Il sindaco Filippo Saltamartini e il gruppo di cittadini di Cingoli al lago di Castreccioni per la diretta di Quinta colonna
Il collegamento in diretta curato dalla giornalista Nausica Della Valle
di Leonardo Giorgi
Ponte del lago lesionato in prima serata su Rete 4. Le telecamere di Quinta colonna si sono accese a Castreccioni di Cingoli, dove il viadotto della diga è in preoccupanti condizioni strutturali. Proprio nel giorno della pubblicazione della relazione della Protezione civile che indica l’aggravamento delle lesioni all’opera negli ultimi anni (leggi l’articolo), la troupe della redazione diretta dal Paolo Del Debbio ha intervistato il sindaco Filippo Saltamartini e alcuni dei circa 50 cittadini presenti questa sera sulle rive del lago di Cingoli. Molti di questi residenti nella piccola frazione di Moscosi, collegata alla strada provinciale tra la stessa Cingoli e Apiro proprio attraverso il viadotto lesionato.
«Mi sarebbe piaciuto chiedere a Graziano Delrio – ha dichiarato al microfono di Nausica Della Valle il sindaco Saltamartini, riferendosi al ministro delle Infrastrutture presente negli studi della trasmissione fino a pochi minuti prima il collegamento – quando sarà possibile aprire un tavolo per la questione. Ho scritto tonnellate di Pec al presidente del Consiglio e al presidente della Regione, ma ormai non rispondono e non ti richiamano più». Da studio, il conduttore Del Debbio, sottolineando più volte il rischio del crollo della struttura, ha promesso a Saltamartini che «noi ce ne occuperemo, la questione non si chiuderà questa sera. Finchè qualcuno non vi dà retta – ha promesso il giornalista – da noi ci sarà ospitalità». «Le telecamere a volte fanno paura» ha aggiunto poco dopo lo stesso Del Debbio. Paura o meno, a margine del collegamento tv il sindaco Saltamartini ha fatto sapere che un primo contatto con il ministro alle Infrastrutture è stato stabilito. «Subito dopo la diretta è arrivato un sms da Delrio – ha spiegato il primo cittadino -, dove mi è stato detto che il ministero si interesserà alla questione ponte. La situazione rimane comunque molto grave. Non posso chiudere una strada e far indebitare il Comune per un viadotto costruito male trent’anni fa dallo Stato».
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