«Italia Nostra Onlus invita l’amministrazione comunale di Tolentino a rivedere le proprie scelte che non sembrano le più corrispondenti all’interesse pubblico, come ben rappresentato da un gran numero di propri cittadini». Il consiglio regionale dell’associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico artistico e naturale della Nazione è al fianco dei 4mila che, con la loro firma, sostengono il comitato “Salviamo il Green” che «si sta opponendo ad una incomprensibile decisione della Amministrazione comunale. Ci si riferisce alla decisione di andare a realizzare, lì dove ora vi è un asilo nido ristrutturato appena nel 2009 con un finanziamento regionale, una struttura ad uso commerciale, con la cementificazione dello spazio verde adiacente l’asilo stesso e lo spazio del Parco della Pace, adiacente al complesso scolastico Rodari/King». Il consiglio regionale dell’associazione domanda: «C’è una effettiva esigenza di creare una nuova struttura commerciale a Tolentino? Il progetto del Comune riguarda una zona che è attualmente destinata a verde e servizi di quartiere, zona espropriata per tale scopo, anni fa. La cubatura verrebbe aumentata di ben cinque volte e le superfici coperte di ben tre volte, infatti 3.550 metri quadri sarebbero coperti dal nuovo supermercato con parcheggio e la superficie oggi a parco, ospiterebbe la nuova sede dell’asilo confinata in una zona ritenuta dai più inappropriata. Il verde oggi presente sarebbe ridotto al solo 25 per cento».
Il consiglio regionale di Italia Nostra Onlus sottolinea in una nota che: «Il progetto di cementificazione, secondo il comitato “Salviamo il Green”, sarebbe motivato da presupposti non veritieri e prevede l’abbattimento dell’ asilo nonostante sullo stesso esista un vincolo di destinazione d’uso e di non alienabilità per 10 anni, a dispetto anche del regolamento regionale che prevede che le strutture di vendita possano essere realizzate nelle aree dotate di adeguate infrastrutture dimensionate in proporzione all’esercizio commerciale che vi si vuole localizzare e non è certo questo il caso. Si aggiunga il fatto che viene completamente stravolto quanto precedentemente pianificato, con spese rilevanti a carico della collettività, con un negativo impatto ambientale di una struttura commerciale, davanti a tre scuole, in contrasto con le norme di settore – si legge nel documento – Tutta la zona risentirebbe negativamente dell’operazione, in termini di traffico, inquinamento, impermeabilizzazione del suolo e danno per altre attività commerciali vicine. Quel che è ancora peggio è che ben 4mila cittadini, su circa 16mila aventi diritto, hanno firmato una petizione contro tale progetto, ma l’amministrazione comunale, imperterrita, va avanti, ignorando la volontà contraria di un così rilevante numero di propri cittadini. Come viene realizzata a Tolentino la partecipazione democratica? – domanda in conclusione l’associazione Italia Nostra – La realizzazione di nuovi spazi commerciali e la conseguente cementificazione del suolo, ignorando la volontà popolare, rappresentano una motivazione inaccettabile anche nella bellissima Tolentino».
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