Sedici nuovi richiedenti asilo a Macerata: arrivati in Italia dopo il viaggio iniziato in Pakistan, i migranti sono giunti negli ultimi tre giorni nel nostro capoluogo con la speranza di ottenere i documenti. Oggi pomeriggio erano in piazza della Libertà dopo l’identificazione in questura e questa notte, dicono, «non sappiamo dove dormire». Ieri sono stati invece ospitati dal parroco della chiesa di Santa Croce. Alcuni di loro hanno detto di essere arrivati a Milano dove poi qualcuno, un italiano, li ha avvicinati e ha detto loro che l’unico posto dove potevano andare per farsi prendere le impronte digitali era Macerata. Poi, dicono «ci ha venduto un biglietto per Ancona che costa 39 euro, a lui però ne abbiamo pagati 45». Da ieri non mangiano e non hanno niente da bere, raccontano. Questa notte cercheranno di fronteggiare il freddo con delle coperte. Altri 20 pakistani dormono nella zona di via Prezzolini, dove c’è l’ufficio immigrazione. Loro a Macerata sono arrivati più di due settimane fa.
(Foto di Lucrezia Benfatto)
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A casa se ne devono Anna!!!
massimo rispetto per il disagio sociale,ma non possiamo continuare con l accoglienza indiscriminata
sono esseri umani richiedenti asilo. i vostri commenti danno un po’ di mal di stomaco.
Sotto l’albero c’è posto?
Veramente non li aspettava nessuno.
X RE MAGI manca poco 😉
Oramai sono qui e bisogna aiutarli, mi chiedo però come mai non intervenga la sostanziosa comunità pakistana presente in provincia..
Siete fortunati che ancora c’è chi crede alle favole.
Nessuna meraviglia. Grande e sconsolata meraviglia per il fatto che non ci sia ancora un consenso elettorale massiccio per concretizzare delle risposte serie a questo sconcio: chiusure serie di frontiere, muri, barriere, rimpatri, arresti, pressioni violente sui paesi di transito, soprattutto la Turchia, che aprono i rubinetti e ce li scaricano addosso a seconda del momento politicamente migliore e a seconda del loro porco comodo. Lo sconcio di branchi di reietti che se ne vanno in giro per l’Europa da nessuna guerra fuggendo se non dalla facile constatazione che se restassero al loro paese, il Pakistan, a Karachi o Rawalpindi o a casa di Allah, avrebbero l’alternativa fra fare lo sguattero a due rupie al giorno o vagabondare come fanno qui e quindi diventare il divertimento di qualunque mammozzo in divisa che si sentirebbe autorizzato a caricarli di una sconfinata vagonata di legnate; mentre qui invece: accoglienza, GUS, coperte, pappa rigorosamente halal, centri d’accoglienza, GUS ancora, appartamenti, 35 Euro al giorno a carico mio e a vantaggio del circo equestre che li accoglie, 2,50 Euro, anche, in saccoccia a loro come paghetta giornaliera, e assistenza medica, e ancora GUS, e perché no documenti, e richieste d’asilo, e ricorsi al TAR se negate le richieste stesse, e attese, e avvocati … Certo che la scelta è facile, e, dato che siamo tanto stronzi da non capirlo, se loro non ne approfittassero sarebbero proprio tanto ma tanto più stronzi di noi. E, più stronzi di noi, è proprio impossibile.
sono clandestini.. in pakistan non c’è nessuna guerra .. devono essere rimandati indietro
Nn è la prima volta. Nessuno si è chiesto come mai,di tante città italiane,proprio a macerata.. Possibile che solo io mi chiedo.. Chi li ha indirizzati qui e quanto hanno dovuto sborsare x arrivarci? Forse.. Forse che qlc connazionale ben inserito si sta arricchendo? Sulla pelle della povera gente troppi ci stanno a mangiare
Nessuno di voi capisce che per andarsene servono o documenti? Loro non vedono l’ora di andarsene
Con tutti i controlli che ci sono in italia compresa la prima della scala questi hanno scorrazzato per l’Italia senza nessun controllo. Ma chi vogliono darla a bere i nostri cari politici?
pronti per il presepe!!!!!!
Ma che cosa ci fanno con i documenti?
Per Gatti. Forse non scorazzano. Probabilmente si imbarcano a Patrasso (Grecia) sul traghetto per Ancona e poi col treno da Ancona arrivano a Macerata.
Per Gaia Capponi. Per andare dove?
Tranquilli….
Se si trovano i fondi per assisterli ci sarà la corsa, di qualche onlus, a prendersene carico…
Appena da persone diventano merci da allocare dietro pagamento di un contributo l’assistenza si trova: ma se si devono accogliere “aggratisse” NON c’è mai posto
Per Cerasi. Nessuna corsa, è tutto programmato, scaglionato, calendarizzato.
@ Aldo Iacobini
Sta forse suggerendo che, dietro l’arrivo, negli ultimi mesi, di centinaia di pachistani ci sia qualche “manina che organizza i trasferimenti, deciede gli scaglionamenti e poi si preoccupa di suonare ai campanelli giusti per far scattare “l’obolo”??
Se la manina ha preso, eventualmente, spunto da Mafia Capitale potrebbe essere quindi un problema…
Per Cerasi. Io dico che al riguardo la realtà supera qualunque immaginazione e che CM farebbe un grosso scoop se invece di riscrivere nuove pagine del libro “Cuore” facesse un’inchiesta seria su questo fenomeno.
MANDATELI A CORRIDONIA CI PENSANO I LORO CONNAZIONALI AD ACCOGLIERI CON LE DOVUTE MANIERE