di Laura Boccanera
I grillini a rischio querela per il caso dell’impianto crematorio. Gli esponenti del Movimento 5 Stelle di Civitanova sono finiti infatti al centro di uno sbaglio frutto di omonimia legato ad una ditta indicata tra le aziende che dovranno realizzare la struttura nella cittadina costiera. I grillini rischiano una denuncia per diffamazione legata ai rapporti societari fra Altair srl, azienda che fa parte di un gruppo di imprese che hanno proposto l’impianto crematorio a Civitanova, e la Coral finservice legata al nome di un imprenditore, figlio di un industriale condannato in secondo grado per associazione mafiosa in Piemonte. L’inghippo è tutto nel nome. La Altair che ha presentato il progetto al Comune infatti non è la stessa Altair finita sotto la lente dei grillini. Ma la questione nelle ultime 24 ore è stata al centro del dibattito cittadino provocando non pochi fraintendimenti e la reazione dei proprietari dell’azienda che nulla hanno a che fare con infiltrazioni o con legami poco leciti con società differenti dalla propria.
Tutto comincia ieri sera. A subire la confusione fatta sono stati anche gli esponenti del comitato “No crem”. Sia loro che i grillini hanno richiesto delle visure camerali delle aziende che realizzeranno il crematorio e si mette in moto il tam tam sulle presunte infiltrazioni poco lecite dietro all’impianto. Questa mattina una conferenza stampa, dei No crem, dove sono state mostrate delle visure cadendo nell’errore scoperto poco dopo. Tutto per una questione di omonimia.
A proporre l’impianto sono la Altair srl, la Edilver, la Tcm e la Schena arte. Il problema però nasce quando anziché inserire nome e partita Iva delle società gli attivisti del Movimento 5 Stelle e dei No crem inseriscono solo il nome e così si confonde la Altair della delibera, il cui presidente e amministratore è Paolo Zanghieri con sede a Villadossola, con una società omonima con sede a Leini e appartenente per una quota maggioritaria a Coral Finservice e ad una persona fisica. Nello stesso tranello cadono anche i grillini che questa mattina hanno pubblicano sul blog un articolo con titolo che faceva riferimento ad infiltrazioni mafiose nell’impianto, legando il nome della società alle aziende legate al gruppo Coral e inserendo la vicenda in analogia a quella della Civita Park e a Mattucci.
Immediatamente, avvertito del post sul blog il titolare della “vera” Altair ha contattato il consigliere del Movimento 5 Stelle Paolo Pucci e ha chiesto pubblica rettifica a quanto segnalato sostenendo con la sua visura di essere tutt’altro rispetto a quanto si intende far credere. «E’ incredibile – afferma Zanghieri allegando le visure camerali della sua società – non ci è mai capitata una cosa simile, chi vuol fare l’amministratore e ha un incarico pubblico non può cadere in errori così dozzinali. Ho 40 anni, ho fondato questa azienda in società con delle persone fisiche, è ridicolo che veniamo tirati dentro perché non si sanno fare delle semplici visure camerali». La ditta ha inviato una nota anche al sindaco Corvatta aggiungendo che è pronta a fare querela: «L’errore è gravemente lesivo dell’immagine delle nostre società – scrive in una nota la Altair di Villadossola – e getta ombre su una operazione di finanza di progetto che al contrario è sempre stata condotta alla luce del sole, nella massima trasparenza e rispettando i dettami normativi di riferimento. Non entriamo nel merito del legittimo confronto politico e dei rapporti fra maggioranza ed opposizione, ma stigmatizziamo un modo di interpretarlo che, con una leggerezza preoccupante, arriva a gettare fango su aziende che lavorano da sempre con serietà e professionalità. Stiamo valutando con i nostri legali l’opportunità di procedere ad una formale querela al fine di tutelare l’immagine e l’onorabilità del nostro gruppo». Subito la risposta dei grillini. «Provvederemo a rettificare – afferma il consigliere stellato Pier Paolo Pucci – ho parlato al telefono col titolare della ditta, poteva succedere, hanno lo stesso nome e sono della stessa provincia».
Sulla questione interviene anche il sindaco: «Prendiamo atto della assoluta incompetenza ancora una volta dimostrata dagli esponenti del Movimento 5 stelle di Civitanova Marche – commenta Corvatta – che non sono evidentemente in grado neanche di effettuare una visura camerale. Costoro vorrebbero guidare i processi complessi che sono dietro all’amministrazione di una città, ma con incredibile presunzione e disprezzo altrui gettano in pasto all’opinione pubblica nomi e ipotesi di collusioni con la criminalità del tutto infondati. Prima di lanciare accuse tanto gravi, uno sforzo di verifica ed approfondimento sarebbe a dir poco doveroso, ma ai maestri del web basta poco: qualche minuto di ricerca in internet e si salta alle conclusioni». «Spiace sapere che sullo stesso, desolante livello, si sia posto il Comitato No Crem – continua Corvatta – e stupisce che protagonista della gaffe sia anche una figura come Amedeo Regini che, per esperienza amministrativa, dovrebbe avere gli strumenti per evitare queste figure. Ma evidentemente il desiderio di gettarsi a capofitto nella critica sempre e comunque all’amministrazione comunale fa perdere lucidità. E’ chiaro a questo punto che sia più l’interesse a fare terrorismo psicologico tra la cittadinanza che a stimolare un dibattito serio sulla questione del crematorio».
