di Enrico Maria Scattolini
IL PROCESSO “DIRTY SOCCER” (-) ha messo nei guai la Maceratese.
ALL’ESATTO OPPOSTO DI QUANTO ha invece ringalluzzito il Savona che, dopo tante tribolazioni al limite della resa senza condizioni, ha improvvisamente intravisto la speranza di evitare la retrocessione diretta (+).
CIO’ IN CONSEGUENZA DELLA DEBORDANTE PENALIZZAZIONE richiesta per L’Aquila dalla Procura Federale/Figc. Che, se accolta dai giudici, probabilmente sprofonderebbe gli abruzzesi fra i dilettanti (-).
MA ANCHE NEL CASO DI UNA SENTENZA PIU’ MITE, come probabilmente accadrà, i liguri avranno la possibilità di accedere ai play-out. (Una mano l’hanno ieri ricevuta pure dal capitombolo ad Aprilia della Lupa Roma, tanto elogiata dagli addetti ai lavori biancorossi sette giorni indietro nel pareggio all’Helvia Recina). Speranza neanche immaginabile sino a qualche settimana fa (-).
SIGNIFICATIVI PRODROMI DEL LORO IMPROVVISO CAMBIO DI PASSO (+) erano stati i risultati delle due partite che hanno preceduto quella con i biancorossi (vittoria interna con il Prato e pareggio di Pontedera).
ADDIRITTURA ESALTATI ieri pomeriggio al “Bacigalupo” (+).
AL CONTRARIO FATALI le conseguenze per la beneamata. Che non ha trascurato di metterci del suo, rendendole addirittura indigeribili (—).
METABOLIZZATE DA NACCIARRITI, SUL POSTO: “…oggi troppe amnesie in difesa ed all’attacco. E troppa sufficienza in campo” (-).
AL CONTRARIO DECISAMENTE CRITICATE DALLA DOTTORESSA TARDELLA (+). A casa, complice una…provvidenziale (per Bucchi e calciatori) influenza. Ma con gli occhi, increduli, incollati sulla diretta streaming.
“HO VISTO TANTA CONFUSIONE IN MEZZO AL CAMPO…” , è stato il suo immediato, amaro commento (-).
DA ME CONDIVISO, soprattutto per quanto accaduto nella frazione iniziale e nel primo quarto d’ora della seconda (—).
EFFETTO INEVITABILE E FONDAMENTALE della troppa fretta (-) di utilizzare Togni, chiaramente ancora lontano da un’accettabile condizione atletica, pedina strategica nel progetto del cambiamento di modulo.
DA NON CRITICARE IN ASSOLUTO (+) per l’opportunità di sottrarsi alle contromisure dei contendenti, che ormai conoscono la Maceratese a menadito, ma di certo intempestiva la sua applicazione nella contingenza (-). Evidentemente insufficiente una sola settimana di allenamenti (cioè da quando il brasiliano è stato catapultato in città da Avellino) per inserire il medesimo in un centrocampo “fisico” come quello biancorosso.
PREOCCUPAZIONE CHE PROBABILMENTE ha attraversato anche il pensiero dell’allenatore, se si vuol dare un senso alla posizione assunta da Foglia (-). Ha gravitato costantemente nei pressi dell’asse Carotti – Togni al fine di compensare, per l’appunto, la minore attitudine all’interdizione di quest’ultimo. Che per altro ha solo sfiorato il minimo sindacale (-).
E’ STATO KOUKO a sgobbare sulla fascia destra. L’ha fatto con la consueta generosità (+), ma con …umano annebbiamento nella fase conclusiva. Colombi è così rimasto isolato al centro del bunker difensivo ligure.
IL CHE MI CONSENTE ANCHE DI ARGOMENTARE su quanto sia grave per la Maceratese la perdurante assenza di D’Anna (+): esterno che si apprezza soprattutto quando manca. Destino del resto comune a tanti calciatori. Sta di fatto che i guai della Rata hanno coinciso con l’ingresso in infermeria del biancorosso.
