Il viadotto del lago di Cingoli. Questa mattina sono iniziate le fasi preliminari della prova di carico
Danni al ponte del lago di Castreccioni, a Cingoli, domani verrà effettuata l’attesa prova di carico: un test sui piloni che sono stati trovati lesionati allo scopo di accertare il comportamento della struttura sotto sforzo. La prova era stata chiesta da tempo dal sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, che in base ai risultati del test deciderà se chiudere o meno al traffico il ponte che collega la frazione di Moscosi alla strada provinciale tra Apiro e Cingoli. «Inizieranno domani mattina – spiega Saltamartini – le prove sul viadotto di Castreccioni per verificarne la tenuta. Domani sapremo se la circolazione stradale potrà essere mantenuta o dovrà essere inibita». Il test, la cui fase di preparazione è iniziata questa mattina, sottolinea il sindaco, «sarà a spese del Comune e l’abbiamo affidata ad una azienda privata, la Geoin. Da Bologna dovranno giungere nuovi mezzi ed attrezzature e l’esperimento non è dei più semplici per un viadotto di 650 metri». Domani verranno inoltre installati alcuni sensori tra il ponte e i piloni che rilevano le sollecitazioni della struttura alle scosse sismiche.
La prova arriva a pochi giorni dalle dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente, Angelo Sciapichetti, secondo il comune di Cingoli ha ricevuto dall’Ato3 (Autorità di ambito territoriale per le risorse idriche) «4 milioni e mezzo negli ultimi 10 anni» per la manutenzione straordinaria del viadotto (leggi l’articolo). Saltamartini ha successivamente spiegato che in realtà quei soldi «sono stati spesi per la normale manutenzione del lago» (leggi l’articolo).
(Leo. Gi.)
Uno dei dispersori sismici sui quali il ponte si appoggia ai piloni. La loro errata installazione ai tempi della costruzione del viadotto ha causato una particolare distribuzione dei pesi che ha lesionato tre piloni
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