«Non sarà un incendio a spazzare via la storia e il lavoro che il Cosmari ha fatto in questi anni». Cosi commentano Stefano Ciafani e Francesca Pulcini, rispettivamente vicepresidente nazionale di Legambiente e presidente di Legambiente Marche. «Il Cosmari in questi anni ha rappresentato il punto di riferimento nella gestione dei rifiuti per l’intera Regione, stimolando i territori che ancora non avevano intrapreso con forza la via del porta a porta, facendo delle Marche la terza regione in Italia per raccolta differenziata – continua Legambiente – Il consorzio maceratese, con la sua gestione completamente pubblica e frutto delle scelte maturate dagli amministratori locali, ha traghettato la Regione verso un modello di gestione integrata dei rifiuti, fatto di consapevolezza e responsabilità tra i cittadini. Un modello che punta a rafforzare il territorio e che fa dei propri rifiuti un’opportunità ambientale, economica e sociale. Ed è per questo che siamo convinti che il modello Cosmari sia quello che più incarna le esigenze dei cittadini, dell’ambiente e che risponde alle necessità del territorio».
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Probabilmente qualcuno sta usando sostanze psicotrope, oppure abusa di alcool, oppure tutte e due…….
Ma ci sarebbe da valutare anche l’ipotesi che stia pagando qualche cambialone politico-elettorale
Altrimenti si sarebbe accorto che, nonostante i filtri, prima che l’inceneritore chiudesse le sostanze nocive rilasciate dal camino sforavano…
Il consorzio nulla c’entra con l’aspetto puramente tecnico della gestione dei rifiuti! E se Legambiente fosse un’associazione seria sarebbe stata a fianco dei cittadini per pretendere chiarezza rispetto alla salute dei cittadini! Non mi risultano esami seri delle ricadute dopo 20 anni di incenerimento, né tanto meno adesso! Cmq pretendere modi vedere le carte!
Legambiente è quella pseudoassociazione ambientalista che nelle Marche ha appoggiato in tutto e per tutto il biogas speculativo targato Spacca e PD.
Legambiente un concentrato di ipocrisia, il cui ex presidente Ermete Realacci è anche il presidente della commissione ambiente della Camera, uno che ha votato a favore del D. L. 133/2014 “sblocca Italia” convertito nella L. n. 164/2014.
La legge prevede che tutte le norme che difendano paesaggi ed ambiente possano essere scavalcate per opere di stoccaggio, trivellazione e simili che riguardino idrocarburi.. Se il proprietario del terreno dove costruire l’impianto non la vuole vendere? Nessun problema, c’e’ l’esproprio per pubblica utilità, urgenza e indifferibilità.
Lo Sblocca Italia riconosce “il carattere strategico delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, delineando quindi procedure chiare ma commisurate alla natura di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità”.
allora non avete capito che noi cittadini ci siamo stufati delle vostre prese in giro?
Quoto Casadidio in pieno. L’incenerimento viene considerato strategico per il pd ed accoliti. Adesso poi basterà aspettare la proposta per il territorio di Hera,,,, sempre pd, d’altronde Ceriscioli ha già dichiarato che in regione si andrà verso l’azienda unica di servizi. Allora salvambiente dichiarerà che i rifiuti al cosmari “profumano” e sono smaltit facendoli sparire come per miracolo. Certo che bisogna sentirne e leggerne di tutti i colori da ogni parte. I comitati e le associazioni sono spesso solo bacini di voti, manovrati da partiti politici. I cittadini dovrebbero pretendere che gli “amministratori” di comuni, controllate,,regioni etc, siano i primi paladini a difesa di territori e salute, non affidarsi ai vari sbandieratori di ” falso verde vestiti “.
Per Carla Mosca
A quanto pare, Hera si sta già muovendo.
Troppa modestia, il Cosmari (lo dice la parola stessa) è punto di riferimento cosmico.