“Migranti al lavoro per il Comune”
La proposta di Costamagna

CIVITANOVA - Il presidente del consiglio comunale lancia la sua idea per l'arrivo dei rifugiati dopo l'annuncio di un bando pubblico emesso dalla Prefettura. "Diamogli un salario di sussistenza - dice - così si evita la criminalità"
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Ivo Costamagna, presidente del consiglio comunale di Civitanova

Ivo Costamagna, presidente del consiglio comunale di Civitanova

di Laura Boccanera

Coinvolgere i profughi migranti in lavori socialmente utili per il Comune attraverso un salario minimo. Questa la proposta di Ivo Costamagna che fa tornare alla politica la città dopo i festeggiamenti delle ferie agostane con un’idea che farà senza dubbio discutere. Una proposta lanciata tramite il suo profilo Facebook e che ancora non è stata presentata alla giunta, ma avanzata dalla consulta nazionale dei socialisti e che il presidente del consiglio vorrebbe portare anche a Civitanova dopo la sperimentazione a Fano. Da qualche tempo Costamagna scalpita e sempre via Facebook lancia appelli al sindaco in cui chiede di tornare allo spirito di Uniti per cambiare. Ma in sostanza la proposta di Costamagna per i migranti che arriveranno nella provincia – resta da capire se enti o privati civitanovesi parteciperanno al bando della Prefettura per l’ospitalità – (leggi l’articolo) prevede la possibilità di impiegare i rifugiati facendo loro svolgere attività lavorative per il Comune in quei settori dove manca personale, come operai, manutentori, giardinieri. «Occorre coniugare l’integrazione con l’accoglienza, dando lavoro ai rifugiati preveniamo anche un problema di sicurezza consentendo a queste persone di avere un minimo per vivere, evitando che vengano coinvolti in episodi di micro e macro criminalità – afferma il presidente del consiglio comunale – occorre assicurare una retribuzione che non sia al ribasso rispetto ai lavoratori italiani, ma neanche uno stipendio pieno, un salario di sussistenza». Ma sarà il Comune a metterci i fondi e con quali soldi? «No, il Comune se può potrà eventualmente rimpinguare il fondo, la proposta fatta dal Psi prevede che le Regioni accedano a fondi europei destinati a questo scopo e che a cascata vadano poi destinati ai Comuni per questo tipo di attività». Della proposta la giunta ancora, come detto, non è al corrente e verrà informata alla ripresa delle attività politiche e amministrative. Ma pare che la questione non sarà la sola ad essere dibattuta: Costamagna infatti sprona il sindaco a dare un’accelerazione nell’ultimo anno e mezzo di mandato su temi che, secondo l’esponente del Psi, non sono stati ancora trattati adeguatamente: «Serve tornare allo spirito di trasparenza cambiamento e partecipazione che era il treppiede su cui abbiamo fatto campagna elettorale, tornare fra la gente, parlare di municipalizzate, rotatoria, fiera nuova e fiera vecchia, sottopasso, tutti progetti che voglio cantierabili entro il 2017».



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