Il presidente del consiglio comunale di Civitanova Ivo Costamagna critica i consiglieri assenti
di Marco Ribechi
(foto di Federico De Marco)
Civitanova e Montecosaro uniti in un solo Comune. La proposta, per ora solo in embrione, sarà discussa nel corso del 2016. A lanciare l’idea è il consigliere civitanovese Piero Gismondi durante il rapporto sull’attività del consiglio comunale cittadino. Allo stesso tempo però il presidente Ivo Costamagna, appoggiato dai presidenti delle commissioni consiliari, lamenta lo scarso entusiasmo e dedizione con cui i consiglieri di Civitanova portano avanti la loro carica istituzionale.
Piero Gismondi
UNITI A MONTECOSARO – L’idea potrebbe far discutere. «La fusione tra comuni sta diventando una pratica attuata da molte località – dice Gismondi – tra Civitanova e Montecosaro non c’è più una grande differenza. C’è continuità sia nell’ambito territoriale che in quello sociale. Infatti bisogna ricordare che circa la metà della popolazione di Montecosaro è originaria di Civitanova». Visso e Castelsantangelo sono stati tra i primi comuni della provincia a percorrere la strada della fusione (leggi l’articolo). Tra i grandi centri invece c’è l’esempio di Pesaro pronto a incorporare Mombaroccio e Urbino che ha avviato l’iter con Tavoleto. «Diventeremo il più grande comune della provincia – continua Gismondi – I vantaggi sono enormi. Per prima cosa si ridurranno drasticamente i costi della politica con la possibilità di investire in altri settori. Inoltre si aumentano i servizi e si ha personale più specializzato. Infine da ricordare gli incentivi statali e la possibilità di attingere a fondi speciali. Fondersi non significa che uno dei due comuni perderà dignità poiché si potranno mantenere alcune autonomie, un po’ come succede con Civitanova Alta». D’accordo a percorrere la strada anche il presidente del Consiglio Ivo Costamagna che spiega: «Un confronto su questo tema è necessario anche perché lo Stato spinge in questa direzione. Sono molto amico del sindaco di Montecosaro ma non abbiamo mai considerato seriamente questa ipotesi».
Reano Malaisi
NUOVO ASSESSORE – La palla ora passa a Reano Malaisi, anche lui in difficoltà. Proprio pochi giorni fa ha ricevuto le dimissioni dell’assessore esterno Noris Secchiaroli. «Chiedevo di cambiare l’organigramma del personale del Comune – spiega Secchiaroli – ritengo che ci siano troppi funzionari. Bisogna razionalizzare e snellire le competenze. Da cinque ne volevo lasciare tre perché molte procedure si ingolfano. Ma il sindaco non era del mio stesso avviso». Secchiaroli è stato sostituito da Filippo D’Alterio. Il valzer delle cariche ha fatto sbottare il Partito Democratico che commenta: «Questo è il modo di lavorare del sindaco, facile incensarsi, proclamarsi a priori i paladini del paese ma il governare e il saper gestire un gruppo di persone che hanno il privilegio e il dovere di amministrare un paese è tutt’altra cosa». La fusione potrebbe portare quindi al superamento anche degli ostacoli evidenti nel Comune più piccolo.
COSTAMAGNA – La critica è rivolta sia alla maggioranza che all’opposizione che prenderebbero sottogamba il loro ruolo nell’amministrazione della città. «Oggi si deve parlare del lavoro del consiglio comunale – dice il presidente del consiglio comunale – sono sorpreso che nessun consigliere sia qui. Eppure era la loro giornata. Sono forse stanchi?». Secondo Pier Paolo Rossi, presidente della IV Commissione c’è una crisi nel ruolo del consigliere: «Con il consiglio comunale del 20 novembre, quando si è discusso del mercato ittico (leggi l’articolo), si è toccato il fondo. Bisogna ripartire tutti insieme per la città e dire basta al gioco delle parti».
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Quale sarebbe questo risparmio economico?
Sono forse stanchi? Avrei usato un’altra espressione.
“GASTRITE NERVOSA
Chi non ha mai provato almeno una volta il classico mal di stomaco da stress? In alcuni casi è solo una sensazione momentanea, che si presenta in relazione ad una situazione difficile “da digerire”, la quale appunto tende a irrigidire la zona addominale e mette in movimento una serie di fattori spiacevoli.
In altri casi il mal di stomaco diventa cronico. Le persone che si stressano facilmente e diventano nervose per ogni minimo imprevisto o problema tendono ad accumulare dentro di se i pensieri negativi, talvolta ossessivi. Trattengono la rabbia e l’ansia mostrandosi anche remissivi. In poche parole, non esternano le emozioni e trattengono tutto dentro. Ecco che lo stomaco inizia a bruciare, sale la nausea, il vomito e ad interferire ulteriormente arriva anche la dierra con la febbre. Lo stomaco inizia a gorgogliare e la pancia si gonfia. Insomma, la gastrite nervosa presenta tutti i sintomi della classica gastrite. In effetti anche in questo caso le mucose dello stomaco si sono irritate, solo che a mettere in atto il processo è stato un fattore interno e non esterno.
Ovviamente è bene seguire tutte le regole base in caso di gastrite. Approfondiremo meglio tra poco, nel caso della gastrite nervosa però è bene ricordarsi che bisogna agire dall’interno, imparando ad esternare le emozioni ma soprattutto a gestire meglio lo stress.”
[www.gastrite.net]
“Nonostante la gastrite sia un problema passeggero e poco preccupante, è bene non trascurarla e seguire i consigli del medico. Oltre ai principali fastidi (difficoltà a mangiare a causa degli intensi bruciori), questa infiammazione della mucosa gastrica se non viene adeguatamente curata può nel tempo aggravarsi portando alla formazione delle ulcere gastriche…”
[www.gastrite.net]
Per Rapagnani. Anziché pagare due sindaci, se ne paga uno.
In tutta amicizia e divertente informazione storica al consigliere comunale civitanovese Piero Gismondi (che non conosco):
C’è un passo di una lettera di papa Onorio III inviata al “popolo di Fermo” nel 1220, che recita: “…….riteniamo cosa grave e indegna che gli uomini di Civitanova, nonostante la Nostra intimazione a rimettere in libertà gli uomini di Montecosaro, li tengano ancora prigionieri dopo aver messo a fuoco il loro castello. Essi [i Civitanovesi], con cocciuto disprezzo, si sono rifiutati di dare esecuzione alla Nostra intimazione. Onde evitare, dunque, che i Civitanovesi possano vantarsi della loro cocciutaggine …………. siano costretti, con gli opportuni strumenti temporali, a rilasciare quelli di Montecosaro e restituirgli tutti i loro beni…….” (Archivio diplomatico del comune di Fermo, 180 – mia traduzione dal latino).
Conclusione sempre mia: ahahahahahahahahhha ………………………….