Allarme pale eoliche a Caldarola. A lanciarlo sono l’ex sindaco Fabio Lambertucci e i consiglieri di minoranza Sara Sciamanna, Rossella Fortuna e Giorgio Roselli. A preoccupare sono due nuove richieste presentate in Comune dopo l’impianto già installato sopra la montagna che sovrasta il borgo non più di 10 giorni fa. Anche in occasione della precedente richiesta, che ha portato all’impianto l’opposizione e gli ex sindaci Lambertucci e Mauro Capenti, avevano sollevato una serie di obiezioni (leggi l’articolo). “Queste nuove richieste – dicono gli oppositori degli impianti – cominciano a prefigurare uno scenario che altererebbe completamente il territorio e le caratteristiche paesaggistiche delle colline intorno a Caldarola, apportando un danno irreparabile alla qualità del paesaggio”.
Le richieste sarebbero ora in attesa del nullaosta dal Genio civile: “Gli impianti determineranno un incremento del rischio idrogeologico sulla montagna che sovrasta Caldarola – dicono l’ex sindaco e i consiglieri – un rischio, testimoniato dal vincolo espresso dall’Ufficio tecnico del Comune, legato alle caratteristiche geomorfologiche del sito e alla vastità della manomissione del suolo interessato dai lavori di sbancamento”. L’intervento prevederebbe la realizzazione di elettrodotti dalla località Piani bianchi dove si localizzerebbero gli aerogeneratori fino all’allaccio nelle vicinanze del ripetitore. “E’ prevista una trincea – spiega il fronte del ‘no eolico’ – di 1 metro di profondità, mezzo metro di larghezza per una lunghezza di 3,7 chilometri solo per uno dei due impianti. La strada comunale dovrebbe assorbire molto di tale percorso e quindi facilmente immaginabile che tale imponente manomissione non può non aumentare il rischio idrogeologico. Non aggiungiamo danni potenziali ai danni già provocati dal sisma”.
“Non vogliamo imputare nulla all’amministrazione che sta lavorando per l’emergenza terremoto ma intanto queste pratiche vanno avanti – continuano – Il danno paesaggistico si andrebbe a sommare a quello provocato dal terremoto e questo non può essere consentito. Non perché siamo pregiudizialmente contro le energie rinnovabili, tutt’altro, ma perché si ritiene che i progetti non debbano rappresentare interessi speculativi di privati e perché si ritiene che gli impianti per le energie rinnovabili debbano essere realizzati nel rispetto delle caratteristiche del paesaggio, dei vincoli naturalistici e delle zone di pregio. La zona circostante all’impianto già esistente è soggetta a diversi vincoli e riteniamo che sarebbe necessario estendere tali tutele anche alle aree che ancora non le possiedono”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Quindi secondo loro, la pala eolica che produce energia pulita deturpa la vista della montagna , invece la torre dei ripetitori che è molto più grande è bella e ci può rimanere. L’idiozia non ha fine
vero
Meglio del petrolio è sempre!
L’ambiente e paesaggio non è mai stato tanto deturpato, come da quando esistono tanti difensori in proposito. E’ meglio tenersi il petrolio, grande immunitore per qualsiasi malattia, e assoluto difensore dell’ambiente e paesaggio.
Quindi le casette in legno per chi ha perso la casa deturpa il paesaggio mentre le pale eoliche sparpagliate sulle montagne lo abbelliscono !!!!!!!
Non conosco l’area politica di appartenenza di questi “difensori dell’ambiente”.
Fosse anche quella in cui mi riconoscosco non avrei remore a far loro notare che l’energia eolica è l’energia rinnovabile più pulita in assoluto e d’impatto ambientale quasi nullo se lo confrontiamo alle distese di vetro scuro del fotovoltaico che un giorno sì dovranno smaltire.
Pertanto benvengano le pale, e che girino almeno quanto quelle dei cittadini amministrati ,ormai allo stremo.