Il Pd provinciale si spacca sulle candidature e mette all’angolo le proposte dei renziani, che non vengono ammesse al voto in assemblea. La direzione provinciale, riunita questa sera nella sede di Piediripa, ha indicato a maggioranza la terna per le candidature: Francesco Comi, segretario regionale, Sara Giannini, al momento con un incarico di esperta di economia in Regione e Irene Manzi, deputato. Niente da fare per le proposte della minoranza renziana (che rappresenta il 40 percento degli iscritti). I renziani hanno proposto il senatore Mario Morgoni e Flavio Corradini, ex rettore Unicam. Ma le proposte – lamentano i renziani – non sono state nemmeno ammesse al voto. I nominativi di Comi, Manzi e Giannini (approvati con 17 voti favorevoli e 8 contrari), saranno inviati alla direzione regionale che si terrà domani. Ma ancora non c’è niente di definitivo. Non solo sui nomi ma nemmeno sulla composizione dei collegi. Presenti all’assemblea provinciale anche i papabili dem, nonostante l’appello di Osvaldo Messi di tenere un’assemblea senza i possibili candidati per motivi di etica e di opportunità (leggi l’articolo).
(Fe. Nar.)
Altra zappa sui piedi,tanto ci siamo abituati.ragazzi avete dato. Grazie.
Mi fanno rimettere
E' brutto ma sempre e' solo questi nomi ho visto essere scelti sempre per ogni singola cosa importante ogni volta!
Sono state regolari, le primarie? La base si è espressa chiaramente?
Secondo me, stavolta vota a destra anche parte del Pd.
Io penso che I 5 stelle Grazie a questa sinistra e Questa destra Supereranno il 60% Tranquillamente
Ma non si tratta di chi percepisce da tempo un contratto di collaborazione dalla Regione?
Bestia che trio...se questo è il meglio dei pidioti, figurarsi il peggio...
Voglio proprio vedere chi avrà il coraggio di votarli !!! Soprattutto tra i terremotati
Già sento l'eco della bbotta che farà il PD il 4 marzo.... non vedo l'ora!!!!! Dio ce ne scampi da sti mediocri arrivisti. ....
Ignorarli e basta....
Ma la Giannini non è la signora che è stata trombata alle ultime regionali? E poi Cerisoli le ha dato l'incarico di esperta economica a 5000 euro al mese? Ma siamo pazzi voi volete fare vincere Berlusconi e le 5 stelle .
Lasciare fuori Morgoni e mettere dentro la Giannini, Comi poi che ha perso dappertutto, mi sembra una scelta ampiamente suicida!
Ma siamo pazzi !?
Masochismo vero !
Il nuovo che avanza! Credo sia una scelta ponderata da parte del pf perdere queste elezioni. Comunque torno a chiedermi perché tanto attaccamento alla poltrona dopo un’esperienza fatta non potreste tornare al vostro lavoro?
Io nn votero' mai dx ma se andiamo avanti in tal modo restituisco la scheda elettorale coome me la consegnano, cioe', bianca.
Solita greppia no comment
Allora stamo apposto ce manca solo maga magò
Bastaaaaaaaaaaaaa ma queste persone non conoscono la vergogna????????????
Be' anche comi fu trombato come sindaco ecccc. Poi riesumato come tutti sappiamo.
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Dopo, dici tu, unu se vutta a destra….
che monnezza…
penso che la botta che farà il PD sarà storica…
a riveder le stelle
Amen, cominciare con il de profundis….
E Corradini? Uno che si è veramente impegnato per salvare l’università di Camerino!
Non ci capisco più niente. Prima il Pd si divideva in Renziani e Non. Adesso i Non se ne sono andati, quindi quel sessanta per cento che non è renziano, che c..os’e?
Questo è il motivo per cui uno non vota PD
Se questo è un partito…
A sentire queste cose temo che abbia proprio ragione Cacciari,che recentemente ha sostenuto che questo PD è da chiudere.Ma quello che a me procura veramente tanta tristezza è la fine miserevole che certa sinistra intellettualmente disonesta ha causato alla sinistra italiana che si è trasformata in un colabrodo sfondato.Impossibile esser compresi dai vecchi padri nobili,se mai ci si tenesse.
Non ho le prove chiaramente ma mi pare che un esponente cinque stelle abbia detto che esponenti di questo colore per queste candidature lasciano in dote al partito
dai venti ai cinquantamila euro…
prendendola x un “si dice ” la cosa non mi meraviglierebbe piu di tanto
La Giannini è un caso inspiegabile, esperta in economia (prende soldi), e la candidano a deputatA(eventualmente x prendere soldi). Comi no comment. Competenze (tutti e due)zerovirgola,1: quella di riuscire a prendere incarichi. Se vincesse il Piddì, secondo me la possono proporre a Commissario straordinario alla non_ricostruzione. Comunque volevo dire che sogni, speranze, forza, voglia e tanto altro si sono rafforzate da queste vicende, compresa soprattutto la vicenda del terremoto! Ciao Belli!!!
