Errani “ripara” San Filippo Neri
“Camerino nel nuovo decreto”

SISMA - L'ordinanza contempla 69 luoghi di culti, due in provincia, tra cui la chiesa di Macerata e Sant'Elena di Cingoli. L'arcivescovo Brugnaro: "Nella nostra diocesi non abbiamo potuto inserire nessun edificio ma il commissario alla ricostruzione ci ha manifestato grande disponibilità"
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La chiesa di San Filippo Neri a Macerata

 

La nuova ordinanza di Errani sulla riparazione dei danni di 69 chiese danneggiate dal sisma, emanata lo scorso 5 maggio, permetterà di restituire al culto la chiesa di San Filippo Neri a Macerata e la chiesa di Sant’Elena imperatrice ad Avenale di Cingoli, per una spesa complessiva di 692 mila euro. Sono le uniche due chiese del territorio provinciale comprese nel lungo elenco dell’ordinanza, che restituirà entro Natale un luogo per le celebrazioni religiose, alle comunità che ne sono prive. Nessuna chiesa di Camerino è compresa nell’elenco. L’ordinanza di Errani è un provvedimento voluto per semplificare la riapertura di chiese con danni lievi e restituire al più presto un luogo di culto, alle comunità rimaste senza nemmeno una chiesa, per una spesa complessiva di 14 milioni e 380mila euro. Tra i criteri individuati dal commissario straordinario alla ricostruzione, per includere le chiese nell’elenco c’è il fatto che l’edificio fosse aperto al culto alla data del 24 agosto e l’assenza nel territorio di altri edifici di culto agibili. La chiesa deve presentare “danni modesti”, riparabili anche con interventi strutturali locali. Per semplificare l’iter amministrativo sarà il presidente della Regione Luca Ceriscioli, in veste di vice commissario a concedere il contributo ed adottare il relativo procedimento. Il progetto di intervento deve essere stato approvato dall’ufficio speciale per la ricostruzione che fa capo all’ingegner Cesare Spuri, l’esecuzione dei lavori deve essere fatta tramite intervento diretto dell’ente proprietario,  senza attendere il soggetto attuatore, di solito il ministero dei Beni culturali. Nessuna chiesa di Camerino è inserita nell’elenco. Spiega l’arcivescovo di Camerino monsignor Francesco Giovanni Brugnaro: “L’ordinanza ha l’obiettivo di permettere la riapertura delle chiese, per restituire luoghi di culto alle comunità che ne sono prive, in termini semplificati ed in tempi più rapidi, per la diocesi di Camerino non è stato possibile inserire lo scorso gennaio nessun edificio, ma nel corso dell’ultimo incontro tra i vescovi ed il commissario Errani sono state fatte presenti le necessità e le preoccupazioni della popolazione riguardo la gravissima situazione degli edifici di culto. Errani ha manifestato grande disponibilità e si sta predisponendo un elenco di diverse chiese, da poter inserire nel prossimo decreto in emanazione”.

(M. Or.)



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