DI SECONDARIO RILIEVO TATTICO (-) invece il riposizionamento della formazione nei conclusivi due terzi della ripresa. Un mix fra un 4-3-3 ed un 4-2-4, oscillante in relazione alla frequenza dei ripiegamenti di Buonaniuto sul segmento degli intermedi. Alle spalle delle tre punte Orlando (subentrato a Togni), Colombi e Kouko.
ORMAI L’ESITO DELL’INCONTRO era compromesso (-), e quindi non restava che giocarsi il tutto per tutto nella confusione propria di questi frangenti.
ESTREMO TENTATIVO che avrebbe avuto successo se Colombi (-) non avesse fallito la seconda parità con quel balordo colpo di testa a bersaglio sicuro. Io, per la verità, ho avuto l’impressione di una spinta subita alle spalle da un avversario. Comunque la contesa si sarebbe riaperta sull’1-3 senza il miracoloso salvataggio di Negro sulla linea bianca della porta savonese (ancora Colombi protagonista, stavolta positivo),come poi sarebbe di nuovo accaduto nel finale con il rigore realizzato da Kouko. Due minuti in avanti però vanificato dal penalty messo a segno dai padroni di casa, concesso dall’arbitro per punire un maldestro intervento di Orlando nei pressi di Forte.
EPISODI CHE SI PRESTANO AD UNA DOPPIA LETTURA. La prima buonista (+), intesa come sfortuna della Maceratese nell’intreccio delle fasi determinanti della partita; la seconda critica per i troppi, tanti errori (—) dei biancorossi nelle due fasi di gioco.
E QUI HA RAGIONE NACCIARRITI (+) nella sua sintesi di “….concentrazione lasciata negli spogliatoi, di leggerezza e presunzione contro avversari ritenuti inferiori”.
LE SEQUENZE DEL MATCH NE COSTITUISCONO L’INCONTROVERTIBILE DOCUMENTAZIONE, sia nei gol subiti al pronti/via dei due tempi, sia in quelli falliti al limite dell’incredibile (-).
FA SPECIE PARLARE DI CRISI APERTA (-) con la Maceratese al terzo posto in classifica, inseguita da avversarie che tonfano come il Pisa e la Carrarese.
PERO’ GLI ESITI delle ultime gare sono scoraggianti. Per non usare un’aggettivazione più pesante, ma forse più appropriata (-). Ed invitano alla riflessione, al di là dei soliti alibi.
PERSONALMENTE RITENGO CHE LA Maceratese stia vivendo un processo involutivo (-). Aggravato da logorio atletico e psicologico, come altre volte rilevato.
LA TRANSIZIONE DA UN MODULO ALL’ALTRO è materia molto delicata (-). Per cui penso che sarebbe opportuno rinviarla a momenti migliori e nel frattempo ritornare all’…antico, anche per una questione di affezione al miracolo del girone di andata.
CONFIDANDO SUL RECUPERO dei biancorossi infortunati o a mezzo servizio, protagonisti dell’indimenticabile autunno 2015. (+).
“IO CONFERMO LA FIDUCIA A TUTTI”, mi ha dichiarato ieri sera la dottoressa Tardella (+).
IMPEGNO CHE OVVIAMENTE avrà bisogno di verifiche (+), la prima delle quali sabato prossimo a Lucca. Trasferta delicatissima, dopo le due ultime a rendimento zero di Santarcangelo e Savona.
FORMAZIONI, INSIEME ALLA LUPA ROMA, contro le quali, da pronostico, la Rata avrebbe dovuto invece fare sfracelli, staccando le dirette rivali della fascia play-off. Invece sappiamo tutti com’è andata. (-). E questa è rabbia pura!
OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE puntando sulle proprie risorse (rasserenamento in società e supporto della tifoseria), tenendo fattori esogeni di disturbo a distanza di sicurezza.
COME AD ESEMPIO l’inconsueto attacco del conduttore della trasmissione sul “calcio mercato” di Sportitalia della scorsa settimana (-) (leggi l’articolo). Sotto accusa l’intero staff biancorosso, salvo Bucchi. Il che non può sottrarsi all’inevitabile dietrologia, per via di situazioni note ai più…
E COMUNQUE STIGMATIZZATO con opportune annotazioni (+) del legale della Maceratese avvocato Massimo Nascimbeni. Con richiesta di smentita e con minaccia di querela… (leggi l’articolo)
ORA LA SMETTO… Per dimenticare una domenica malsana (-).Che ha colpito insieme i miei affetti maceratesi ed interisti. L’unica consolazione è che il solito punto tolto in extremis a Mancini è andato beneficio del Carpi del mio amico Castori (+). Che ho avuto il piacere di rivedere la scorsa estate, nel corso di un’intervista in una conviviale del Panathlon.
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HELVIA DI RICINO
HELVIA DI RICINO
Che la Rata non stia attraversando un bel periodo non occorre sottolinearlo.
Diverse le cause di questa involuzione tecnica e tattica: infortuni (poi riprendere non è facile soprattutto per giocatori di una certa età), squalifiche, inserimento dei nuovi arrivi e un calo della squadra dal punto di vista dell’intensità e dell’attenzione.
In questo quadro negativo vi è però un fattore positivo: il numero di palle gol che la squadra riesce a costruire. Domenica è stata, da questo punto di vista, alquanto significativa. Basta pensare alla colossale occasione capitata sulla testa di Colombi con conseguente terza rete del Savona (fuorigioco?).
Nelle ultime partite i biancorossi hanno sbagliato una quantità industriale di occasioni, fossero entrate solo una piccola parte non staremmo a parlare di crisi.
Il calcio è bello proprio per questo, a Pistoia due tiri due gol, ora la palla è un flipper che non vuole entrare.
Domenica prossima altro incontro molto duro, la Lucchese è una delle squadre più in forma e gioca molto bene.
Intanto abbiamo raggiunto una posizione di classifica che ci garantisce un altro anno di Lega Pro e questo è un traguardo molto importante. Speriamo però di riprendere a correre come un paio di mesi fa.
Michele Criscitello, giornalista della Rai si è permesso di vomitare insulti di ogni genere nei confronti della Rata. E’ semplicemente vergognoso, neppure i peggiori giudizi di Caporaletti e Micucci sono paragonabili a quanto manifestato da questo giornalaio.
E’ possibile una querela da parte dei tifosi biancorossi con richiesta di risarcimento per le offese ai cittadini e alla città di Macerata? Se è possibile un avvocato si assuma l’onere di portare avanti la problematica.
La situazione a Civitanova è al limite del collasso e del tragicomico, parlarne significherebbe sparare sulla croce rossa.
I commentatori di fede rossoblu abbiano il decoro e la decenza di non trattare le vicissitudini della Rata, invece continuano a sputare veleno, evidentemente rosicano da morire.
Stessa spiaggia stesso mare, cantava Piero Focaccia, stessa fine anche quest’anno ?
A beneficio di Scattolini e dei lettori di CM riporto la classifica di Lega Pro, girone B, relativa alle ultime 9 giornate, periodo preso in considerazione dal notista sportivo nel precedente numero della sua rubrica:
Lucchese 19, Spal 18, Pisa 17, Carrarese 16, Siena e L’Aquila 14, Ancona, Teramo e Pontedera 13, Arezzo 12, Tuttocuoio 11, Lupa Roma e Santarcangelo 10, Pistoiese 9, Maceratese, Prato e Savona 8, Rimini 6. Come si vedrà ai primi posti della graduatoria troviamo squadre impegnate nella lotta per la promozione o i play off (Spal, Pisa e Carrarese), insieme alla sorprendente Lucchese, prossima avversaria della Rata. Mentre i biancorossi maceratesi sono relegati negli ultimi posti, in compagnia di squadre che navigano in zona play out o retrocessione (Savona, Rimini e Prato). Il trend negativo della Rata, come si può facilmente dedurre, non è riferibile agli ultimi tempi, ma data già alcuni mesi. Quindi, per favore, il sempre attento Scattolini ci risparmi valutazioni quali il “cambio di modulo” e l’arrivo di “nuovi giocatori”, che possono confortare i supporter biancorossi, ma risultano assai poco credibili.
