Da sinistra Matteo Renzi e Francesco Comi
di Federica Nardi
A tu per tu con Matteo Renzi, il segretario del Pd regionale Francesco Comi ha messo sul tavolo le proposte per i candidati alle politiche di marzo. I nomi indicati sarebbero i tre già noti: Irene Manzi (deputata Pd), lo stesso Comi e Sara Giannini (attualmente esperta di economia in Regione). E l’invito di Renzi a fare nomi dalla società civile? A ricordarglielo proprio il leader Pd, che ha chiesto informazioni su Flavio Corradini, ex rettore di Unicam.
Flavio Corradini
Di certo per le politiche, in casa Pd, c’è ancora una volta la spaccatura tra dem e renziani. Perché questi ultimi, pur perdenti a livello di circoli, rappresentano ancora il 40 percento della base. E se i nomi da fare sono tre, conti alla mano, loro ne rivendicano almeno uno. Oltre al nome del senatore uscente Mario Morgoni, l’ala renziana ha proposto proprio quello di Flavio Corradini. Tra l’altro l’unico di provenienza non politica ma, appunto, uomo della società civile (anzi, civilissima, dato che l’ex rettore è stato uno dei volti del territorio nel dopo terremoto, rivendicando a pieno il ruolo della sua università e comparendo senza sosta negli incontri del Pd). L’unico, inoltre, che soddisferebbe la volontà di Renzi di inserire nella rosa anche candidati esterni al partito. Una richiesta fatta a tutte le segreterie regionali.
Irene Manzi
Sul fronte dem la candidatura di Manzi, appoggiata tra l’altro dal ministro Maurizio Martina, è quasi certa. Così come è molto probabile quella di Comi. Giannini? Si vedrà. L’ex assessore al momento lavora in Regione, con un incarico da esperta di economia, rinnovato recentemente, che vale oltre 50mila euro l’anno. Con le candidature in definizione, in ogni caso, lo scontento per il metodo è già palese. «Comi – ha detto Valerio Lucciarini, sindaco Pd di Offida – sta svolgendo trattative a tutela solamente delle sue ambizioni politiche». A novembre l’incarico di costruire le candidature era stato affidato, dallo stesso Comi, a Marco Marchetti, parlamentare marchigiano. L’obiettivo, diceva il segretario, «costruire, coinvolgendo i territori e con il metodo più partecipativo possibile, le candidature per le politiche del 2018».
Mario Morgoni
Sara Giannini
Forza Flavio, siamo con te!
Spingono insomma per gente senza un mestiere almeno lui ha dato ulteriormente lustro all'università di camerino
Magari
Io so x Corradini
Se il PD vuole conquistare almeno un seggio, nel collegio di Macerata, può farlo solo con il rettore Flavio Corradini.
Forza prof Corradini lei farebbe davvero la differenza!
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Corradini? Benissimo!!!
Come ha già detto Lucciarini, Comi sta lavorando da anni e a tempo pieno a sostegno delle proprie smisurate ambizioni, poggiate in realtà sul nulla, cioè su una serie continua di pesantissime sconfitte riportate negli ultimi anni, anche a titolo personale (si pensi alle comunali di Tolentino del 2012), e su un alto livello di sgradimento anche all’interno del PD.
Basandosi sui soliti marchingegni, sta cercando, presentandosi senza pudore come nome “nuovo”, di farsi candidare addirittura in postazione sicura di elezione.
Quanto alla Giannini, è meglio stendere un velo pietoso: dopo l’ennesima sconcertante riconferma nell’incarico ben retribuito di superesperta economica, offensivo per migliaia di giovani marchigiani disoccupati e molto più titolati di lei, la sua candidatura, insieme a quella del predetto Comi, sarà l’ennesimo colpo alla già residua credibilità del PD marchigiano e provinciale.
I nomi veramente “nuovi”, penso alla Annibali e a Flavio Corradini, che a Camerino è stato uno dei protagonisti della “tenuta” della città dopo il terremoto, vengono invece tenuti nel cassetto, e magari, se alla fine saranno candidati “obtorto collo”, verranno collocati in collegi e in posizione di più che probabile ineleggibilità.
Con Comi e Giannini, addio Pd nel maceratese. Che siano fatti teste di serie.
Se avevo qualche dubbio, ora con i soliti nomi che hanno tirato fuori Comi Giannini…..è sicuro il voto non lo prendono nessuno dei tre nuovi nomi!!!si fa per dire!!!!! E basta!!!
Meno male che candidano sta gente…almeno forse dopo le elezioni vanno a lavorare,o almeno ci provano
è raccapricciante leggere che si preferisce una diplomata ragioniera “esperta” economica ad un rettore universitario specializzato in ingegneria informatica (solo per dirne una….). Mi auguro che le liste rimangano davvero queste così almeno, una volte per tutte, il PD si schianta a terra senza rialzarsi mai più!
Scusate, è qui la festa?
Volevo solo sapere se la prof. dell’Ave Maria Clara Ferranti si presenterà alle elezioni per la lista del POPOLO DELLA FAMIGLIA: la famiglia che quelli del PD hanno sfasciato soprattutto con le storie della civiltà omosessuale, il Gender nelle scuole e la mancanza di tutela della maternità. Ormai solo i cattolici possono pensare a queste cose. Quando cominceranno a raccogliere le firme per la lista del POPOLO DELLA FAMIGLIA?
De Benedetti l’ha spiegato nel modo più esauriente: “quello lì si chiama governo, ma non è un governo, sono quattro persone, ecco”. Tutti gli altri son peones, braccianti, mezzadri del buon tempo antico…
Il Rettore prof. Corradini? Andrebbe bene. Ma è solo uno specchietto per le allodole, un rifarsi il maquillage per rendersi presentabili. Pensate che sarebbero disposti a perdere una poltrona per il bene dell’Italia e del Partito? Ma non li avete già conosciuti. E’ il professore Corradini che avrebbe dovuto declinare l’invito a mettersi con questi carrieristi impenitenti.
Lucciarini, quello che, dopo aver preso a cazzotti due persone, resta ben inchiodato alla sua poltrona di sindaco, che critica Comi?
Da quale pulpito.
Praticamente il bue che dice cornuto all’asino.