Romano Carancini
di Federica Nardi
«Ho manifestato il disagio della città rispetto al sit-in di Casapound». Romano Carancini, sindaco di Macerata, non vuole allarmare né polemizzare, ma certamente la sfilata dell’ultradestra di domani in piazza Cesare Battisti (con gli antifascisti già da giorni sul piede di guerra), non gli va a genio. «La rivendicazione del fascismo di Casapound (e di Forza Nuova) non è ambigua – dice Carancini -. Qui entra in gioco il poco coraggio politico di chi dovrebbe avere a cuore la Costituzione. La dodicesima disposizione (quella che vieta la riorganizzazione del partito fascista, ndr) mi pare sia stato completamente dimenticato».
Domani Casapound ha dato appuntamento alle 18. La manifestazione vuole dire no al degrado, alla violenza e allo spaccio. Fenomeni che secondo l’organizzazione sono dovuti all’accoglienza degli stranieri. «Siamo nel pieno della rinascita, stiamo cercando di recuperare un po’ di tranquillità. Penso che questo bisogno debba avere la stessa dignità del diritto di manifestare. E poi che avvenga proprio di sabato pomeriggio – aggiunge Carancini -, in pieno centro storico, è ancora più insopportabile. Solo annunciare una cosa del genere è grave. E’ anche un disincentivo a venire in città. L’ultima volta, con Forza Nuova, ci sono anche stati incidenti».
Con favorevoli e contrari già schierati, domani pomeriggio Macerata rischia di rivivere il clima di tensione del mese scorso, quando in centro arrivarono sia Casapound che Forza Nuova, a distanza di pochi giorni, trasformando una città già provata dall’omicidio di Pamela Mastropietro e dall’attentato fascista di Luca Traini in un palcoscenico blindato. In questi giorni le forze antifasciste (dall’Anpi, alla Cgil, fino ai centri sociali) hanno dissentito a chiare lettere sulla manifestazione.
Anche Potere al popolo, tra gli organizzatori tra l’altro della manifestazione antifascista dello scorso 10 febbraio, chiede che il sit-in venga vietato. «Il rischio – dice il coordinamento di Macerata – è che Prefettura o Questura autorizzino una manifestazione neofascista, contravvenendo non solo al buon senso, ma alle stesse normative di legge vigenti. Chiediamo inoltre una presa di posizione chiara delle istituzioni politiche, che ribadiscano che il vivere civile e la democrazia cittadina si fondano su valori di unità, antifascismo e ripudio dell’odio razziale. I silenzi e i neutralismi passati delle istituzioni e della stessa chiesa locale hanno sdoganato l’intolleranza e il razzismo di forze come la Lega. Il rischio è che si continui a far finta di nulla, autorizzando manifestazioni di forze che si pongono al di fuori della legalità costituzionale, continuando a giustificare parole e atti (come quello di Traini, candidato della Lega) che nulla hanno a che vedere con la discussione democratica. Se così non fosse, non ci sorprenderà il giorno in cui forze di chiara matrice mafiosa potranno manifestare liberamente perché hanno tutte le autorizzazioni in regola. Potere al popolo intanto si organizzerà, con iniziative mutualistiche di servizi ai cittadini tutti, per riaffermare un’idea larga e ricca di cittadinanza solidale».
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Riceviamo da Andrea Lamona, responsabile regionale di Casapound: “Ci troviamo nuovamente a rispondere alle sterili polemiche in merito al nostro sit-in e ad affrontare la paradossale situazione per cui, dopo anni di gestioni fallimentari della città tutte a sigle PD che hanno causato la situazione disperata in cui versa Macerata, si cerca altrove il colpevole, individuandolo nella legittima protesta dei cittadini, piuttosto che indulgere in una realistica autocritica. Ancora una volta, in mancanza di argomenti seri, si agita lo spettro fascista come fonte di ogni male cittadino, quando il degrado, la mala gestione dell’immigrazione e la criminalità altro non sono se non il risultato di scelte politiche a noi non imputabili. Non sono a noi imputabili neppure i disordini pubblici, frutto piuttosto del clima di intolleranza e di demonizzazione dell’avversario creati dallo stesso Sindaco e confermati dalle sue recenti parole. Ancora e a sproposito si cita la Costituzione e la famosa Dodicesima Disposizione Transitoria per fermare il sit-in regolarmente autorizzato di una forza politica che ha partecipato democraticamente alle elezioni. Ancora una volta un rappresentante delle istituzioni prova la sua approssimazione nella conoscenza di articoli della Costituzione che ripete come un mantra senza comprenderne l’essenza. Di questo si dovrebbe curare, non del legittimo dissenso dell’unica forza che ha a cuore il bene della città. Rinnoviamo l’invito alla cittadinanza ad unirsi al nostro sit-in che si terrà in piazza Battisti alle 18 e invitiamo il Sindaco ad occuparsi dei problemi e reali della cittadinanza, piuttosto che coprire le proprie mancanze con una inutile caccia alle streghe”.
