“No alla pala eolica a Caldarola”. A puntare i piedi i due ex sindaci Fabio Lambertucci e Mauro Capenti che in una nota esprimono la netta contrarietà all’impianto che potrebbe sorgere sulla montagna sopra al castello Pallotta. «Nell’ultima seduta del Consiglio comunale -scrivono – con i soli voti della maggioranza e con l’astensione della minoranza, l’attuale amministrazione ha approvato la servitù di passaggio per l’elettrodotto che darà il via ad una pala eolica».
I due ex primi cittadini sottolineano come l’impianto che dovrebbe sorgere località ripetitore «sarà alto circa 50 metri. Con una potenza nominale di 59,9 kilowatt, sulla meravigliosa montagna che sovrasta il castello Pallotta e tutte le bellezze architettoniche dei nostri borghi che sfregerebbe in modo indelebile il verde del nostro paesaggio visibile fin dalla costa. La nostra è la prima montagna che si incontra, arrivando dalla superstrada, da Civitanova ed il danno ambientale sarebbe davvero disastroso. L’amministrazione ha deciso troppo frettolosamente e avrebbe potuto rimandare il punto all’ordine del giorno, come richiesto dalla consigliera comunale Rossella Fortuna, al fine di approfondire l’argomento e sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che interessa tutta la popolazione. Lasceremo ai nostri figli uno scempio che non si è avuto il coraggio di fermare».
Diverse le perplessità sollevate da Lambertucci e Capenti: «Ci guadagna qualcosa il Comune? Va a vantaggio dei cittadini caldarolesi? No. Inoltre, da studi fatti, la zona è fortemente interessata da flussi migratori e solo a pochi metri insiste un ripetitore di importanza strategica per le comunicazioni anche ad uso militare. Questa localizzazione sarà compatibile? Esistono studi e dati anemometrici che accertano la bontà della posizione per ottenere i Kwp previsti?»
«E’ solo una speculazione – continuano – . Non si capisce quale possa essere l’utilità a livello di immagine, anche per l’agriturismo che sorge nella zona, di una singola installazione che provoca l’irritazione della maggior parte dei cittadini caldarolesi che si vedono deturpare il proprio territorio. Nel frattempo si sta costituendo un comitato che con forza cercherà di respingere questa scellerata speculazione. Un invito caloroso al richiedente di rinunciare all’iniziativa. Anche il cittadino onorario Vittorio Sgarbi, quando lo saprà non la prenderà sicuramente bene, vista la sua nota contrarietà alle pale eoliche. Tutte le precedenti amministrazioni hanno sempre ostacolato qualsiasi proposta volta in tal senso. Un invito all’amministrazione comunale a revocare la delibera e a coinvolgere i cittadini».
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In casa di solito c’è una potenza impegnata di 3 kW, vuol dire che a Caldarola saranno alimentate due case in più. Non male.
credo ci sia un errore nell’unità di misura,dovrebbero essere Mw/h e non Kw/h.
Dai 3 ai 5 Kw/h si producono con una pala da 2 metri …con 30m credo qualcosa di più,no?
E che dire invece dei campi strappati alle colture e ricoperti da pannelli solari che un giorno dovranno essere smaltiti poichè non eterni…?
e della energia discontinua che forniscono?
La vera energia pulita e rinnovabile è l’eolico,c’è poco da fare,lo sostengo da anni.
E non ditemi che sono pericolosi per i rapaci migratori, cercatene un’altra di scusa ,o pseudo ambientalisti! Non sono queste le strutture che deturpano l’ambiente,ce ne sono di peggiori!
Concordo con Sgarbi su quasi tutte le sue teorie ma in questo settore verremmo sicuramente alle mani se dovessimo discuterne a quattr’occhi,anzi otto..
aggiungo e concludo:
tutti questi novelli Don Chisciotte dovrebbero preoccuparsi maggiormente ,quando si parla di eredità da lasciare a figli e nipoti, di quello che stiamo veramente perdendo, e cioè le tradizioni culturali,storiche,umanistiche e religiose conseguenti alla sostituzione della popolazione in atto (leggi immigrazione incontrollata) ,ben più gravi dell’estetica paesaggistica deturpata dalle pale…e qui mi fermo prima che mi girino…
@Ottaviucci. Non può essere Mw/h, caso mai sarà MW, ossia milioni di watt, oppure migliaia di kW.
io parlavo di energia e non di potenza
magari,e ti dò ragione,avrei dovuto scrivere Mwh e Kwh
5,99 MWh l’anno?
