Migranti, Morgoni ad Acquaroli:
“Impostazione reazionaria,
non si nasconda dietro ipocrisie”

POTENZA PICENA - Il senatore attacca il sindaco dopo la richiesta di ripensare alla destinazione dei rifugiati in una struttura del centro cittadino: "Non possiamo cancellare la solidarietà tipica della nostra comunità per la linea politica dell'amministrazione. I problemi vanno affrontati e non esorcizzati"

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di Claudio Ricci

«A metà degli anni 90 da sindaco mi trovai a gestire l’emergenza dei profughi che scappavano dall’Albania con il collega di Porto Recanati Attaccalite. Erano 500 e li ospitammo in una struttura per un mese senza problemi». Il senatore Pd Mario Morgoni non ci sta e attacca il sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli che ieri ha chiesto alla prefettura un passo indietro sulla destinazione di 22 richiedenti asilo politico in una struttura del Gus nel centro della cittadina (leggi l’articolo). «Potenza Picena ha sempre avuto un’anima accogliente facendo la sua parte in situazioni di emergenza. Il nascondersi dietro certi pretesti non ci fa onore, così come non fa onore alla provincia che alcuni di questi profughi siano relegati a Frontignano. Dobbiamo far sì che chi viene qui rispetti le regole ma non possiamo cancellare dall’animo civile la solidarietà. Sono qui come richiedenti asilo, è accertato che scappano da situazioni da cui ognuno di noi scapperebbe. Cosa sono 20 persone per una comunità come la nostra di 16mila abitanti. Persone che tra l’altro possono rendersi utili in servizi alla comunità».

francesco acquaroli foto fdm

Il sindaco Francesco Acquaroli

L’affondo ad Acquaroli muove anche da un altro fatto che secondo Morgoni dà la cifra della linea politica di Acquaroli rispetto ad un problema di amministrazione: «Sabato scorso il sindaco ha partecipato ad “Exodus” iniziativa in ricordo degli immigrati potentini in Argentina e all’accoglienza che il popolo argentino ha riservato alle migliaia di persone che anche da Potenza Picena sono emigrate. Allo stesso tempo però l’amministrazione ha invitato ad un altro evento Armando Manocchia, direttore di Imola oggi, quotidiano con propensioni razziste e xenofobe, fomentatore dello scontro razziale. Una cosa profondamente diseducativa che si lega alla richiesta che fa il sindaco al prefetto e che testimonia un’ impostazione e una cultura reazionarie e scompostamente avverse ad ogni funzione della pubblica amministrazione che deve affrontare i problemi e non esorcizzarli».

«Non ci trinceriamo dietro le ipocrisie – è la chiosa di Morgoni – Come fanno figure di primo piano nell’ambito della maggioranza, riconoscibili e significative del mondo cattolico cittadino a conciliare certi valori che oggi papa Francesco propugna in modo dirompente con scelte quotidiane improntante in tutt’altra direzione e a tutt’altra ispirazione? “Ricordatevi che Cristo mi dirà che lo straniero che avete respinto sono io”sono state le parole del pontefice rispetto alla questione dell’accoglienza. Nelle nostre campagne durante la guerra, nonostante la miseria e il rischio la gente ospitava fuggiaschi e partigiani. La povertà o la paura di subire tragiche conseguenze non era un limite. Non vorrei che si sia andati molto avanti nella crescita economica ma che allo stesso tempo a questo corrisponda una decrescita nella vita civile».

 



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