Una delle etichette fotografate dai genitori
L’etichetta di un alimento proveniente dal Senegal
di Federica Nardi
Nitrati, solfiti, glutammato, prodotti provenienti dall’estero. «Tutto lecito», dice il Comune ma le etichette del cibo che mangiano i bambini delle scuole di Tolentino non hanno convinto i genitori. Alcuni di loro, membri del Comitato mense, sono andati nel magazzino a controllare e hanno fotografato le etichette degli alimenti finiti al centro di una mozione del Movimento 5 stelle. Il testo sarà in discussione nel prossimo Consiglio comunale. «Nel frattempo però – dice il consigliere 5stelle Gian Mario Mercorelli – si è deciso di indire, sul tema, una riunione che veda coinvolti la Commissione servizi sociali, il Comitato mense e i genitori interessati». E chiarisce: «nessun tentativo di sminuire il lavoro di altri, chiediamo solo una maggiore adesione alle linee guida ministeriali e di prediligere prodotti realmente provenienti dall’Italia e non solo lavorati qui. Stesso discorso per i prodotti a “chilometro zero”». Le etichette fotografate dai genitori mostrano infatti prodotti provenienti dal Senegal, dalla Germania, ce n’è una in lingua straniera (che renda difficile per molti la decifrazione della composizione) e altre che mostrano sigle di conservanti e solfiti. Il Comune ribadisce in una nota che «le mense di Tolentino vantano standard assolutamente di tutto rilievo, come ammesso anche dal consigliere Mercorelli, grazie a prodotti a filiera corta, possibilmente a km zero. Certamente tutti gli acquisti vengono vagliati con attenzione dall’Ufficio servizi sociali e dai cuochi del Comune evitando componenti dannosi per la salute o poco naturali, come del resto si fa in tutte le famiglie dove magari però olio di palma o la pectina, per fare un esempio, vengono tranquillamente consumati probabilmente attraverso le merendine. Al contrario nelle mense scolastiche si scelgono alimenti biologici e rispondenti a precise norme dettate dal Ministero della Salute e quindi i capitolati delle forniture sono fissati proprio dalle linee di indirizzo nazionale con l’obiettivo primario di garantire una alimentazione sana». Il Comune invita i genitori del comitato «a collaborare a eventuali mancanze per risolverle senza strumentalizzazioni politiche». In ogni caso «in sintonia con il Movimento 5 stelle – conclude il Comune – continueremo a controllare ogni giorni i prodotti consumati dagli alunni, cercando di evitare quelli con provenienza poco chiara e quelli che celano i componenti degli alimenti dietro etichette poco esaustive ma purtroppo ammesse dalla normativa».
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Allora meglio le mense delle altre città intorno,senza cucina a 5 euro a pasto e pranzo preparato fuori e portato nelle vaschette,sano,nutriente e freddo!
Nitriti e nitrati sono conservanti, cancerogeni, ma come l’aspartame (presente nelle gomme da masticare o nella bibita dietetica) viene utilizzato e ha un range massimo di assunzione. La maggior parte dei salumi che reputate sani e provengono da paesi montani locali, possiedono questi conservanti. L’unico modo per non mangiare nitriti e nitrati sembra sia, comprare da contadini o macellai con produzioni proprie. Vorrei tanto tantissimo vedere quanti di loro comprano guardando sempre l’etichetta dei salumi .
Si deve ritornare alle mense sul posto dove si tutela la qualità a km 0 e si crea posti di lavoro
Paola Clementini, non sempre il km 0 è indice di qualità e/o di sostenibilità. Lo sai che è ecologicamente più conveniente importare un agnello dalla Nuova Zelanda che allevarlo nei nostri allevamenti riscaldati?
Nessuno ha criticato le mense, anzi. Sono state definite un’eccellenza. L’idea era di migliorare quello che ancora si può migliorare. E l’iniziativa è partita dai genitori. Il m5s ha solo portato la voce dei cittadini in consiglio. Senza chiedere nemmeno da che parte stessero quelli che si sono rivolti a noi. Perché così funziona nel m5s, non si fanno marchette agli elettori.
Arianna Alfei, mi piacerebbe proprio sapere dove sia scritto che le nostre mense fanno schifo. Io nel documento presentato dal M5S in Consiglio Comunale leggo: “le mense scolastiche del Comune di Tolentino costituiscono un’eccellenza e un termine di paragone per tutto il territorio, anche grazie al ricorso a forniture a chilometro zero o, comunque, a filiera corta” e “deve essere compito primario di ogni amministrazione mirare a migliorare anche ciò che costituisca già un elemento di eccellenza”. Fare polemica tanto per farla non aiuta nessuno 😉