Osvaldo Messi
Elezioni politiche: i renziani lanciano la candidatura di Mario Morgoni. Una riconferma quella richiesta per il senatore uscente. Ad annunciarlo è il sindaco di Appignano Osvaldo Messi, sfidante sconfitto alle primarie provinciali del Pd da Francesco Vitali. «Di recente esordisce Messi – è stata nominata da Francesco Vitali, come ultimo atto del congresso del Pd la segreteria provinciale. Una importante componente del partito, quella renziana, che rappresenta il 40% degli iscritti e che ha sostenuto al congresso la mia candidatura, ha ritenuto di non entrare in questo esecutivo in quanto il percorso unitario e innovativo da noi proposto e per il quale abbiamo lavorato e insistito con coerenza, non ha visto la luce a causa delle forti resistenze ad aprire una pagina nuova nella vita del partito provinciale. Nonostante questa scelta noi non ci sentiamo affatto dissidenti o marginali ma parte viva ed attiva del partito e lavoreremo con dedizione e lealtà, contribuendo con il nostro punto di vista e il nostro impegno a creare le condizioni per avere un partito più presente, più credibile, più intraprendente nell’elaborazione e nell’iniziativa. In questo senso ci fa piacere che sia stata recepita la nostra proposta di un confronto con il presidente della giunta regionale Luca Ceriscioli sui temi della sanità e del terremoto».
Il senatore Mario Morgoni
Rimarcate alcuni ruggini del passato con la maggioranza del partito, che ha portato all’esclusione dei renziani dall’esecutivo provinciale, Messi passa poi alle prossime elezioni politiche del 2018. «Siamo pienamente consapevoli che l’imminente scadenza elettorale richiede di lavorare insieme moltiplicando le energie per consentire al Pd di garantire al paese un governo stabile, solido e credibile – continua Messi -. Per fare ciò occorre conquistare un ampio consenso, proponendo nelle liste candidati di indubbio prestigio e riconosciute capacità. Per questo motivo, sulla base della qualità e quantità del lavoro svolto, delle capacità e dell’impegno costante nel rapporto con il territorio, intendiamo avanzare la proposta di una riconferma di Mario Morgoni, senatore uscente al primo mandato, capace di dare ulteriore slancio all’attività parlamentare e all’impegno nel territorio, sulla base della significativa esperienza maturata in questa legislatura. Allo stesso tempo intendiamo ribadire anche la necessità, nella compilazione delle liste, di non restare chiusi nell’ambito della politica professionale riservando spazi a figure di elevato profilo, riconosciute come eccellenze nel proprio settore di attività e la cui professionalità e reputazione siano in grado di garantire ampio consenso e affidabilità nell’attività parlamentare e di governo».
PD significa Partito Democristiano .Punto.
Speriamo siano dissolti
Questi non hanno capito che npn c'è più trippa per gatti ...
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
https://i.pinimg.com/564x/b9/fe/5f/b9fe5f3eaecefc5f1d869f4a9f1a0f13.jpg
Senza far nomi ma c’è chi è peggio di Morgoni e poi di gran lunga e se ve lo dico io potete fidarvi. Tanto sono stato denunciato da tutti e due. L’altro è Silenzi che sotto sotto non pago di quello che ha riscosso fino adesso “lavorando” in politica non disdegnerebbe, ma non per il vil denaro ma per arrotondare il misero vitalizio da 4000 euro più la pensione da professore svolta per qualche giorno, una poltroncina al senato dove sicuramente ci andrebbe in gita turistica. Questa pure è una legge particolarmente difficile da capire. Fosse per una sospensione limitata va beh, ma una sospensione di 45 anni è una presa in giro colossale per tutti gli italiani che tirano a campare con il lavoro, qui nelle Marche sempre meno, da Renzi in crescita con aumento del Pil e uscita definitiva dalla crisi e da noi cassa integrazione poi mobilità che adesso tolgono per risparmiare con un altro marchingegno, poi più niente se non quei quattro soldi del Tfr se non già finito prima della mobilità e poi l’oblio. Ma tornerà un giorno che al Parlamento e al Senato ci sarà un’accettabile percentuale di gente seria?