Salvini con il sindaco Giuliano Pazzaglini
di Federica Nardi
La decisione ultima sulle candidature della Lega per le Marche, dopo la spaccatura tra Salvini e Maroni, è slittata. Ma sui nomi ormai la battaglia è aperta. A partire da quello del sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, che con un piede è già sceso in campo. «Io sono disponibile e sposo il programma della Lega – dice Pazzaglini – ma la scelta spetterà a Salvini, Berlusconi e Meloni». Come anticipato da Cronache Maceratesi già a settembre, il primo cittadino del comune terremotato è uno dei nomi in lizza del Carroccio per le Marche (leggi l’articolo). Non c’è più reticenza nelle sue parole, solo un ragionevole dubbio: «Non mi considero candidato – dice – finché non ci sarà la decisione ufficiale». Perché se è vero che il suo nome sarebbe il più papabile per il collegio uninominale in Senato, i problemi sono principalmente due. Il primo è che i collegi uninominali, dividendo il nucleo forte di voti leghisti (Macerata e Tolentino accorpati a Marche 2, Civitanova invece con il Fermano – leggi l’articolo), lascerebbe a Pazzaglini l’arduo compito di conquistare un territorio storicamente di centro sinistra.
Anna Menghi
Il secondo è che, con il rientro in scena di Maroni le quotazioni del primo cittadino di Visso potrebbero scendere a favore del segretario marchigiano Luca Paolini (che, tra l’altro, aveva smentito a settembre la candidatura di Pazzaglini) e del consigliere comunale di Macerata Anna Menghi, altro nome che circola da tempo. Ma sull’eventualità di Menghi, in lizza per l’uninominale alla Camera, esiste un dissenso della base della Lega provinciale (che ha il maggior numero di militanti e sostenitori in regione), che vorrebbe essere rappresentata da amministratori dei comuni, preferendoli a scelte dall’alto.
Giuseppe Cognigni
E a vedere dove la Lega è al governo nelle amministrazioni locali, hanno nomi e cognomi: Giuseppe Cognigni (assessore alla sicurezza di Civitanova, più papabile per la lista proporzionale al Senato) e Giovanni Gabrielli (stessa carica a Tolentino, stesso discorso però alla Camera). Tra i nomi che la Lega caldeggia fuori provincia anche Giorgia Latini, assessore di Ascoli. Tuttavia nel tavolo delle trattative sarà difficile imporli su Forza Italia, anche considerando l’incetta di voti che attende il Carroccio al Nord e che la fetta marchigiana sarà da spartire anche con Fratelli d’Italia e Idea di Quagliarello (qui un papabile è l’ex sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio). Per Forza Italia oltre a quello di Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino, circolano voci anche sul nome di Franco Ceregioli, primo cittadino di Sarnano.
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Grandi Leghisti mi raccomando non portate però il sindaco di Visso ad investire i soldi dei finanziamenti del terremoto con i diamanti della Tanzania della grande gioielleria di Umberto Bossi