Nel pomeriggio, dopo i chiarimenti, dal blog dei 5 Stelle è stato tolto il post con tanto di rettifica chiesta dall’azienda ingiustamente tirata in ballo.
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forse consigliabile controllare vista,vedono solo i mafiosi
Senti quanta acredine da parte di Corvatta. Da quanto tempo aspettava un piccola motivazione per dimostrare tutta la sua protervia. Costoro vorrebbero guidare i processi complessi che sono dietro all’amministrazione di una città? Ma ci mancherebbe, nessuno sarebbe all’altezza del nostro nervosissimo sindaco, stressato da tutti i sospetti che aleggiano sulla sua indiscutibile onestà e capacità gestionale.Visure camerali? Ah, qui Corvatta non ti frega nessuno.
DUE COMMENTI IMPORTANTI ed UNA CONSIDERAZIONE
PRIMO COMMENTO: sono doverose le scuse del MoVimento 5 Stelle, e le rettifiche alla “vera” ditta ALTAIR ed al suo amministratore Paolo Zanghieri, che è liberissimo di agire come meglio crede.
SECONDO COMMENTO: svelato questo fraintendimento, ciò non cancella quello che è successo al cantiere CivitaPark, dove l’Amministrazione del sindaco Corvatta ha permesso ad una persona che era già stata arrestata, di continuare il cantiere sebbene avesse portato per 3 volte 16,8 milioni di polizze false in Comune (per un totale di 50,4 milioni), di proseguire i lavori senza polizze valide, di lasciare al comune un conto di 400.000,00 ero di ICI/IMU NON pagata. Corvatta ha poi assegnato i lavori del Palas senza bando pubblico ed anche la gestione. NON ha mai chiesto la certificazione anti-mafia e lo ha fatto solo dopo richiesta protocollata del MoVimento 5 Stelle, e dopo che il soggetto in questione era uscito dalle società. Il soggetto in questione è poi stato arrestato questi giorni per bancarotta fraudolenta ed altri reati. Questi sono gli imprenditori che Corvatta ha fatto lavorare nel più grande cantiere di Civitanova Marche, quello del Cuore Adriatico-Fiera Palas. E ci si vanta pure. E quando ha inaugurato il Palas al fianco di questo tizio, si è commosso ed ha pianto. La persona in questione è Mauro Mattucci, già sospettato di collusioni con la camorra. Provate a digitare Mauro Mattucci e vedete cosa esce su internet. Purtroppo per Corvatta io e tutti gli altri del MoVimento 5 Stelle di questa vicenda non facciamo alcuna rettifica o smentita perchè è tutto vero, anzi aspettiamo che gli enti di controllo facciano il loro lavoro in maniera più approfondita.
1 CONSIDERAZIONE: la ditta Altair citata nella delibera del Comune è priva di Partita Iva, ed è riportata come avente sede legale a Domodossola e non a Valdossola. Quindi la delibera contiene una grave omissione ed un errore sulla città della sede legale. La considerazione è la seguente, noi abbiamo sbagliato una visura (la prima volta in 3 anni) ma lo facciamo gratis. Alcuni dei vostri Dirigenti, per esempio quelli che hanno preparato questa delibera, non sono evidentemente in grado di preparare una delibera. Però lo fanno alle modiche cifre che vanno dagli 80.000,00 ai 100.000,00 euro all’anno.
E’ chiaro ed evidente che è stato preso un abbaglio,poteva succedere a tutti, sopratutto a chi le cose le fà davvero, penso che dopo le doverose scuse si possa chiudere lì la faccenda, portarla alla lunga non serve a nessuno,nemmeno a chi ha veramente ragione,non esiste politico che non abbia commesso questo tipo di errore.
accipicchia sindaco Corvatta quanto astio!!! ma guardi che gli errori li possono fare tutti e se si commettono in buona fede (come è palese in questo caso) basta chiarirsi e chiedere scusa come hanno fatto giustamente gli autori della vicenda. Ma quanta risonanza per un errore che non porta danni alla collettività che Lei rappresenta ma che, alla fine, si risolve semplicemente tra le parti usando il buonsenso. Poi, mi scusi tanto…ma a Lei non è mai capitato di sbagliare? proprio a Lei, sì…ad esempio da questo articolo di cm con la sua risposta finale se ne potrebbe rilevare uno clamoroso, a mio avviso: come si fa a strumentalizzare una svista, un mero errore con una dichiarazione fuori luogo e grave come la sua? Dall’ impostazione dell’ articolo, con chiaro riferimento al Comitato no-crem e al M5S, Lei conclude dicendo ” è chiaro a questo punto che sia più l’interesse a fare terrorismo psicologico tra la cittadinanza che a stimolare un dibattito serio sulla questione del crematorio”. Ma si rende conto di quali gravissime accuse rivolge a chi ha a cuore esclusivamente per il benessere della comunità??! mi viene da pensare che non sarà mica… il fiato sul collo di chi fa vera opposizione a crearle un pò di nervosismo al punto tale di avere queste cadute di stile, eh?…
a pensare che mi stava anche simpatico, sig. Sindaco!
concludo con la speranza che il malinteso tra le due parti coinvolte (il M5S e aggregati e le aziende private interpellate) rientri serenamente. Cordiali saluti.
