nigeriano che giovedì ha colpito un carabiniere tirandogli un ombrello diventa un caso politico perché a difendere l’imputato, che oggi ha patteggiato un anno (leggi l’articolo), è un assessore: l’avvocato Narciso Ricotta, che si candiderà alle primarie del Pd. A sollevare la questione è la Lega che chiede le dimissioni di Ricotta: «Come uomo delle istituzioni avrebbe dovuto stare inequivocabilmente dalla parte delle forze dell’ordine» dicono il senatore Paolo Arrigoni, l’onorevole Tullio Patassini e Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega. L’assessore però si difende: «Ero difensore d’ufficio, non potevo rifiutarmi di assisterlo. Difendere un imputato non significa condividerne i comportamenti. Sono dalla parte delle forze dell’ordine e dalla parte della giustizia». Il parere di Renato Coltorti, presidente della Camera penale di Macerata: «Ruolo del difensore essenziale. Spiace la Lega sia caduta in questo equivoco, in altre occasioni ha dimostrato di ben conoscere la giustizia penale».
Prima dell’udienza di convalida la Lega, attraverso Merlini, aveva parlato del caso del carabinieri ferito (ha riportato 10 giorni di prognosi) da una ombrellata: «Solidarietà totale alle forze dell’ordine che mettono a rischio ogni giorno la propria vita» aveva detto, aggiungendo: «La Lega di Matteo Salvini è pronta a sostenere anche per Macerata e la provincia la sua battaglia per sicurezza e legalità». Aveva anche commentato le parole del comandante provinciale dell’Arma, Michele Roberti, che ieri ha riferito di 14 militari aggrediti in provincia negli ultimi mesi (leggi l’articolo): «Confermano nero su bianco quanto la Lega dice da tempo: il territorio maceratese non è quell’isola felice che si vorrebbe far credere ed è una fortuna che Questura e forze dell’ordine siano concentrate a cercare di evitarne il progressivo degrado». Nel frattempo in tribunale è stato convalidato l’arresto di Viktor Okorefe, 23 anni, che giovedì a San Severino aveva colpito al volto un carabinieri lanciandogli contro un ombrello. A difendere il nigeriano l’avvocato Narciso Ricotta. Il 23enne ha patteggiato 1 anno al tribunale di Macerata. «L’assessore Ricotta rassegni subito le dimissioni: con la difesa in tribunale del nigeriano che ha ferito un carabiniere durante un controllo ha dimostrato di non saper distinguere tra il ruolo privato e quello pubblico – hanno tuonato Patassini, Arrigoni e Merlini -. Come uomo delle istituzioni avrebbe dovuto stare inequivocabilmente dalla parte delle forze dell’ordine e non del nigeriano che ha ferito un carabiniere nel corso di un normale controllo». Si dicono «indignati» e commentano «con amarezza la notizia che l’attuale assessore ai Lavori pubblici del comune di Macerata, candidato a succedere al sindaco Romano Carancini, abbia assunto la difesa dell’extracomunitario».
La Lega allarga la questione: «È il secondo componente della giunta a dimostrare di non avere idea di cosa sia la correttezza istituzionale che vuole la separazione tra professione e ruolo pubblico – dice Patassini, il riferimento è alla causa per la mancata costruzione delle piscine in cui ad assumere la difesa di una società di Paci è stata la moglie, e socia di studio, del sindaco Carancini –. È ancor più sconcertante che non impari dai propri errori la giunta Pd del capoluogo di provincia terzo in Italia per spaccio e consumo di droga in cui la malavita nigeriana ha un ruolo fondamentale». Arrigoni aggiunge: «Come non vedere nell’incarico assunto da Ricotta un chiaro messaggio politico sulla gestione presente e futura dei migranti da parte del Pd a Macerata? Non potendo credere che un avvocato e politico esperto come Ricotta abbia sottovalutato le possibili ripercussioni del suo gesto, resta da pensare che abbia scientemente assunto l’incarico con deplorevoli fini dimostrativi incompatibili con il ruolo di assessore». Fin qui la Lega. Ricotta però spiega che «Io come molti colleghi sono iscritto nella lista dei difensori di ufficio, perché la difesa deve essere garantita a tutti. Se un imputato non ha un difensore di fiducia se ne assegna uno d’ufficio perché c’è un principio costituzionale che dice che non può esservi processo senza un difensore. Sono stato chiamato come difensore d’ufficio, oggi ero di turno, e avevo il dovere di presenziare». E aggiunge che «difendere un imputato non significa condividerne i comportamenti ma far sì che quell’imputato se innocente venga assolto se colpevole ottenga la pena giusta secondo la legge, è un principio di diritto. In questo caso l’imputato ha riconosciuto le sue responsabilità e ha deciso di patteggiare». Conclude Ricotta: «Sto inequivocabilmente dalla parte dei carabinieri e delle forze dell’ordine e inequivocabilmente dalla parte della giustizia. Il sistema di giustizia a cui pensano loro (la Lega, ndr) è aberrante. Ed è seriamente preoccupate che persone con queste idee si candidino a guidare la città. Consiglierei altre strategie, questa non mi pare fruttifera».
