La casa studenti anziani di Civitanova
Fumata nera dal ministero per il trasferimento del corso di laurea in Scienze giuridiche a Civitanova. Non è stato concesso l’accreditamento perché il Comune, sebbene avesse approvato un atto di indirizzo e individuato come location la casa studenti anziani (era previsto pure un investimento di un milione di euro per rendere idonei i locali) non ha definito la procedura di sua competenza dalla firma della convenzione.
La stretta di mano tra il rettore Francesco Adornato e il sindaco Fabrizio Ciarapica dopo l’accordo sul trasferimento del corso
«Rimango basita – commenta l’assessore alla Cultura Maika Gabellieri – ufficialmente non abbiamo ricevuto comunicazione di questa cosa. E’ vero che siamo indietro con un parere, ma non c’era un termine o una scadenza perentoria. Eravamo un po’ in ritardo, ma non ci aspettavamo questa chiusura. Verificherò cosa è accaduto». La scadenza c’era, specifica invece il direttore generale di Unimc, ed è scaduta da un pezzo. «Confermo che il corso di laurea a Civitanova non partirà – dichiara Mauro Giustozzi – non ci sono più i tempi. Una scadenza c’era eccome, ed è da molto che è passata. Queste sono procedure molto schedularizzate e ormai i tempi sono passati». Il corso di laurea, che si trova attualmente a Jesi, doveva insediarsi a Civitanova già da questo anno accademico. Era l’estate scorsa quando Comune e ateneo diedero l’annuncio con grande soddisfazione dal momento che uno dei punti cardine del programma elettorale era il ritorno dell’università di Macerata dopo l’abbandono del corso di Mediazione linguistica. E così l’iter era partito e a dicembre la giunta aveva deliberato un atto di indirizzo e il sindaco aveva annunciato l’investimento di 1 milione di euro per rendere adeguati i locali nati come casa studenti anziani (sui quali il Comune tuttora paga un mutuo) e attualmente solo in parte occupati dal Fa Mo, il lab tecnologico delle start up di Unicam.
Unimc a un passo da Civitanova, Ciarapica: «Un milione per la sede»
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LA FESTA LUBE TREIA E LA TEGOLA DELL’UNIVERSITA’
Per la Giunta Ciarapica e l’assessora Gabellieri, in particolare, la “sera del dì di festa” si presenta secondo i poco favorevoli auspici leopardiani. Aveva appena terminato di festeggiare, tutta pimpante e sorridente, i titoli conquistati dalla Lube Treia (dove ha ancora sede) che subito è stata investita dalla “tegola” Università. Tra parentesi la Lube (che qualcuno spaccia per civitanovese) dei 30 anni di storia ne ha passati 3 a Civitanova, quale “sede di gioco”, grazie ad un Palas costruitole a gratis! Tornando all’Università, si può dire che la sua perdita (corso di Mediazione Linguistica, oltre 1000 iscritti) sia stato uno degli aspetti della mancata conferma del Centro-sinistra. Ciarapica e la Destra avevano fatto del ritorno di Unimc un punto d’onore del programma elettorale. La Giunta precedente aveva lasciato solo una specializzazione post-laurea, per pochi iscritti, di Unicam. I contatti con l’Università di Macerata partono dalla primavera 2018, si discute del trasferimento a Civitanova del corso triennale di Scienze Giuridiche (800 iscritti) attualmente con sede a Jesi. Gli incontri al vertice, presente il rettore Adornato, si susseguono: in uno dell’autunno 2018 si stringono le fila: stipula convenzione, richiesta accreditamento al Ministero, utilizzo alloggi anziani/studenti come aule. Il tutto con cambio di destinazione d’uso e investimento di 1 milione di euro. Non è noto se si sia adempiuto, risulta una delibera di “indirizzo” della Giunta, seguita da un semestre di “silenzio assoluto”. Sino ad oggi quando scopriamo che il Ministero per “mancati adempimenti” del Comune nega l’accreditamento e il direttore generale di Unimc decreta: “il tempo è scaduto da un pezzo, il corso di Scienze Giuridiche non partirà”. L’assessora Gabellieri si arrampica sugli specchi: “sono basita, eravamo in ritardo ma non c’erano scadenze”. In ridardo rispetto a cosa, allora? Una nuova dimostrazione della sua inadeguatezza (lo “scarno” curriculum ne da prova) a ricopriore incarichi amministrativi, senza alcuna esperienza. La vicenda, per come si è svolta (il corso di laurea non partirà con il prossimo anno accademico), getta interrogativi sul futuro. Unimc accetterà, dopo tali eventi, di mantenere un dialogo con il Comune o lo troncherà come avvenuto con la precedente Giunta? Inoltre, il corso di Scienze Giuridiche resterà un altro anno a Jesi o verrà riportato a Macerata, con poche possibilità di arrivare a Civitanova? Questioni che dovrebbero indurre il popolare “marchettaro del web”, per coerenza, ad affermare tranquillamente: “Che figura di…”. L’opposizione verifichi i fatti, con accesso agli atti, che se confermati motiverebbero la presentazione di una “mozione di sfiducia” alla assessora Gabellieri. Sembra di essere tornati alle giustificazioni dell’assessore Balboni che, perso un finanziamento statale di 600 mila euro per il fotovoltaico (alloggi anziani/studenti), annunciava candidamente “controlli interni”. Vedremo come l’ortodosso “marchettaro” (difensore d’ufficio di ciò che sa di Destra), riuscirà – avrà bisogno di parecchio fegato – a manipolare una “patata difficile da pelare”!
