«E’ passato un anno dal primo incontro organizzato dal movimento “No al sottopasso”. Ieri come oggi continua da parte dell’amministrazione una campagna di disinformazione verso i cittadini». Continua la sua battaglia Piergiovanni Castellucci, anima del comitato contrario alla costruzione del sottopasso di via Carducci. E stavolta cita uno studio sulla viabilità fatto dalla società Sintagma e che sarebbe stato commissionato da Comune e Ferrovie. «Guarda caso si dice che il sottopasso va eliminato, suppongo ci sia un conflitto di interesse se a commissionare lo studio è Rfi che ha interesse a eliminare i passaggi a livello. Peccato che nessuno abbia visto questo progetto e sia nelle mani dell’assessore ai lavori pubblici – aggiunge Castellucci – perché non lo illustrano ai residenti? Il 21 aprile sono stati effettuati dei carotaggi nei pressi del passaggio a livello, anche qui nessuna notizia dei risultati. Ma è possibile che un’amministrazione pubblica non debba portare a conoscenza dei cittadini rilevanti fatti che li riguardano? E poi parlano di democrazia partecipata, di trasparenza quando tutto viene deciso in gruppo ristretto della maggioranza?» Il referente del comitato annuncia poi una nuova iniziativa: «Data la mancanza o carente informativa ai cittadini, il comitato ha incaricato un geologo di relazionare in merito a possibili problemi sulla falda acquifera, derivanti dalla costruzione del sottopasso, che ci hanno sollevato alcuni residenti di via Cavallotti e via Carducci, non appena avremo la relazione ne daremo notizia».
Interviene sul sottopasso di via Carducci anche il coordinamento cittadino di Forza Italia: «Il sottopasso è un’opera inutile – scrive il direttivo in una nota – sentiamo l’esigenza di dichiarare che possono essere trovate nuove soluzioni o alternative per evitare di sprecare soldi per un’opera così dispendiosa, superflua e che rischia di creare forte disagio a tutte le attività commerciali di quella zona. Senza considerare i disagi che la realizzazione del sottopasso può creare al traffico in quella zona. Perché non si pensa allora all’interramento della linea ferroviaria oppure il trasferimento della stazione in zona commerciale, nei pressi della fiera e del Cuore Adriatico. Altra soluzione che proponiamo è il taglio della linea ferroviaria Civitanova – Albacina e prevedere uno svincolo sopraelevato all’uscita della superstrada per superare la statale».
(l.b.)
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Vorrei precisare che lo studio dei flussi del traffico è stato commissionato alla SINTAGMA dal Comune (non da RFI) con determina n. 1594 di euro 15.225,60 con liquidazione n. 1790 del 5/8/2016 di pari importo. E che la stessa SINTAGMA ha fra i suoi primari clienti RFI i cui dipendenti della stazione di BARI troppo spesso si “dimenticano” di alzare le sbarre dopo che è passato il treno ed ai quali io ho telefonato decine di volte per avvisarli: ogni volta le sbarre vengono alzate in pochi secondi!!! Penso che chiederò alle FERROVIE DELLO STATO almeno il rimborso delle telefonate!!
Entro pochi giorni verrò in possesso del dossier completo sullo studio del traffico richiesto da un consigliere di opposizione con accesso agli atti ed il COMITATO NO SOTTOPASSO farà le sue osservazioni e le trasmetterà al Prefetto dott.ssa ROBERTA PREZIOTTI.
Tutte le situazioni logiche sono state avanzate. Però, la più… ghiotta rimane sempre quella del sottopasso.
Che tristezza, un Sindaco dovrebbe essere il primo rappresentante della città e dei cittadini. Avrei preferito che ci avesse chiesto di manifestare tutti in insieme per costringere FS ad un opera che avesse davvero migliorato Civitanova piuttosto che vederlo inchinare la testa e accettare il sottopasso come l’unica soluzione. Corsie strette, pendenze dell’12%, confluenza con più strade nella rotonda ecc.., non potranno mai rendere fluido il traffico e i mezzi di soccorso rimarranno comunque bloccati. Il fatto che sia permesso farlo non è sinonimo di funzionalità e in un tratto di strada come quello, se si vuole davvero risolvere il problema, è necessario al di sopra di qualsiasi cosa.
dal COMITATO NO SOTTOPASSO:
Oggi pomeriggio alle ore 17, rientrando con un collega da una riunione di lavoro a P.S.Giorgio, arrivo in via Carducci con le sbarre del passaggio a livello già chiuse da poco, attivo il cronometro del cellulare come al solito, spengo il motore dell’auto restando con la radio accesa che dà come prima notizia del radio giornale l’atterraggio della sonda Schiaparelli su MARTE alle ore 16,48 come previsto e confermato solamente alle 18,31 per il ritardo di ricezione del segnale, dovuto alla distanza, dall’AGENZIA SPAZIALE EUROPEA (ESA) situata a DARMSTADT in Germania.
La sonda spaziale è stata lanciata il 14/03/2016 dalla base russa di BAIKONUR nel KAZAKHSTAN ed è atterrata, come nelle previsioni, dopo aver percorso km.500.000.000.
Nel frattempo passa il treno, attivo il secondo cronometro per verificare il tempo per arrivare alla stazione di Civitanova che dista km.1,002 ed attendiamo con trepidazione…: dopo 75 secondi le sbarre si alzano!!! Tempo nella norma, stavolta ci è andata bene!!!
Se si dovessero verificare ritardi prolungati, anche di 30/40 minuti, suggeriamo alle FERROVIE DELLO STATO di trasferire la gestione del passaggio a livello dalla stazione RFI BARI al centro spaziale di DARMSTADT in GERMANIA.
A 400 metri in linea d’aria ci sono due sottopassi in cui sono stati ritrovati reperti archeologici!!!!!!!!!! Qualcuno ha tenuto in considerazione questa possibilita’??
I lavori sono rimasti fermi per anni e quello su via Venezia ancora non si sblocca !!!!!!!!!
@ RICCARDO VERDINI:
La confusione regna sovrana da parte del Comune e della Provincia.
L’unico motivo a cui si “aggrappano” i due enti istituzionali è quello di non perdere i finanziamenti della QUADRILATERO in fase chiusura: qualsiasi opera pubblica va bene purchè si faccia ed in fretta anche se non risponde ad alcuna logica urbanistica, ambientale e sociale.
COMITATO NO SOTTOPASSO