A fare chiarezza il presidente della Camera penale di Macerata, Renato Coltorti: «Non entro nell’ambito politico, però non posso come presidente di Camera penale non sottolineare come questo comunicato cada nell’errore di confondere il ruolo dell’avvocato con la figura dell’imputato – dice a Cm – . L’avvocato Ricotta era difensore d’ufficio e come notorio non può rifiutare la nomina, non può rifiutare l’incarico. Il ruolo del difensore è previsto dal nostro ordinamento e dalla Costituzione affinché chiunque possa essere sottoposto ad un giusto processo. L’avvocato difensore quindi svolge con indipendenza ed autonomia il suo ruolo nel rispetto dei principi cardine dettati dal nostro codice deontologico e dalla legge: quelli del rispetto della verità nell’interesse del cliente e della giustizia. Nel momento in cui l’avvocato svolge la sua attività rispettando questi principi il difensore svolge una funzione essenziale anche per il giudice per emettere una sentenza giusta». L’avvocato Coltorti continua dicendo che «spiace che la Lega sia caduta in questo evidente equivoco quando in altre occasioni ha dimostrato di ben conoscere le problematiche della giustizia penale, ad esempio quando ha appoggiato la legge di iniziativa popolare presentata dall’Unione Camere penali per la divisione delle carriere tra magistrati giudicanti e magistrati inquirenti e quando ha cercato di opporsi all’approvazione ed entrata in vigore della sciagurata legge sulla sospensione senza termine della prescrizione, dopo la condanna di primo grado».
Asfaltatore? No, conciliatore Narciso Ricotta studia da sindaco: «Non prenderemo lezioni da Lecco»
Polemica inutile da parte della Lega. Se partiamo così con la propaganda elettorale, andiamo male.
Come sempre la Lega si attacca al nulla pur di fare polemica e propaganda
È evidente che dopo un determinato numero di anni gli Italiani hanno bisogno di ritornare al manganello ma poi però bisogna anche ricordare quelli che sono stati i risultati del periodo del manganello..
La Lega quando aggrediscono un insegnante o un poveraccio? ZITTA
Ormai siamo alle barbarie
Arigoni mente sapendo di mentire. Ma il messaggio fa presa perché il suo elettorato non capisce un cazzo figuriamoci il concetto di difesa d ufficio
Arrigoni.... Forse il più degno successore di Ceriscioli per la sua capacità di non capirci una cippa.
Studiate la costituzione ed i codici, capre. Il diritto alla difesa deve essere sempre garantito anche se non si condividono modi e idee dell’imputato. Non poteva in ogni caso sottrarsi all’incarico, in questo caso. Barbari e capre.
Arrigoni livello bassissimo
Governo italiano nemico del popolo
Finché c’è Arrigoni nelle Marche possiamo stare certi che la Lega non vince manco lu torneo de tressette...
Solidarietà al collega Narciso non cadiamo in sciocche confusioni tra ruoli se si deve fare politica si faccia seriamente
Solidarietà al collega.
In un paese che si rispetti dovrebbe bastare questa dichiarazione di Arrigoni per fargli perdere ogni credibilità come politico, data la visione assolutamente distorta che ha della giustizia.
Questi della lega o sono deficienti o non gliene frega niente di cosa c’è scritto nella costituzione!
La Costituzione, Arrigoni, la Costituzione! Studiala. ARTICOLO 24. STUDIATE.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Narciso Ricotta avrà tante colpe (la principale delle quali è quella di porsi come il clone di Carancini, in perfetta e assoluta continuità con il mitico Romano), ma in questo caso la sua condotta, in qualità di avvocato nominato d’ufficio per difendere l’imputato, è assolutamente legittima.