Certo che qualcosa non quadra. La classifica stilata da Caporaletti parla chiaro, la Maceratese è virtualmente ai play out nonostante sia al terzo posto. A meno che Domenica non ci sia un terremoto e le posizioni in classifica viste le distanze tra la terza, la quarta, la quinta cosi risicabili non cambino per avversi risultati. Ma la Maceratese, se vuole rimanere al terzo posto deve battere la Lucchese, così almeno per una settimana non sentiremo i gemiti, le urla di dolore e i pianti diluvianti che arrivano dalla collina a turbare i dolci sonni degli amanti della civitanovese che in fuga calcistica,( e non inseguita dalla polizia come qualcuno insinua ) sanno che presto si rincontreranno con vecchi amori mai dimenticati. Con la Lucchese, la Maceratese ce la può fare, forte anche dei tifosi che a Savona hanno occupato un’intera tribuna.
Continua, la proposta di nuovi piatti della cucina tipica marchigiana. La ricetta che abbiamo scelto per oggi e: Minestrone maceratese alla Crescitello. Ingredienti: tre peperoni verdi , tre fagioli, quattro piselli, un cetriolo e siamo arrivati ad undici, come guarnizione qualche cipollotto. Prendere tutti gli ingredienti, guardarli a lungo, poi riponeteli in frigorifero e andare a mangiare da Enzo. Almeno una consolazione è sicura.
Parole parole parole, tante parole , per lo piu’ gettate al vento.
I fatti dicono che difendiamo una decorosa Lega Pro, altri documentano che come si tocca la beneamata cugina si va in galera… Riflettete amici soprattutto voi del mare.
Caporaletti,ribadisco che la sua competenza calcistica ,indubbia e da me anche stimata,le provoca confusione nella valutazione d’assieme. Es::come fa a sostenere che io ho citato il cambio di modulo solo per tranquillizzare la tifoseria biancorossa,quand’invece ho testualmente scritto:”Gli esisti delle ultime(8)gare sono scoraggianti……Ed invitano alla riflessione,al di là dei soliti alibi.” Bucchi ha provato a modificare lo schema tattico solo a Savona,con l’utilizzo di Togni che la settimana precedente era ancora ad Avellino.Non si perda in queste sciocchezze per gusto di polemica!
Caporaletti non dire cazzate….se facciamo questi giochini anche in serie A c’e’ una squadra che se elimina le prime sei giornate sarebbe al primo posto con anni luce di distanza anche dal Napoli….MIcucci …il bello e’ che ci credi di poter tornare a fare il derby con san benedetto ma non credo che succedera’….
ah peraltro iniziate rossoblu a fare la colletta per il vostro presidente…sembra che ne abbia bisogno…
ULTIME DAL MARE
Il Presidente della Civitanoves è stato visto chiedere l’autostop visto che è privo di mezzi di trasporti sequestrati dalla G.F.
All’ora dei pasti è stato scovato, mascherato, alla Caritas per pietire un piatto di pasta considerato che gli sono stati sequestrati i pochi soldi che aveva in banca.
Le prossime trasferte della Civitanovese, data la vicinanza, verranno effettuate a piedi come allenamento.
E qualcuno continua a vomitare giudizi sulla Rata!!!!!