di Andrea Busiello
Cristian Bucchi non è più l’allenatore della Maceratese. Davanti alla Camera di Conciliazione dei consulenti del lavoro si è chiuso oggi pomeriggio il rapporto tra il tecnico romano e la società biancorossa. Le parti sembrerebbero aver trovato l’accordo per 60mila euro circa che il tecnico e il suo staff hanno accettato di lasciare nelle casse della Maceratese rinunciando agli ultimi stipendi per rescindere il contratto di natura biennale stipulato lo scorso anno. Per Bucchi, per il suo secondo Mirko Savini e per il preparatore atletico Carlo Pescosolido si aprono le porte della serie B: nelle prossime ore infatti il loro ingaggio verrà ufficializzato dal Perugia. Per la Maceratese è arrivata l’ora di programmare il prossimo campionato e sabato alle 12 all’Helvia Recina la società presenterà il nuovo mister: l’identikit dovrebbe essere quello di Federico Giunti (con Franco Gianangeli nel ruolo di vice). Ma anche la pista che porta a Roberto Bordin non deve essere scartata a priori. Meno chance per vedere uno tra Romaniello, Trillini, Epifani o D’Angelo in biancorosso.
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La vicenda della rescissione “onerosa” del contratto di mister Bucchi si è conclusa come tutti gli organi di informazione avevano previsto. L’ormai ex-tecnico della Rata ed i suoi collaboratori lasciano per “liberarsi” alla società le mensilità di fine stagione non corrisposte: non entra perciò “denaro fresco” nelle casse biancorosse. Si tratta di una risposta “chiara e lampante” a chi nei giorni scorsi – in difformità con altri servizi di CM – aveva prospettato che Bucchi avrebbe dovuto sborsare denaro (addirittura anche a favore del suo staff) perchè quello degli stipendi arretrati non sarebbe stato “sufficiente” a coprire il “gravoso” indennizzo richiesto dalla Rata. Le somme corrisposte avrebbero poi dovuto ripercuotersi “negativamente” sul futuro contratto – peraltro allora da sottoscrivere – con il Perugia. Ora, invece, in barba a tali notizie si è appreso che Bucchi ha addirittura firmato con la società del Grifo un accordo biennale! La querelle, durata un mese, in cui all’inizio mister Bucchi e i suoi avevano abbandonato la trattativa (forse per la pesante prima richiesta della società, poi ammorbidita) si è conclusa con la “rinuncia” a mensilità non ancora riscosse. Le informazioni inesatte diffuse sanno tanto di “vendetta mediatica” postuma, verso un tecnico che ha lasciato la Rata per assumere incarichi più importanti. Ma è risaputo nel calcio si passa facilmente dall’essere osannati a diventare oggetto di attacchi pesanti. Non vorremmo che le “notizie infondate” sopra descritte abbiano la stessa fonte di quelle che sotto Natale prospettarono “inadempienze” a carico della Spal (poi promossa in anticipo in Serie B), che sarebbero state oggetto di controlli da parte della Covisoc. La qual cosa suscitò, ricordate, ferme proteste da parte della società ferrarese, fino a minacciare querele nei confronti di chi aveva diffuso tali notizie “sballate”. Per tornare al “risarcimento”, la somma ricavata non consente granchè sul piano del mercato. come più volte invece prospettato da servizi al riguardo, con l’augurio che la società abbia altre risorse in serbo, altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi sul livello della stagione a venire della Rata.