Merlini parla di ‘questura e forze dell’ordine’, quindi non sa neanche che la questura fa parte delle forze dell’ordine!
Questa è la cultura della Lega. E vogliono governare l’Italia! Purtroppo anche con il beneplacito dei “fedeli”.
Un salto,questo dei leghisti,in pieno oscurantismo medievale e non si tratta di semplici simpatizzanti.La propaganda che offusca la verità non è un contributo all’emancipazione del cittadino di uno Stato democratico.
Aberrante, ma non tanto per la sciocchezza che Ricotta non avrebbe dovuto assumere la difesa d’ufficio, cosa che avrebbe potuto benissimo scegliere di fare anche su nomina, anzi se non avrebbe accettato, la nomina dico, per non pregiudicare la campagna elettorale, avrebbe dimostrato indiscutibilmente che si presenta in maniera del tutto individuale per curare i propri interessi sempre se a Macerata ci sia qualcosa ancora da rosicare. Ma quello però, affidandosi alla fantasia si trova sempre, basti pensare al sindaco di Civitanova che vuole costruire un parcheggio sotterraneo, praticamente in spiaggia e da cui prendendo un po’ di rincorsa poter tuffarsi direttamente in mare. Trovo mostruoso in questo articolo dove le dichiarazioni dei leghisti che probabilmente saranno richiamati da Salvini, sicuramente d’accordo con loro che però dovrà erigersi a difensore dei difensori, almeno quelli d’ufficio, quelli su nomina non può menzionarli visto che troppi ne dovrebbe avere la Lega e qualcuno direttamente già allo studio delle pratiche giudiziarie che riguardano il leader. E’ spaventoso leggere che da un dettato costituzionale sulle garanzie processuali ossia la difesa dell’ imputato in questo caso svolta dall’avvocato Ricotta, si parte per tutta una serie di dichiarazioni senza alcun appiglio se non quelle per me dell’ingiuria, per dimostrare la non correttezza di Ricotta che secondo loro ha preso la palla al balzo per dire ai Maceratesi quale sarà il suo atteggiamento verso i migranti con lo spregevole disegno di creargli una marcata denigrazione. Un comportamento veramente ignobile almeno che non faccia parte di un disegno maggiore. Forse su un prossimo decreto sulla sicurezza ( ma funzionano quelli già fatti, visto che Salvini non ha dato una lira d’aumento alle forze dell’ordine?) non voglia arricchirlo con la facoltà del giudice che presiede l’udienza, della facoltà di concedere un avvocato d’ufficio o di nomina dopo aver sentito il parere dei lue leghisti a latere che prenderanno il posto dei due giudici tradizionali. Forse a Salvini converrebbe annullare anche la presenza del Pubblico ministero e nel caso sia lui anche dell’imputato. Poi già che ci sto, mi lascia un po’ perplesso, qui l’articolo di CM non c’entra anche se c’entra ma a latere pure questo, quel che ha detto ieri il cardinal Ruini, ossia che Salvini potrebbe baciare la coroncina non per propagandarsi ma per sollecitare un ritorno ad una maggiore religiosità. Chiedo scusa per alcuni orridi termini usati nel post ma li trovo indicati a questa storiella paurosa degna della festa di Halloween.
Ps. Mi aspettavo una reazione più marcata che comunque arriva ben tosta da Facebook.
pur non condividendo il pensiero e l’operato di Ricotta, debbo riconoscere che la Lega Marchigiana è scivolata su di una buccia di banana!
Vorrei porre un quesito, “mettiamo il caso che il carabiniere ferito una volta arrivato al pronto soccorso si sia trovato a farsi curare da un dottore della stessa nazionalita’dell’aggressore”.Quel dottore avrebbe potuto decidere di non curare il paziente solo per nazionalismo?
