di Stefano Donati *
Le mani umane, senza guanti, del vigile del fuoco che estrae un bimbo dalle macerie dell’hotel Rigopiano.
Partirei proprio da quel gesto di umanità, togliersi i guanti per trasmettere calore umano per ragionare su ciò che sta accadendo, sapendo che parlare di ricostruzione durante una crisi sismica è davvero complicato.
Però guardare al futuro, a come far si che i fenomeni naturali si prevengano è un dovere a cui non dobbiamo sottrarci e nel farlo non dobbiamo dimenticare di ragionare con umanità, la stessa di quelle mani nude.
In primo luogo è davvero difficile comprendere la distinzione di procedure fra chi è nel “cratere” e chi è fuori. Sono tutti esseri umani, prima che cittadini e pensare che fra due frazioni contigue vi sia disparità di trattamento fa rabbrividire.
Non può poi essere sottaciuta la mole di adempimenti che si sta letteralmente scaricando sui privati: dove lo Stato non è riuscito in ormai oltre 150 giorni chiede solerzia ai tecnici privati, trattati come “presunti colpevoli” senza processo: dobbiamo perfino giurare le perizie e produrre una mole di allegati a cui le squadre ufficiali non sono tenute.
La crisi sismica è in atto. È un dato di fatto. Ora più che parlare di ricostruire subito “com’era dov’era” sarebbe opportuno ascoltare gli ordini professionali, gli operatori di settore ed anche i cittadini. Perché se è vero che recuperare il patrimonio edilizio è un cantiere lungo 50 anni, come sosteneva Renzo Piano, è altrettanto vero che sono i prossimi 5 quelli decisivi. Perché una previsione statistica si può fare: arriveranno altri terremoti, anche forti. Di fronte a questi eventi dovremmo dar prova di intelligenza, costruendo dove si può, come si deve: la nostra generazione deve dare segno tangibile che ha imparato la lezione.
Seguendo questo ragionamento non si può che criticare la strategia posta in campo dalle ordinanze del commissario per la ricostruzione Vasco Errani. Si presentano tortuose, sovrapposte, rigide. E come può essere efficace o efficiente un sistema rigido a fronte di eventi dinamici e mutevoli? Sarebbe di buon senso eliminare o quantomeno sospendere le scadenze, anche con effetto retroattivo. Non è pensabile chiedere a tecnici privati di continuare ed in fretta ad accedere alle zone rosse, sommerse dalla neve, per adempiere a valutazioni dei danni. I fatti dimostrano che i danni rilevati una settimana fa potrebbero già essere diversi a causa dei recenti eventi sismici combinati a quelli meteorologici.
È mirabile l’impegno della protezione civile regionale, dove per mano e parola dell’ingegner Spuri si cerca di venire incontro ai tecnici, segno evidente che anche lì si è compreso l’assurdità delle procedure di ricostruzione messe in atto. Ma non basta, servono atti concreti e celeri.
Lo Stato si faccia umano, dialoghi, tratti i suoi cittadini come tali rendendo loro la dignità di lavorare bene e con il dovuto approfondimento. Li tratti anche tutti allo stesso modo evitando che chi è già stato sfortunato abbia disparità di trattamento, una su tutte, immaginate come si sente la famiglia di Amatrice che dopo aver perso tutto la notte del 24 agosto ha perfino perso il sorteggio della casetta in legno.
Lo Stato si tolga il guanto, ci ascolti e per prima cosa elimini le scadenze.
*Stefano Donati, docente di costruzioni edili Università politecnica delle Marche
Schede Fast e Aedes, la “chiamata alle armi” di Spuri: rispondono in 600
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Se le regole non sono così, come farebbero a lucrare sugli eventi?
Pensate che delle diagrazie successe freghi qualcosa ai politici?
Qualcuno di loro non aspettava altro. È brutto da dire, ma dimostratemi il contrario.
Condivido pienamente, non si può andare avanti in questo modo
No, io non ci sto!!! Cosa sono tutte queste polemiche. Lo ha fatto capire anche Comi che sono le polemiche a rallentare le operazioni di soccorso, di snevamento, di costruzione ecc. Lo ha ribadito concedendo ad Errani ( mi fermo un attimo, sapete perché ) piena fiducia a lui e alle istituzioni. Quello che non capisco è chi caspio è questo Comi che sembra parlare a nome di tutta la Nazione. Segretario regionale del Pd? E me cogliomberi se d’è importante! Addirittura fa le assemblee dei soci per contarsi e buttare là qualche boutade. E Cerescioli che dice che ognuno deve dare il suo contributo? Ma se è l’unico che ce l’ha sti contributi e non mi sembra che tra lui e quell’altro ancora con quel faccione gonfio di suo e degli schiaffoni che ha preso al referendum personalizzato senza contare pernacchie e sberleffi, mi sembrano di manica larga. O forse intendeva contributi manuali con pala e piccone? Beh,lo dia,e chi glielo impedisce? Va bene che lui sta al quartier generale a dar disposizioni, sì, probabilmente per le colazioni pranzi e cene e una sua assenza avrebbe un prezzo da pagare troppo alto per la popolazione tutta. Comi, Sciabbeccotti, Giannini, Cerescioli ecc. eccì…salute,grazie, lo sapete sì,dove dovete andare se proprio volete rendervi utili? No, no in mezzo alla neve che li fa freddo…
Errani è stato messo in questo incarico per trovargli un posto, dopo la trombata in Emilia-Romagna…..non ha competenze tecniche nemmeno minime….non fa altro che emettere ordinanze, molte delle quali in contrasto tra loro…..sarebbe bene che invece di fare comparsate in ogni dove, si appoggiasse a tecnici e approfondisse la materia…..invece sempre in giro con Curcio…..sembrano il gatto e la volpe….tutto questo genera confusione e frustrazione nella gente…..
Forse se fossimo tutti onesti non servirebbero né ordinanze né leggi e sarebbe tutto no veloce ma immediato.
Ma siccome quando si parla di denaro si diventa ciechi e si pensa solo a guadagnare, le istituzioni perdono tempo, per modo di dire, a fare leggi che possano essere più severe possibili e non vogliono crede che anche quelle saranno raggirate.
Vogliamo parlare di quelle persone che si sono “stabilite” per anni, invece che per i mesi estivi come al solito, vedi Serravalle, nelle zone terremotate nel 97 solo perché mangiavano e vivevano gratis?
Vogliamo parlare di quanta gente ha intascato denaro e attappato le falle del terremoto del 97 sulle stesse case, vedi Camerino, che ora sono crollate?
Vogliamo parlare di quanti hanno fatto passare per danni del terremoto, vedi Corridonia, case semi distrutte da decenni?
Allora parliamo anche di tutti quelli che non sono riusciti ad avere i rimborsi spettanti e si sono rifatti da soli!!
Se fossimo tutti onesti tutto questo non succederebbe e tante cose sarebbero più semplici e veloci.
Invece tutti santi a criticare
RICOSTRUZIONE:
secondo me “dov’era – com’era” è una puttanata ..
Secondo me si deve ricostruire con la testa e con i sistemi di prevenzione necessari .. il territori balla e ballerà sempre.. quindi se serve spazio si crea spazio e se serve costruzioni innovative si lavora xche lo siano.
Il passato nn va dimenticato, ci sono le foto per ricordare, ma il futuro facciamolo MIGLIORE!