“Assoluta incompetenza ancora una volta dimostrata”… “Vorrebbe governare i processi complessi che sono dietro all’amministrazione di una città”… “Desolante livello”… “Dovrebbe avere gli strumenti per evitare queste figure”… Che paroloni arrivano dal sindaco Corvatta! Ma a ben guardare sono le medesime critiche che giungono al primo cittadino, dai civitanovesi, sui social network. Sarà, quindi, che il sindaco Corvatta si è sentito tante volte ripetere tali rilievi che se li è imparati a memoria. E non aspettasse che l’occasione propizia per rigettarli addosso agli avversari politici. Tanto a me, tanto a te! Ciò che non distingue il primo cittadino di Civitanova è l’errore fatto in buona fede, da quello compiuto deliberatamente in mala fede e questo è un grave limite. Quanto alle critiche, se il sindaco ritiene che siano solo rivolte per denigrare la sua persona, non ha capito niente e stia lontano dalla politica. Un bravo amministratore, infatti, deve saper trarre dai rilievi che riceve gli strumenti per migliorare. Bollarli, come fa il sindaco Corvatta, quale “terrorismo psicologico” fa del male prima di tutto a se stesso, che abbiamo constatato non essere amministrativamente “una cima” e poi al confronto politico cittadino
Ma è normale che alla luce di tre e più anni, su tutto quello che fa Corvatta e&, il controllo deve essere severissimo, fatto al microscopio, anche a costo di commettere errori che definire peccati veniali è già troppo. Ma non solo sulle grandi opere, ci sarebbe da controllare anche i piccoli aiutini, ma di quello spero che la prossima amministrazione terrà conto per evitare che losche figure e veri banditi possono continuare a scialare con i contributi dei civitanovesi.
LA MACCHINA DEL FANGO
E’ impressionante la facilità e la leggerezza, mista a boria, con le quali il Movimento 5 Stelle riesce sempre a gettare fango con una ossessiva dietrologia su chiunque venga identificato come un avversario. Una acredine che però acceca e che talvolta porta anche loro, paladini e cavalieri del Bene e della Verità, a cadere in errori grossolani e gravi per chi si candida a voler essere rappresentante del popolo. La vicenda legata al forno crematorio è l’esempio lampante di un modus operandi per cui l’obiettivo non è la salvaguardia del bene pubblico, l’appoggio di una protesta civica o i dubbi e i pungoli, leciti, di chi vuol fare bene l’opposizione. I grillini gettano fango su chiunque a qualsiasi altezza, peccato che questa volta sono dovuti tornare sui propri passi e fare un “mea culpa” per la cantonata presa. L’azienda Altair infatti non ha alcuna collusione con associazioni criminali e mafiose non è partecipata di nessuna società legata a gruppi di dubbia moralità. Un errore grottesco e madornale scambiare due aziende ben diverse che in comune hanno solo il nome. E proprio loro che sono sempre così solleciti a chiedere documenti, atti, pratiche, delibere, a interrogare e proporre mozioni tanto da intasare le attività degli uffici e del consiglio comunale, ora sono vittime di loro stessi. Mi aspetto, come avvenuto per la notizia, altrettanto clamore nella rettifica alle loro assurdità, auspicandomi che i grillini affrontino il giusto contrappasso per le proprie azioni e che la vergogna possa per qualche secondo, assieme ad un sano imbarazzo, far abbassare il capo ai “senzaerrore”.
E’ arrivato il solito commento di Giulio Silenzi.
14 righe di noiosissimo politichese per dire che il MoVimento 5 Stelle ha scappellato di brutto e chiaramente ha dovuto fare le dovute rettifiche e chiedere scusa alla ditta in questione.
0 (=ZERO) righe di commento invece sul vero scandalo civitanovese, la vicenda del cantiere Civita Park con un bi-arrestato, 50,4 milioni polizze false e tutte le altre amenità che ho citato sopra.
..Che il movimento 5 stelle abbia una vera passione per smascherare e vedere marcio ovunque ci può anche stare ma i commenti di Corvatta e Silenzi non si possono tollerare. A Civitanova, negli ultimi 15 anni, la realizzazione di importanti opere pubbliche è stata affidata al noto imprenditore abruzzese, arrestato la settimana scorsa, e vicino ai Casalesi. Dopo due giorni i Sindaci che si sono alternati in questo periodo hanno candidamente affermato di aver operato in trasparenza e di non avere avuto mai rapporti diretti con il soggetto in questione ma con altri soggetti che ignoravano fossero collegati all’arrestato. Per rispetto delle proporzioni della svista il Sindaco e l’assessore dovrebbero avere solo il buon gusto di tacere!