…mah, in qualsiasi modo la si pensi ed in qualsiasi modo stiano, in questa vicenda, le cose, credo sia indubbio che per molte, per così dire, “risorse”, in merito alle loro varie “attività” svolte sul territorio italiano, la legge italiana sia proprio come manna dal cielo!! gv
…mi auguro (per loro) che chi ha dato il pollice verso al mio commento delle 13.29 (quasi immediato, direi…ah ah…), non si renda mai conto, personalmente, della gravità, e questo vale per tutti, di quel che può portare ciò che ho scritto nel commento. Tanti auguri, difensori della…Patria!! gv
Mi piacerebbe che la Lega presentasse in consiglio un ordine del giorno sulla difesa delle nostre forze dell’ordine dagli energumeni di qualsiasi colore, permettendo a poliziotti e carabinieri di difendersi, reagendo subito a randellate, onde educare gli energumeni al rispetto di chi garantisce la civile convivenza nella società italiana.
Non devo andare, per mia esperienza in Africa, dove i poliziotti neri usano questi sistemi, ma nella civile e illuminista Francia, dove il nigeriano in questione sarebbe stato crocchiato seduta stante, continuando poi nel cellulare che lo portava alla stazione della polizia per il fermo. Invece noi, con il consenso della politica, autorizziamo la violenza: tanto siamo buoni, democratici, cattolici e siamo tutti fratelli. Io, della fratellanza di questo genere, me la sbatto sulle scatole: voglio essere difeso, voglio difendermi e voglio difendere i cittadini onesti.
La Lega insiste con un nuovo comunicato sulla vicenda firmato dal senatore Paolo Arrigoni (responsabile Lega Marche), dal deputato Tullio Patassini e da Simone Merlini, responsabile provinciale. Di seguito il loro intervento:
“A nulla servono le smentite a colpi di codice e pareri di augusti colleghi: da assessore Ricotta ha sbagliato nel principio. E ben venga che la stampa l’abbia definito difensore dell’aggressore di un carabiniere omettendo il “d’ufficio”: lo sdegno dei cittadini resta lo stesso, mentre la difesa a colpi di codice per smentire la Lega allarga le falle anziché otturarle.
Perché, senza alcun obbligo, Ricotta ha scelto di essere uno tra i meno di 250 difensori d’Ufficio del foro di Macerata (sui circa 1.200 avvocati iscritti) pur essendo amministratore pubblico da un decennio?
E perché in questa circostanza pur potendo smarcarsi nel rispetto della legge e delle procedure non lo ha fatto nominando un sostituto? Non gli sarebbero mancate le giustificazioni in una città in cui l’amministrazione si rende continuamente protagonista di vicende deontologicamente fuori dalle righe.
La domanda alla Lega, e ai cittadini viene spontanea: che avrebbe fatto Ricotta se fosse stato un vigile urbano di Macerata a trovarsi nella stessa condizione del carabiniere aggredito? Quale toga avrebbe vestito? Quella dell’avvocato difensore d’ufficio o quella dell’Amministrazione di cui il vigile è dipendente?
Non è la Lega, ma l’assessore Ricotta a non conoscere le regole ed i maceratesi prendano atto che corrono il rischio di ritrovarsi ancora un sindaco che potrebbe porsi nella condizione di rischiare di anteporre l’interesse privato all’osservanza delle più elementari regole di buon senso da esercitare nel mandato amministrativo”.
Lega Maceraese sei caduta in un pantano, anzi proprio nelle sabbie mobili dove per non affondare devi rimanere immobile ad aspettare qualcuno che ti salvi. Cara Lega prima che qualcuno dica come si fa solitamente in questi casi che la pezza è peggio del buco, rilassati, un buon bicchiere di vino, un sigaro, musica si ma solo in filodiffusione, il vostro, un po’ di riflessione e se dovete mandare un altro comunicato stampa, cambiate scrittore. Tutti sbagliamo,qualche giorno e nessuno si ricorderà più dell’accaduto visto che se tanto mi dà tanto chissà che altro verrà fuori da qui alle elezioni. Ma mica solo da voi, magari anche da me che non conto niente. Buonanotte che per oggi mi sa che per voi è già tardi e forse sarebbe meglio un sonnellino che non una riflessione perché come si sa ” la notte porta consiglio “. Ahoo, mica quello comunale per cui c’è ancora tempo e la battaglia che sembrava già vedervi avvantaggiati ha subito una brusca fermata. Mi sa anche con una bella tamponata.
Non ho ancora capito quale illecito avrebbe compiuto Ricotta. Ma non bastano Bossi e Salvini a gettare fango sulla Lega?