No,l’ora,
se l’alternatore della turbina eolica sviluppasse una potenza nominale a pieni giri di 5,99 MW, in un’ora avrebbe prodotto una energia di 5,99 MWh,in due ore 11,98 e così via.
Ovviamente questo è vero se le condizioni del vento fossero costanti per tutte le 24 ore e il rendimento pari ad 1,cosa pressochè impossibile ma non certo di molto superiore alla realtà.
Tieni conto che una famiglia media consuma mediamente circa 10KWh al giorno (circa 3500KWh=3,5MWh all’anno).
Quindi un impianto del genere costituirebbe un valido aiuto alle tasche dei Caldarolesi che dovrebbero solo ringraziare invece di innalzare barricate pseudo-ambientaliste.
Magari lo si realizzasse nel mio comune che ha vento da vendere….
P.S.: tanto per renderci conto dell’ordine di grandezza,l’alternatore di un’auto eroga una potenza di circa 1KW per cui quello di una turbina eolica non può essere solo 6 volte superiore,no? Magari i giornalisti non sono tenuti a saperlo,per questo dovrebbero informarsi meglio prima di scrivere castronerie.
Non conosco i dati precisi, però ovviamente la pala dovrebbe avere una potenza di 5,99 MW. Se consideriamo un numero di ore equivalenti di vento di 2000/2500 annue (come se la pala cioè producesse al massimo per questo numero di ore in un anno, ma non so se questo dato può essere veritiero, bisognerebbe avere dati sulla campagna anemometrica), avremmo un’energia prodotta di: 5990 kW x 2000 h = 11.980.000 kWh. Per dare un’idea sarebbe l’equivalente di quanto possa produrre un impianto fotovoltaico da 9,5 MW, per un’estensione di circa 9,5 ettari. Sicuramente sarà stata fatta una campagna anemometrica su base almeno annua, altrimenti reputo difficile che l’investitore si imbarchi in una spesa del genere. L’energia elettrica viene riversata completamente in rete in quanto l’energia prodotta viene premiata con la tariffa omnicomprensiva di 0,11 €/kWh, pertanto una pala del genere, posto la correttezza dei dati di cui sopra, avrebbe un incentivo di 1.300.000 €/annui circa, al lordo delle tasse (ovviamente con un numero di ore equivalenti di vento dimezzato, cioè 1000 ore/annue, si dimezzano tutti i numeri). Un dato interessante è che il conto energia cesserà alla fine del 2016, pertanto ciò significa, in linea teorica, che questo impianto dovrà essere allacciato entro la fine dell’anno. Presumo che sia stata fatta necessariamente una VIA (valutazione impatto ambientale), credo sia inevitabile, pertanto mi risulta difficile pensare che l’impianto non abbia tutte le necessarie autorizzazioni. Circa il reale vantaggio della cittadinanza, non c’è un vantaggio diretto, ossia l’energia prodotta non potrà mai essere sfruttata direttamente dalle abitazioni. Va però detto che la presenza delle fonti rinnovabili, quale che esse siano, ha un vantaggio indiretto sui mercati, infatti la diminuzione della domanda di energia da fonti fossili produce un benefico calo dei prezzi, e se ci facciamo caso negli ultimi periodi non ci sono stati aumenti clamorosi delle tariffe elettriche, con il PUN (prezzo uinco nazionale) che raggiunge spesso dei minimi storici. Per quanto mi riguarda, nonostante i tentativi di limitare gli autoconsumi di energia elettrica prodotta da rinnovabili, la strada è ormai tracciata ed inarrestabile, è solo questione di tempo; ciò significa avere piccoli impianti che producono il fabbisogno per ogni singola abitazione (piccoli fotovoltaici con accumulo etc). Qui la questione è diversa, si profila certamente una deturpazione dell’ambiente, occorre valutare e vedere bene. Non concordo assolutamente sull’ostracismo di molti circa le fonti rinnovabili, che spesso rilevo, ma concordo con punti di vista un po’ scettici circa questa applicazione nello specifico.
Produrre con potenza di 6 MW significherebbe soddisfare i bisogni di circa 2 migliaia di abitazioni (6:3=2). Non male, considerato che Caldarola conta meno di 2.000 residenti.
se è per questo anche di più:
6MWhx24x365 giorni,ammesso che soffiasse tramontana tutti i giorni si avrebbe una produzione di 52560MWh anno / 3.5MWh media annua di una famiglia si alimenterebbero circa 15000 famiglie.
Ovvio che le industrie mangiano molto di più di 3,5MWh annui e il vento non soffia sempre forte …