Tra i manifestanti di questa mattina a Jesi davanti alla filiale Bm di corso Matteotti (leggi l’articolo) c’era anche Adriano Anconetani, tra i fondatori dell’associazione “Azionisti privati” e già sindaco revisore della Fondazione Carisj. Si definisce uno dei truffati e racconta la sua storia ripercorrendo fatti e misfatti visti anche da dentro l’istituto di credito marchigiano. “Ho scritto una lettera al presidente Sergio Mattarella dicendogli che, da figlio di macellaio, è molto più facile uccidere delle pecore che delle iene. Siamo stati delle pecore al massacro. Avevo investito 132 mila euro in azioni per i miei figli”
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A me sembra più facile sparare dopo aver capito (si fa per dire) che quello che ti da di più è anche quello che ti espone a grossi rischi. E per fortuna che lavorava in Fondazione…Troppo comodi signori prendere più di un 5% e poi quando le caramelle sono finite, cominciare a frignare. Una cosa che mi sorprende che fino a ieri tutti piangevano miseria e oggi escono tutti con un sacco di soldi da parte, pensionati specialmente. Parlavano male della crisi ma erano i primi ad alimentarla. Ma andate a cercare i “veri” responsabili, no quelli che vi fa comodo!