Andiamo benissimo, chi pensa di mandare a casa il pd in regione ed in comune ne sa meno di un ragazzino di 15 anni….come si usa dire dalla padella alla brace…..
Narciso Ricotta avrebbe potuto stupire se avesse detto, chessò, una cosa così: “Se Victor Okorefe mi avesse nominato difensore di fiducia, io lo avrei probabilmente rappresentato comunque e senza imbarazzo alcuno, e ciò per lo stesso motivo per il quale l’ho rappresentato come difensore d’ufficio di fronte al giudice, al massimo, spero, della mia professionalità, deontologia e possibilità: credo infatti nel giusto processo, nel diritto alla difesa, nella funzione costituzionale dell’avvocatura. Chi più di questo giovane, apparso così indifendibile tra gli indifendibili, aveva bisogno di un difensore? Ma io non ho aiutato lui; ho aiutato la legge e la giurisdizione, dentro le procedure dell’ordinamento ed i principi costituzionali. Non ho bisogno di rinnovare ora la mia vicinanza e la mia stima alle forze dell’ordine; anzi, se pronunciassi in questo contesto parole simili (nelle quali pure non avrei difficoltà a riconoscermi profondamente e sinceramente), finirei per rafforzare quei pregiudizi giustizialisti e forcaioli che mi sono estranei ma che purtroppo si sono venuti affermando nella opinione pubblica e nei suoi rappresentanti anche per responsabilità pluridecennale di larga parte dello schieramento politico cui appartengo, come se un avvocato, per di più nel ruolo di difensore d’ufficio, dovesse giustificarsi rispetto alla personalità e alle imputazioni del suo assistito.”.
Non è bastata la figura pessima sulla NON conoscenza della legge, ma vedo che imperterrita la Lega continua a darsi la zappa sui piedi (commento 11)
Una persona normale avrebbe fatto ammenda e chiesto scusa per la tontoloneria, invece i vertici della Lega marchigiana insistiscono.. E questi vorrebbero fovernare?
Ma manco la Stazione Est di Monopoli li lascerei amministrare…
.
Resto invece un poco basito sull’intervento, chiaramente -tra le righe- politico pro Lega, del Presidente della Camera Penale
Cerasi, effettivamente avevo notato quell’intervento che ” tra le righe ” dà l’impressione che il presidente esca un po’ dal seminato. Sembra che stia facendo lui una difesa d’ufficio della Lega e neanche obbligato a farla.
La cosa più brutta della politica, per quelli come me che non ci capiscono niente, è vedere le stesse persone a cui uno dovrebbe dar fiducia di curare i propri affari, in termini di legge, litigare come bambini dell’asilo e gareggiare a chi dimostra più misfatte e difetti dell’altro invece che distinguersi in qualcosa di importane e costruttivo per un popolo che va sempre più alla deriva, economicamente e socialmente!!!
La verità è che abbiamo tanto disprezzato il “politico di professione” che abbiamo finito per affidare la guida del nostro paese a chi non ha alcuna idea di cosa significhi governare una nazione, una regione una città e che soprattutto non ha la ben che minima idea di cosa sia la costituzione, la solidarietà, il convivere civile, cosa è importante o no per una comunità.
Come avrete avuto modo tutti di verificare soprattutto nell’ultima settimana di notizie politiche, almeno quelle di C.M., siamo passati dai litigi per la paternità di una “genialata animalista” (io l’avrei volentieri lasciata al mio avversario), alla richiesta di dimissioni per chi ha fatto semplicemente il suo mestiere.
Secondo qualcuno, abbiamo tanto bisogno di certa gente che l’abbiamo addirittura importata, o meglio, è stata inviata nelle “bisognose colonie” dal “capo supremo”, per indicare a noi coloni la retta via.
Io lo preferivo quando stava a casa sua a fare le marmellate.
@Paolo Ponzelli
In realtà anche molti di costoro sono “politici di professione”.
Prendiamo Salvini: cos’altro ha fatto nella vita, se non politica?
Purtroppo il livello è quello che è.
Quando la Lega era al governo con Berlusconi tutte queste preoccupazioni sulle caratteristiche dei loro alleati, dei clienti dei loro alleati, spesso mafiosi o collusi con i mafiosi, ma anche altro (Taormina difese la Franzoni, assassina del proprio figlioletto, e difensore di mafiosi mentre era addirittura sottosegretario all’Interno!) non c’erano…