Se qualcuno che ha votato PD dovesse cambiare idea,dovrebbe votare PCI,visto che fino ad oggi si è avvalso della collaborazione di FI e dell’imprenditoria per il suo programma.PD=FI=M5S=STATUS QUO.
PD, PARTITO DEL “GATTOPARDO”?
Il PD dovrebbe abbandonare il suo simbolo, piuttosto anonimo (ricorda quello del vecchio PLI) per assumere lo stemma del Principe di Salina. A quanto pare, quel partito è popolato (vedasi le possibili candidature al Parlamento) da esemplari di “gattopardo”. Tutti i candidati in pectore provengono dalla corrente bersaniana (chissà che ne penserà l’ex segretario PD, uscito dal partito). Uno di loro, Comi, ha indossato la “casacca” renziana (corrente Franceschini) alla vigilia del ballottaggio, decisivo per la guida del PD (con risultato scontato), Bersani-Renzi. Bisogna ricordare che Comi – dipendente della Provincia, tra i primi ad essere trasferito alla Regione – iniziò l’attività politica a fianco di Calzolaio, nella corrente “ingraiana” del PDS. Comi – eletto segretario regionale PD senza avversari (la minoranza si astenne dal voto alle primarie) – vanta quale fiore all’occhiello la sconfitta da candidato-sindaco nella sua Tolentino. Città insignita al “valore della Resistenza” consegnata, per merito suo, alla Destra (non si ricordano esperienze precedenti), poi riconfermata. Altra bersaniana, “convertita al renzismo”, la Giannini che dopo due mandati in Regione (ultimo quale assessore) non è stata – come da statuto del partito – ripresentata. Dopo le elezioni – aveva sostenuto in modo determinante Ceriscioli alle primarie del Centro-sinistra (contro il maceratese Marcolini, con cui sedeva in Giunta regionale) – è stata fatta rientrare con l’oneroso incarico (50 mila euro annui) di “consulente economico” del Governatore. Da notare che Giannini è diplomata ragioniera, professione non esercitata per dedicarsi alla politica. Nessun intervento al riguardo di Silenzi, che a Civitanova reclama “curriculum” a destra e a manca! Dalla corrente Bersani proviene anche la deputata Manzi, segretaria verbalizzante della commissione Cultura. Non si registrano negli atti parlamentari sue iniziative da rimanere a “futura memoria”. Unica esperienza politica precedente della Manzi – anche lei dipendente della Provincia – quella di assessore Comunale a Macerata. I “pistacoppi” non si strapparono le vesti quando abbandonò l’incarico. Speriamo non si siano “toccati”, come quando da assessore ebbe l’idea – che ancora tutti ricordano – di organizzare il raduno dei “carri funebri”, nella piazza della Libertà vuota. I candidati della minoranza (40% del partito) non sono stati “ammessi al voto”, dando ampia “dimostrazione di democrazia”. Oltre il Sen. Morgoni, l’ex Rettore di Unicam Corradini, che avrebbe potuto portare consensi nell’entroterra, alle prese con i problemi del post-sisma. Nessuna traccia di “primarie”, che avevano fatto la fortuna di Renzi e sono state abbandonate. Si capisce bene lo svolgimento dell’ultimo congresso provinciale PD, con la blindatura della riconferma di Vitali, nessuna apertura alla discussione e alla mediazione. Adesso decisione finale, sulle candidature, alla direzione regionale PD (segretario Comi). Come si diceva dalle sue parti, nelle lotterie di beneficenza: “L’agnello l’ha vinto il signor curato!”. Intanto la Giannini, per rafforzare la candidatura, si è fatta indicare dagli organi dirigenti del PD ascolano (dell’amico di Rotella, Agostini, anch’egli sostenitore di Ceriscioli). Insomma, tutti vogliono la Giannini: c’è il rischio che la notizia arrivi al Capo dello Stato e la nomini “senatrice a vita”, senza voto!
Non sono forte in enigmistica e questa volta mi piacerebbe esserlo per capire queste vicende politiche.Bersani dice che il PD a guida renziana non è più il suo partito,lo lascia e forma un altro partito,sperando, ma anche consapevole di correre rischi di insuccesso.Chi non lo segue penso che si riconosca nel partito a guida renziana,ma capita,come a Macerata,che si scontra con un altro gruppo della stessa ispirazione renziana, fino al punto di escluderlo totalmente dalle candidature.Ai miei occhi,la vista potrà anche farmi difetto,la vicenda mi appare molto opaca,a meno che non ci siano pentimenti,peraltro colpevolmente troppo tardivi per vecchie operazioni soltanto opportunistiche che hanno procurato danni forse irreversibili alla sinistra italiana.
segnali stradali di sunset boulevard per il chiacchierone collodiano…