Colpo di scena, Pioli contro il comitato:
“E’ politico e poco limpido”

SAN SEVERINO - Il 24enne si dissocia in una lettera dall'operato del gruppo a difesa dell'ospedale e si dimette dalla carica di vicepresidente del Tribunale per i diritti del malato. "Negli ultimi due mesi e mezzo alcuni membri hanno usato la situazione per i loro scopi visto la vicinanza delle elezioni"

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Roberto Pioli durante la sua protesta davanti all'ospedale di San Severino

Roberto Pioli durante la sua protesta davanti all’ospedale di San Severino

 

Roberto Pioli, il 24enne salito agli onori della cronaca per lo sciopero della fame contro la riforma sanitaria voluta dalla Regione, in una lettera si dissocia dall’operato del comitato per la difesa dell’ospedale Bartolomeo Eustachio. Pioli si è anche dimesso questa mattina dalla carica di vicepresidente del Tribunale per i diritti del malato di San Severino. “Non sto parlando tanto per parlare – scrive il giovane – ho tutte le dovute documentazioni e testimoni che attestano lo svolgere dei fatti, come semplice cittadino mi sento umiliato e visto che attualmente il Comitato risulta essere politico e sprovvisto di chiarezza e limpidezza, invito i lettori a riflettere visto che poi a niente porterà il suo operato finchè queste persone continueranno ad amare personalismo, populismo e demagogia”. Pioli dichiara di “estraniarsi dall’operato dello stesso” e rende noto alcune constatazioni in quanto “negli ultimi due mesi e mezzo alcune persone facenti parti dello stesso hanno usato la situazione per scopi politici visto la vicinanza delle elezioni”. Pioli punta il dito contro la creazione di “un gruppo all’interno del gruppo (Mario Chirielli, Luca Mengoni, Giulia Chirielli, Silvia Chirielli, Simona Barbini, Cristina Marcucci, Roberta Nocelli, Sabrina Piantoni, Samuela Rotili, Catia Fazi) i quali in comune accordo ammaliano l’opinione pubblica nei social postando, condividendo, scambi di  “mi piace” (i quali fanno si che il post soggetto ridiventi visibile a inizio home ad ogni cliccata) e commenti”. Nel mirino anche la creazione di una pagina intitolata a nome del comitato, “sulla quale per motivo di monitoraggio e controllo non è permesso postare la libera espressione e pensiero del cittadino”, ma soprattutto sulla presenza di esponenti politici agli incontri del comitato. “Gli stessi hanno fatto in modo che all’interno delle riunioni ed eventi confluissero in maggior presenza personaggi appartenenti a colore politico di destra e probabili candidati (Forza Italia, Fratelli d’ Italia, Borghi (pseudo Lega Nord) ovvio segnale di aiuto per la campagna elettorale – afferma Roberto Pioli – sinergia col gruppo di alcune madri la cui portavoce, Marcucci, (ex candidata di destra e simpatizzante Borghi) è stata cofondatrice di un gruppo Facebook nominato “Gruppo sostegno pediatria San Severino Marche”, gruppo chiuso con filtro delle richieste di iscrizione e di immissione post, cancellazione dei post-commenti di alcuni membri dei gruppi sopra indicati e blocco degli stessi”.



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