L’intervento di Laura Boldrini al teatro Marchetti di Camerino
di Maurizio Verdenelli
(foto di Andrea Petinari)
“Ho fatto dei miei sogni la mia vita e il mio lavoro” così Carlo Urbani nel cui nome oggi l’università di Camerino celebra il 680esimo anno con una ospite d’eccezione: il presidente della Camera Laura Boldrini. “Un grande messaggio – ha detto l’onorevole Boldrini ai giornalisti appena arrivata al teatro Marchetti per la cerimonia – dedicato ai giovani e al mondo nel giorno in cui si celebra la povertà. La vita di Urbani sta proprio in questo messaggio: la lotta contro le diseguaglianze e la volontà di superarle per poter accedere anche alle cure e all’affermazione quindi della personalità umana. Quella di Urbani è una vita degna di essere vissuta proprio perchè ha fatto dei sogni la propria esistenza e questo è molto significativo per i giovani d’oggi alla ricerca di un proprio avvenire e di se stessi”.
La presidente della Camera, arrivata con mezz’ora di ritardo rispetto all’orario previsto si è soffermata a stringere mani passando attraverso il mercato settimanale di Camerino. Tanta simpatia al suo passaggio e all’ingresso dell’edificio che ospita il Comune e il teatro Marchetti. Ad attenderla c’erano in primis il sindaco Gianluca Pasqui, il rettore Unicam Flavio Corradini, l’arcivescovo Francesco Brugnaro e il governatore Luca Ceriscioli oltre alle autorità civili e militari, compresi i sindaci della zona. Tra i presenti la moglie di Carlo Urbani, Giuliana Chiorrini il figlio Tommaso, e la madre Maria Concetta Scaglione e la sorella di Urbani Cristiana. L’onorevole Boldrini ha poi salutato con particolare affetto amici venuti a trovarla a Camerino. La cerimonia è presentata dal giornalista Rai Vincenzo Varagona ed è iniziata alle 11,15 con un breve filmato sulla vita di Carlo Urbani. Applausi dopo l’annuncio del rettore Corradini di voler intitolare al medico eroe di Castelplanio, che a lungo ha operato all’ospedale di Macerata, la scuola di eccellenza Unicam approvata dal Ministero e coordinata dal professor Enrico Marcantoni.
Con l’assegnazione di due borse di studio per il master in “Medicina tropicale” a Sara Mazzanti e alla keniota Priscilla Mensah si è conclusa la cerimonia in teatro. Le due studentesse hanno ricevuto le congratulazioni e l’abbraccio di Laura Boldrini. Poco prima la presidente della Camera aveva lasciato testimonianza e messaggio per i giovani dell’ateneo marchigiano richiamando i valori dell’utopia. «Utopia come pianificazione di un sogno, utopia come buon governo», aveva detto riscuotendo l’applauso dell’affollatissimo teatro.
«La politica senza utopia è nella migliore delle ipotesi ordinaria amministrazione – così Boldrini – nelle peggiori malaffare. Utopia è anche credere nell’efficacia del rilancio dell’ Unione europea. Perché allo spread si sostituisca e si affianchi anche lo spread sociale». E rivolta ai giovani: «Credete all’Europa come opportunità e non solo come organizzazione che attraverso l’austerity toglie lavoro e speranza alle giovani generazioni». Significativo il distintivo dell’Unione europea appuntato sulla giacca. Rivolta inoltre agli ospiti sul palco e ai deputati in platea Boldrini ha promesso il suo impegno affinché la prossima edizione del premio Urbani venga celebrata nella sala Regina di Montecitorio, impegnandosi anche per un convegno sulle “Utopie come sogni da realizzare” tema portante della giornata a Camerino. Con una visita al cortile di Palazzo ducale, dove ha avuto modo di conoscere tutti i progetti dell’università illustrati dai ragazzi, la presidente ha concluso il suo incontro all’università di Camerino che tra i tanti primati ha anche quello significativo dell’11% di iscritti proveniente dall’estero.
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