Si è concluso con un lungo e calorosissimo applauso durato venti minuti il recital del soprano Carmela Remigio di ieri al Teatro Lauro Rossi, accompagnata al pianoforte da Leone Magiera. Il soprano ha incantato il pubblico con un programma dedicato al repertorio vocale da camera italiano, in un percorso che da Giuseppe Martucci è arrivato fino a Rossini. Notevole l’interpretazione di Carmela Remigio di arie di Paolo Tosti, celebre autore di romanze da salotto tra fine ottocento e inizi novecento. Un florilegio di capolavori, passando dalla splendida interpretazione di La strada bianca di Francesco Pratella, ha messo in luce le grandi capacità tecniche e vocali del soprano che interpreta Mimì in La Bohème allo Sferisterio: sublime in Mi lagnerò tacendo di Rossini, dai passaggi virtuosistici impegnativi e complessi, cui hanno fatto seguito Addio di Rossini e soprattutto La danza, brano celebre e popolare conosciuto come Tarantella rossiniana. Il pubblico estasiato ha applaudito a lungo e nonostante le difficoltà del repertorio affrontato la cantante ha concesso due bis, regalando ancora una bellissima di Tosti, L’alba separa dalla luce l’ombra e Un bel di vedremo, da Butterfly di Puccini, chiudendo il concerto con l’autore di Bohème, di cui la cantante è Mimì in Arena e la cui ultima replica, in programma domani venerdì 7 agosto, si prepara a registrare il tutto esaurito.
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Davvero un bel soprano, direi d’altri tempi. Bella voce calda ma capace anche di ampi vocalizzi e vivaci acuti. Del resto non poteva essere diversamente, se sei stata spalla di BIG Luciano in giro per il mondo.
“Usignolo”