Ci sarà un duro intervento di chi giustamente se la prese molto a male per la perdita di mediazione linguistica e anche di altro successo durante l’amministrazione Ciarapica a cui non gliele mandava a dire fino a poco tempo fa nonostante anche lui sia partecipe di codesta gestione politica?
…certo che, riflettendoci bene, non poter avere, almeno per quest’anno, una sede universitaria a Civitanova è proprio un bel guaio, in particolar modo per qualche cittadino che, nonostante l’immensa cultura acquisita negli anni, anche in considerazione della sua non certo tenera età, ma soprattutto grazie alle sue immense doti naturali di apprendimento, avrebbe potuto approfittarne per coronare il sogno, magari, di prendersi una bella laurea, per esempio, che so io, in “Scementologia”, anche fosse stata solo per “Pro nobis causa”, che, nella vita, non guasta mai, dato che quel che guasta è proprio tutt’altro!!! gv
GIULLARI MEDIEVALI E BUFFONI CONTEMPORANEI
“Un giullare è un essere multiplo; è un musico, un poeta, un attore, un saltimbanco; è una sorta di addetto ai piaceri alla corte del re e dei principi; è un vagabondo che vaga per le strade e dà spettacolo nei villaggi; è il suonatore di ghironda che, a ogni tappa, canta le canzoni di gesta alle persone; è il ciarlatano che diverte la folla agli incroci delle strade; è l’autore e l’attore degli spettacoli che si danno i giorni di festa all’uscita dalla chiesa; è il conduttore delle danze che fa ballare la gioventù; è il cantastorie; è il suonatore di tromba che scandisce la marcia delle processioni; è l’affabulatore, il cantore che rallegra festini, nozze, veglie; è il cavallerizzo che volteggia sui cavalli, l’acrobata che danza sulle mani, che fa giochi coi coltelli, che attraversa i cerchi di corsa, che mangia il fuoco, che fa il contorsionista; il saltimbanco sbruffone e imitatore; il buffone che fa lo scemo e che dice scempiaggini; il giullare è tutto ciò e altro ancora…”
(E. Faral, Giullari in Francia nel Medioevo)
“Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza”. (Arthur Bloch)
Tranquilli, lo sentenziava un grande dell’umorismo, come Ennio Flaiano: “Anche i cretini hanno diritto al loro quarto d’ora di celebrità”. Poi quando la ricreazione sarà finita, tornino alla loro quotidianità di fancazzisti. Di “topi di fogna” che dedicano le giornate a insultare, nascosti dietro ad un computer. Escano allo scoperto, vediamo se si tratta di psicopatici o se conducono una vita normale. Si autodefiniscono “intelligenti”, dando la certezza che lo siano davvero. Ci mettiamo la mano sul fuoco!
…come sopra, ore 13.33 gv
il sindaco e’ stato fortunato in quanto l’ unico corso senza studenti
che pesa sull UniMc e’ quello triennale di scienze giuridiche ,in quanto il titolo non porta ad alcuno sbocco occupazionale e più volte il rettore di Macerata non sapeva come liberarsene,ma non e’ facile chiuderlo perche’ dove mette i vari docenti tra i quali figura il rettore Adornato che e” in cattedra a scienze giuridiche.
Perché il sindaco non chiede piuttosto di riavere Mediazione Linguistiche con centinaia di studenti che Silenzi e Corvatta hanno restituito a Macerata?
la Gabellieri e’ bella ,fortunata e anche senza conoscenze del mondo universitaria
Tutti sanno che Scienze Giuridiche e’ una facolta’ fasulla che non crea occupazione e per di piu triennale.
.Perche il buon Adornato non ci restituisce Mediazione Linguistiche
che i poveri Silenzi e Corvatta hanno restituito a Macerata?????