A siete fuorilegge ma di cosa parlate?
il sindaco Carancini è patetico. La povera Pamela è stata assassinata a fatta a pezzi in una città che tollera spacciatori, è piena di clandestini ed extracomunitari che pompano soldi dei contribuenti, mentre altri cittadini italiani vivono nell’indigenza e non ricevono i sussidi per pagare l’affitto perché il Comune non ha soldi, in quanto li dà per il mantenimento di africani e di musulmani, che con i cittadini italiani nulla hanno a che spartire, salvo che con la cosiddetta pseudo Sinistra, che con questi elementi cancerogeni stanno destabilizzando l’Italia.
Per Ferramondo. Se sono fuorilegge perché nessuno li arresta?
La democrazia è la necessità di piegarsi di tanto in tanto alle opinioni degli altri.
Il sindaco asserisce: “Siamo nel pieno della rinascita”. Domanda: da che cosa lo si deduce, dove si vede, quali sono i fatti che comprovano ciò? La logica non è una opinione.
Per essere antifascisti bisognerebbe aver compreso cos’è il fascismo. Se il fascismo è irrazionalità e menzogna, dire: “siamo nel pieno della rinascita” non è a rigor di logica un’idea molto antifascista…
Se questo è l’antifascismo verso cui sta veleggiando la nostra piena rinascita, casapound è palazzinapascoli:
https://www.youtube.com/watch?v=mLHpOUH0n9s
Per Pavoni. Il vero antifascista conosce a memoria la legge Scelba, i suoi antefatti, i suoi contenuti.(https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Scelba). Se così non è mugugna, pensando che gli altri la bevano.
A Civitanova li hanno cacciati gli elettori. A Macerata, se ci fosse un po’ di dignità, ma forse neanche quella che tanto in politica quasi mai viene usata, però una bella visione di insieme dove considerare la cronicità della moribonda cittadina oramai vicina al ” mortal sospiro “,la trasformazione di luoghi tradizionali in piazze per lo spaccio e l’isolamento e l’emarginazione dei rifiuti di associazioni che commerciano in esseri umani, ( se qualcuno dice il contrario è perché e connesso e ci guadagna), piani urbani del traffico studiati per esasperare i cittadini con innesti di Ztl e depauperazione economica per il mercato del mercoledì con i suoi scarsi frequentatori. ECC,ECC, ECCETERA. E poi parole vuote, insensate che non dovrebbero uscire da chi sta traghettando Macerata nel futuro, perché se fosse stata riportata nel passato lo avrebbero sicuramente rieletto se si può fare fino a tre. Dice cose perdute nel tempo, che non hanno nessun significato nell’ottica presente e nella speranza di riacquistare qualche simpatia dopo aver distrutto, svenduto, acquistando quando non serviva, perso società sportive delle quali per una la Maceratese c’è da vergognarsene proprio perché parte intima della città come lo era la Lube cresciuta a Macerata ma quest’ultima più ipocrita che sportiva per la parte padronale. I giocatori se li paghi, giocano sia a Civitanova che in spiaggia, basta alzare una rete e gettare un pallone. Comunque qui stiamo facendo le ragnatele alle chiacchiere, sempre le stesse e con una causa comune allo sfacelo, ma che sfacelo, “sfragello comm’on sen dit ” dovuto all’appartenenza con il Pd da cui non solo da Civitanova o da Macerata abbiamo visto la disonestà al servizio dei potenti e alla più miserabile caduta a cui un partito poteva andare incontro. E non è finita qui tra regionali e amministrative sarà tutto un votare lungo la penisola. E quando saranno tra i più, gli anziani pensionati ex comunisti o meglio che credono ancora di esserlo ,voglio proprio vedere dove vanno a prendere i voti. Tutto questo discorso potevo evitarlo, bastava dire che a Civitanova si mancò di amor per gli altri, e che poi ancora parlano, parlano e parlano della loro ex moglie che dopo averli cacciati di casa cercano di convincere che forse la colpa non fu solo loro ma anche di chi li votò “ cecati “dal nuovo che già il giorno dopo era vecchio così bene accompagnato al Silenzi . Lo stesso a Macerata, anzi peggio perché avete concesso il bis. Ma del resto a Macerata comandano tutti meno i cittadini. Se dovessero cadere i leghisti e i cinque stelle non pensino i piddini di resuscitare approfittando di una loro débâcle dovuta a quel bel Rosatellum che ha reso l’Italia difficilmente governabile e forse ingovernabile voluta da Renzi e chi come lui e spudoratamente firmata da Mattarella a cui adesso bisogna ricorrere con la fiducia che merita.