Richiedenti asilo, primi arrivi a Pioraco
nonostante il no del consiglio

ACCOGLIENZA - Tre persone sono state inviate dalla prefettura di Macerata. Altre sei sono attese nelle prossime ore e nei prossimi giorni potrebbero arrivarne altri. Il sindaco Tamagnini solleva il problema sicurezza
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Migranti in una recente protesta a Macerata (foto d'archivio)

Richiedenti asilo in una recente protesta a Macerata

di Monia Orazi

Primi migranti a Pioraco, il sindaco solleva il problema sicurezza. Sono arrivati questa notte, sono tre, richiedenti asilo inviati dalla prefettura di Macerata. Altri sei sono attesi nelle prossime ore e nei prossimi giorni potrebbero arrivarne altri. «Si trovano nell’ex albergo Miramonti – spiega il sindaco Luisella Tamagnini – la struttura, secondo il certificato dei vigili del fuoco, per ragioni di sicurezza potrà ospitare al massimo venticinque persone. Ci sono però giunte voci che la cooperativa potrebbe allargare il numero di posti letto, ricavandoli da un affittacamere privato o da una casa colonica che starebbero mettendo a posto. Siamo contrari a questa ipotesi, come amministrazione comunale chiediamo che le autorità competenti controllino come stanno le cose. Ci sono questioni relative alla sicurezza ed al controllo, alle quali il Comune non può provvedere da solo». L’arrivo dei migranti non è passato inosservato in paese. Era stata avviata anche una raccolta di firme la scorsa estate, si era tenuto un consiglio comunale aperto, per dire no a questa possibilità (leggi l’articolo), in un paese di poco più di mille abitanti. «La nostra è una piccola realtà, non adatta ad a grandi numeri, siamo stati chiamati a fare la nostra parte, ma servono controlli, abbiamo solo due carabinieri ed una vigilessa, servono assistenti sociali ed il supporto necessario – osserva il primo cittadino – ci sono anche altri paesi, strutture dello Stato, come ex caserme e scuole, della chiesa come ex conventi e seminari. Personalmente ritengo che dei giovani, in modo volontario, stiano meglio a fare dei lavori socialmente utili, trovando motivazioni di vita, piuttosto che fissare il vuoto senza fare nulla». Questa mattina il primo cittadino ha cercato il prefetto che però era assente.



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