Ponte danneggiato, le tv d’Italia a Cingoli
L’allarme di Saltamartini:
“Il pilone ha il 16% di resistenza alle scosse”

SISMA - Domani mattina, dalle 8 alle 10 su Rai tre, una troupe di Agorà sarà in diretta dalla diga insieme al sindaco, che ieri in prefettura ha spiegato le criticità della struttura a Regione e Protezione civile. "Nei prossimi giorni alcuni sommozzatori verranno ad effettuare ulteriori verifiche". Previsto un incontro tra il primo cittadino e la popolazione

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Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, in barca nelle vicinanze del viadotto danneggiato

Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, in barca nelle vicinanze del viadotto danneggiato

 

In primo piano, il pilone lesionato

In primo piano, il pilone lesionato

 

di Leonardo Giorgi

Danni al ponte sul lago, le telecamere si accendono su Cingoli. Comune fortunatamente non particolarmente colpito dallo sciame sismico che ha devastato il centro Italia, ma in cui continuano a destare preoccupazione le condizioni di uno dei piloni del viadotto che sovrasta il lago di Castreccioni (leggi l’articolo). Dopo i servizi di Sky tg24, Tgcom e i principali quotidiani del paese, domani mattina, dalle 8 alle 10 su Rai tre, una troupe di Agorà sarà in diretta dalla diga per un approfondimento sul tema. Ospite del collegamento Filippo Saltamartini, sindaco di Cingoli, che ieri sera ha incontrato nella prefettura di Macerata Angelo Sciapichetti, assessore regionale all’Ambiente, e i responsabili della Protezione civile Marche. «L’incontro – ha commentato il primo cittadino, oggi al lago di Cingoli per un sopralluogo in barca con un ingegnere del Comune – è solo il primo di una serie di tavoli che saranno organizzati per risolvere la problematica e mettere in sicurezza la struttura. Nei prossimi giorni alcuni sommozzatori verranno ad effettuare ulteriori verifiche, ma non ho ancora ricevuto informazioni su tempi e modalità».

Il sindaco Saltamartini a sinistra del pilone danneggiato

Il sindaco Saltamartini a sinistra del pilone danneggiato


Secondo una relazione di quattro anni fa, chiesta dallo stesso comune di Cingoli e redatta da un pool di ingegneri, «il pilone danneggiato del viadotto del lago ha solo il 16 per cento di resistenza alle scosse telluriche rispetto al valore previsto dalla legge – sottolinea Saltamartini -.
 Un difetto di realizzazione che risale a trent’anni fa quando il ponte fu costruito da una ditta che nel frattempo è fallita. I tecnici, a quel tempo, hanno montato al contrario i sostegni tra la carreggiata e alcuni piloni, provocando un’errata distribuzione del peso. Questo ha portato alle lesioni evidenti sulla pila numero 10». Crepe di diversa entità che si susseguono per metri anche sotto il livello dell’acqua. Il costo degli eventuali lavori di ristrutturazione del pilone danneggiato e di parte della struttura del viadotto si aggirerebbe intorno ai due milioni di euro. «Fino ad ora – ha spiegato Saltamartini, che nei giorni scorsi aveva minacciato la Regione di rivolgersi alla magistratura in caso di mancato ascolto alle problematiche cingolane (leggi l’articolo) – non mi sono arrivate risposte dalle autorità, se non quella di chiudere il ponte in caso di cedimenti. Ma come posso chiudere una strada così fondamentale per tante realtà imprenditoriali e di ristorazione del territorio?». Il viadotto collega in effetti la strada provinciale tra Cingoli e Apiro alla frazione di Moscosi, dove nei prossimi giorni il sindaco incontrerà la popolazione. 

ponte lago cingoli

Alcune lesioni superficiali sul pilone numero 10 del viadotto

ponte lago cingoli

Crepe sulla pila numero 10. Alcune di esse si estendono per metri sotto il livello dell’acqua ed hanno una profondità di circa 80 centimetri

Il ponte del lago di Cingoli

Il ponte del lago di Cingoli

Danni al ponte del lago, Saltamartini lancia un appello su Sky



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